Archive for Ottobre, 2020

Ott 28 2020

la legge del più forte-millesettecentosessantotto 28 10 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millesettecentosessantotto

Ho scritto un libretto di 70 cartelle sul caso Iori, e dopo averlo spedito a tutti gli editori trovati su internet, non ho praticamente ricevuto risposta; l’unica, a voce: non ho voglia di inimicarmi la categoria dei giudici per un libro. Unisco la premessa; qualche lettore mi può dare una mano a render noto il caso?

Francoforte 28 10 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

FLAMINIO COZZAGLIO

IL CASO IORI

OGGI A LUI DOMANI A TE

DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

PREMESSA

Caso Iori; ho divertito molti avvocati sostenendo mancassero addirittura gli elementi per iniziare un processo, e invece è finita in Cassazione con tre condanne consecutive, l’una fotocopia dell’altra, all’ergastolo! Le prime indagini tracciano la via; la Polizia osserva che madre e figlia son morte ciascuna nei propri letti, affiancati, anziché nello stesso e abbracciate, dunque non è suicidio, tanto più che manca un biglietto d’addio; quindi unisce prove di pari valore; la Procura accoglie la tesi, il Gip anche, con una voluminosa ordinanza di 124 pagine, che sarà il canovaccio dei processi, Cassazione compresa. Dal che la domanda, provocatoria: perché perdere tanto tempo, non era meglio tener subito per buone, con valore di giudicato, prove o non prove che fossero, tanto nei processi è cambiato nulla, le conclusioni della Polizia?

Ben viste dalla pubblica opinione; opinione continuamente alimentata dai pochi media che si sono occupati del caso, Rete4 per esempio; pochi media, è una delle tante stranezze, qui c’è tutto per interessare, partendo dal gossip fino ai principi didattici della Cassazione: morte, sesso, denaro, potere; soprattutto dei giudici, il potere senza limiti. Alla fine è passato il messaggio: Maurizio Iori addormenta le vittime, poi le gasa. Che potrebbe esser successo, messo così, senza spiegare come. Non ci provano neanche i giornali, che pure han tutte le libertà che la fantasia concede: preferiscono abbeverarsi alla fonte. E quando la Corte di primo grado ci tenta, di fronte alla dura realtà dei fatti da spiegare, il risultato son quelle righe veloci in cui dice che “Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento, né è necessario”

La sfera di cristallo, con la tremenda appendice del “né è necessario”, avrebbe reso famoso il sistema giudiziario italiano nel mondo intero, compreso il Terzo! senza impiego di particolari, sofisticate metodiche, se i giornali si fossero buttati, semplicemente, a fare il loro mestiere; soprattutto perché, dopo aver letto “gli espedienti” descritti dalla sentenza, si sarebbe visto che non spiegavano un bel nulla. E la sfera in una sentenza da ergastolo lascia increduli, specie se messa a fianco del Davigo Piercamillo di turno che si scaglia contro ministri e governi che scrivono male le leggi; e la Corte d’Appello e la Cassazione leggono e tacciono: evidentemente anch’esse approvano la sfera. Tacciono tutti, anche i pochi giornalisti che han seguito il processo; Rete4 fa addirittura un “romanzato” in cui il perfido Iori è colpevole fin dalla prima entrata in scena; tacciono i politici, anche quelli usi a lamentarsi dell’invadenza dei giudici; e allora il problema non dev’esser di solo diritto, ma uno dei tanti della comunicazione, di cui il processo penale fa parte. Stringendo: madre e figlia muoiono per aver prima ingerito 95 pastiglie di Xanax, che è un ansiolitico, non un sonnifero, quindi per addormentare ne serve davvero tanto, lo ricorderò spesso; i giudici decidono subito per le gocce, altrimenti, per quanta fantasia abbiano messo nelle motivazioni, e la vedremo tutta, l’impudenza di scrivere la condanna con le pastiglie non l’avrebbero trovata; e poi respirano il gas di quattro bombolette da campeggio. Se è omicidio, dobbiamo ammettere sia possibile dar di nascosto a un’adulta e a una bimba di due anni 95 pastiglie; la storia cambia poco fossero gocce, perché il corrispondente delle 95 sono un bicchierone e hanno un sapore da vomito che per tentar di nascondere servono litri di succo di pompelmo, il gusto meno lontano; i giudici, senza provarlo! col solo aiuto della fantasia, la loro, che ha regnato sovrana nell’intero procedimento, han deciso che erano gocce e le han pure ridotte in quantità, rispetto a quanto trovato dall’autopsia; da nessuna parte le Corti di merito giustificano la riduzione, che dan per sottintesa e certa; e sì che complessivamente han scritto duecento pagine, che raccontano tutto, tranne i momenti decisivi; la Cassazione non ci fa caso; del gas possiamo fare a meno di parlare, per adesso, se non che un assassino che voglia andar sul sicuro usa quello della cucina, non lo scarso delle bombolette.

Comunque, accettate per cortesia le gocce, ci saremmo aspettati di leggere nelle motivazioni come Iori le avrebbe date alla madre; è bastato un semplice, con l’aiuto della sfera di cristallo: si può fare! Della bimba, e soprattutto della successione dei tempi, prima la madre o la figlia? da che han mangiato cose diverse in tempi diversi, è incredibile, si legge nulla! Neanche il due più due quattro in rispetto alle note più elementari; lo Xanax non è il sonnifero potente che stende con una goccia, ed è per questo che ne serve tanto: possibile che, almeno la madre, l’autopsia le ha trovato in corpo poco cibo, non si sia accorta del torpore che man mano l’assaliva? Madre e figlia: la prima delle due che vede l’altra crollare, fa nulla, nemmeno urla? C’è qualcosa che va oltre il processo, quello delineato dal codice, che in certi punti esige una logica ferrea; quasi un processo parallelo con regole proprie.

Come immaginare un libro, senza appesantirlo con la pretesa di scrivere tutto, e il rischio di una specie di “dizionario del caso Iori”, che non ho alcuna intenzione di scrivere? Potrei ridurlo a poche righe, se l’obiettivo fosse distruggere il processo: basterebbe mettere in evidenza l’impossibilità di dar di nascosto tanto Xanax, confermata dalla trasformazione di pastiglie in gocce senza uno straccio di prova, seguita da tre Corti di fila, e senza comunque, mutate in gocce, un racconto di come sarebbe avvenuto; però piuttosto che distruggere è meglio raccontare, nel caso il “nostro” fosse un modo diffuso di celebrarli, i processi, in Italia. Mi limiterò ai punti essenziali, quel poco che basta a far incuriosire il lettore che i processi li segue dai media; in gran parte tratti dal primo grado, dove si son formate le “prove”; e dalla Cassazione, che condensa e spiega; il processo d’appello ha poco significato, la Cassazione stessa scrive ricalchi il primo; non s’è dato la pena di controllare nemmeno una delle “prove”: nonostante le ben fondate obiezioni della Difesa, le ha prese tutte per ottime; ma se il lettore vuol essere accompagnato passo su passo, legga www.flaminiocozzaglio.info, dove scrivo da anni, ogni giorno; meglio ancora, se il lettore vuol controllarmi, o intende divertirsi, legga le motivazioni dei tre processi, fotocopia, insisto; i verbali d’udienza al completo eccetera: farebbero libro da soli, tanto son chiari nello spiegare ciò che succede nei Tribunali! In nome del popolo italiano, non dimentichiamolo mai. Popolo che, essendo il processo penale pubblico, e la prova deve formarsi in Aula, per legge, ha il mezzo, volesse usarlo, di arrivare a una propria sentenza, pari a quella del giudice, e io l’ho fatto; l’unica differenza, la

mia ha solo valore informativo……..

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Ott 28 2020

un inizio travolgente 28 10 2020

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UN INIZIO TRAVOLGENTE

—Come i lettori della Provincia ben sanno, non sono abituato a nascondermi dietro un dito. O a mistificare la realtà—

E’ l’inizio della risposta di oggi del Bencivenga fin che appare a un lettore cremasco, che tenta di spiegargli di spiegargli perché la Provincia fin che c’è fatica a raggiungere le 200 copie al dì a Crema, mentre il Nuovo Torrazzo ne vende 10mila, per gran parte in abbonamento: il Bencivenga non si nasconde dietro Filippo Magnini per salvare un bagnante che rischia di annegare, e nemmeno ignora, per dirne una, Coldiretti con Campagna Amica al seguito! Racconta i fatti, per il piacere dei lettori, al gran completo, senza far differenza veruna. E se la redazione di Crema dimentica qualcosa, ci pensa Antonio Agazzi, collaboratore esterno ma fedele, a scrivere in Spazio Aperto. O, fosse il caso, basta copiare www.cremonaoggi.it………. —Riesce a citarmi almeno un paio di scoop che ha letto sul web prima di trovarli sul nostro giornale?—

Ehm……… per concludere:

—Da parte nostra nessuna ipocrisia: siamo orgogliosamente il quotidiano dei cremaschi quanto siamo il giornale dei cremonesi e dei casalaschi—

Risposta al cremasco di pregio che s’è limitato a spiegargli cos’è la notizia.

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Ott 28 2020

da lercio, 28 10 2020

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DA LERCIO, la consultazione Rousseau più sporca di tutti i tempi! —M5S propone referendum per dimezzare il numero di contagi

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Ott 28 2020

qui cremona-settecentonovantotto 28 10 2020

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QUI CREMONA – settecentonovantotto

Osvaldo Marcotti, una cara persona ricordata dalla Provincia e qui da www.cremonaoggi.it:

—L’Associazione “Marco Osvaldo” (A. M. O.) ha proposto al Comune di Cremona la donazione di un gioco inclusivo per concretizzare quelli che sono stati i tanti esempi di Osvaldo Marcotti di vivere la vita e cercare di regalare sorrisi e felicità. La proposta, sottoposta alla Giunta dall’Assessore Rodolfo Bona, è stata accolta. L’installazione del gioco, che verrà collocato nella zona già attrezzata con strutture ludiche del Parco al Po Maffo Vialli, peraltro molto frequentata, sarà a carico dell’Associazione. La donazione entrerà a far parte a tutti gli effetti dei beni di proprietà dell’Amministrazione, che si occuperà della custodia e della manutenzione. Il gioco accessibile a tutti, ha una struttura realizzata in pino nordico dipinta con vernici ecologiche. Ha un settore ad uso per bambini disabili e non, completo di pannello gioco tris, pannello gioco memory, pannello gioco percorso fiore e pannello gioco xilofono. E’ inoltre dotato di una rampa adatta alla risalita con carrozzina. E’ provvisto di una zona coperta con tettoia, scivolo, settore climber e asta dei pompieri in acciaio inox.—

La Provincia fin che c’è lancia il sondaggio perfino sul Decreto Ristori: “pensi che arriverà il denaro promesso?”

Come avevo anticipato, Welfare Cremona conferma: probabilmente chiude Rai Sport!

Il sito della Diocesi ricorda don Primo Mazzolari:

—Don Primo Mazzolari è certamente conosciuto per le sue posizioni sulla pace, la giustizia sociale e la politica. Meno sul tema della liturgia, eppure anche in questo ambito le sue riflessioni non mancano. Le mette in luce il nuovo libro “Primo Mazzolari «Mi piacciono le chiese vive» La liturgia cristiana” a cura di Bruno Bignami e Umberto Zanaboni, rispettivamente postulatore e vicepostulatore della causa di beatificazione del sacerdote cremonese. Primo Mazzolari «Mi piacciono le chiese vive» La liturgia cristiana è edito da EDB, che ha in catalogo l’opera completa di don Mazzolari.

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Ott 28 2020

se maometto non va 28 10 2020

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SE MAOMETTO NON VA

alla montagna, la Fiera del Bovino da latte andrà dagli allevatori, causa Dpcm, promette il presidente Biloni alla Provincia!

—La Fiera non potrà svolgersi come ce l’eravamo immaginata – sottolinea il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni -. Se gli allevatori non possono andare alla Fiera, allora la Fiera andrà dagli allevatori». Perché la società fieristica si è già messa all’opera per valorizzare «quanto di positivo è stato fatto in questo periodo» attraverso una serie di proposte ad alto contenuto innovativo, declinate in chiave digitale. Non soltanto con una selezione di contenuti tecnico-scientifici che saranno fruibili online: «Abbiamo in mente alcune soluzioni che permetteranno di promuovere il lavoro straordinario degli allevatori, di esaltare il ruolo delle imprese e di rimarcare il protagonismo di Cremona all’interno del sistema agro-zootecnico».

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Ott 28 2020

basta partecipi una mariastella 28 10 2020

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BASTA PARTECIPI UNA MARIASTELLA

Gelmini perché il normale WhatsApp si affolli!

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Ott 28 2020

per fortuna 28 10 2020

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PER FORTUNA di Charlie, Erdogan non è Maometto; titolo della Stampa. —Erdogan in mutande mentre solleva il velo di una donna: la copertina di Charlie Hebdo fa infuriare la Turchia

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Ott 28 2020

ridere seriamente 28 10 2020

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RIDERE SERIAMENTE

Guai a dire : le donne non capiscono un cazzo; dall’Avvenire:

—Gli emendamenti approvati dalla maggioranza introducono alcune novità di rilievo su cui ci sarà modo di riflettere. A cominciare dall’estensione delle previsioni degli articoli 604 bis e ter del Codice penale anche alle violenze e discriminazioni legate alla disabilità. Il titolo diventa così: “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità”.

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Ott 28 2020

gli agenti che vorranno 28 10 2020

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GLI AGENTI CHE VORRANNO

essere sospesi dai servizi di piazza, ora sanno che devono fare; da Repubblica. —La questura di Parma comunica che, in riferimento ad alcune immagini postate sui social, relative ad un episodio accaduto martedì sera in piazza Garibaldi, “sono stati già avviati opportuni accertamenti. Il dipendente autore delle condotte è stato compiutamente identificato e nei suoi confronti verranno adottati immediati provvedimenti in relazione alle responsabilità configurabili, previa immediata assegnazione a servizi non operativi”.
Nel video si vede l’agente in borghese che si avvicina al ragazzo, si guarda intorno, e poi gli dà un calcio mentre è a terra bloccato dai colleghi.

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Ott 28 2020

una delle tante prove 28 10 2020

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UNA DELLE TANTE PROVE

che esistesse un Sistema ben prima di Palamara, la offre www.ilriformista.it:

—Con l’uscita di scena, contro la sua volontà, di Piercamillo Davigo, dalla scorsa settimana il posto dell’icona di Mani pulite al Csm è stato preso da Carmelo Celentano, il primo dei non eletti. Sconosciuto al grande pubblico, Celentano, sostituto procuratore generale in Cassazione, è stato per anni uno dei fedelissimi dell’ex zar delle nomine Luca Palamara, recentemente radiato dalla magistratura. Entrambi di Unicost, la corrente di centro, i due si sono messaggiati per anni. In particolare, Celentano sponsorizzava i colleghi che aspiravano a una nomina, chiedendo di essere costantemente aggiornato sullo stato delle pratiche. «Ho parlato con Salzano (Francesco, ora avvocato generale in Cassazione, ndr), lo ho tranquillizzato per il futuro e gli ho detto che lo avresti chiamato. Se gli dai la prospettiva dei prossimi posti sarà sereno», scrive Celentano a novembre del 2017. Palamara risponde: «Ho parlato con Salzano, è tutto ok».

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