Archive for Settembre, 2020

Set 28 2020

la legge del più forte-millesettecentotrentanove 28 09 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millesettecentotrentanove

Sul Dubbio Nicola Gratteri, capo della Procura di Catanzaro, spiega l’errore più grosso sfuggito persino a www.errorigiudiziari.com: la magistratura, Berlusconi a parte, Mani Pulite a parte, Mafia Capitale a parte, Palamara a parte eccetera eccetera eccetera, non ha mai condizionato la politica. Altrimenti la politica si sarebbe ribellata! E benedetta sia l’unione delle carriere!

—La magistratura non ha mai condizionato la politica. Parole e musica del procuratore di Catanzaro Gratteri al quale, probabilmente, devono essere sfuggite giusto un paio di inchieste giudiziarie che negli ultimi 30 anni hanno cambiato il corso della politica italiana. A partire dal ’92, anno d’inizio di Tangentopoli: l’inchiesta che ha messo i ferri ai polsi a un’intera classe dirigente e archiviato la prima Repubblica. Per finire con Mafia Capitale, l’indagine che avrebbe dovuto smascherare il controllo dei clan su Roma e il famigerato terzo livello — quello dello scambio politico-mafioso — salvo poi finire con un nulla di fatto. O quasi. Un nulla di fatto solo giudiziario, però. Perché sul piano politico quell’inchiesta ha determinato la caduta di un sindaco eletto dai romani e la nascita della giunta Raggi. Senza dimenticare la frase rubata all’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara: «Dobbiamo attaccare Salvini». Insomma, a Gratteri deve essergli sfuggito qualcosa, comprese le parole che lui stesso pronunciò nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo un centinaio di arresti (e sì, l’Italia è quel posto in cui i magistrati indicono conferenze stampa): «Smonteremo la Calabria come un treno dei Lego e la rimonteremo», disse il procuratore di Catanzaro con fare vagamente comiziesco. Ma Gratteri è convinto dell’assoluta “innocenza” delle toghe e insiste: «Non possiamo accreditare l’idea che ci siano magistrati capaci di sedersi a tavolino per mettere in piedi inchieste con finalità politiche. Non mi risulta», ha infatti spiegato a Libero. «Non escludo che qualcuno abbia potuto anche farlo, ma non penso che ci siano magistrati che la mattina si alzino con l’idea di rovesciare un governo o mettere in crisi una coalizione». E poi: «Smettiamola con questa storia dei politici sotto schiaffo, se uno non ha nulla da temere, non ha ragione di preoccuparsi». Poi il procuratore di Catanzaro interviene sulla questione della separazione delle carriere. E lì non solo Gratteri è contrario ma auspica sempre più pm che diventino giudici: «La separazione delle carriere non comporta solo svantaggi, e non solo in termini di cultura della giurisdizione, ma anche di arricchimento e sviluppo professionale. Non si deve sperare che le carriere non vengano separate, ma avere sempre più pm che hanno fatto i giudici e sempre più giudici che hanno fatto i pm».

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Set 28 2020

qui cremona-settecentosessantotto 28 09 2020

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QUI CREMONA – settecentosessantotto

Quando le amministrazioni lavorano bene è giusto scriverlo, fa www.cremonaoggi.it: —Cremona è la provincia del nord Italia che tra il 2013 e il 2018 ha ottenuto il maggiore aumento di raccolta differenziata, salito del 27,2%. A rivelarlo è il rapporto sul Nord Italia della Fondazione Sviluppo Sostenibile ‘La gestione dei rifiuti nelle città’. A Cremona città l’incremento è stato invece del 31%, dato che pone la città al 6 posto dopo Como, Brescia, Mantova, Treviso e La Spezia—

Confagricoltura compie cent’anni e festeggia a Roma alla presenza del presidente Mattarella e di alcuni ministri; la parola a Giansanti, dalla Provincia:

—“Adesso è necessario dare supporto a queste imprese per metterle nella condizione di continuare ad aumentare competitività e produzione. La quota di esportazioni di prodotti agroalimentari, che era di 44 miliardi di euro, è arrivata a superare per la prima volta la soglia del 10% dell’export totale in valore. Crescere è un impegno difficile. Per questo dobbiamo utilizzare al meglio le risorse importanti messe a disposizione dal governo italiano e dall’Unione europea.”

L’ambizione di Confagricoltura va ben oltre il recupero della situazione esistente prima della pandemia. Dobbiamo cogliere l’occasione per far crescere la produttività che ristagna da oltre un decennio, per rilanciare gli investimenti pubblici, per dare ai cittadini e alle imprese infrastrutture moderne, diffondere la digitalizzazione, a partire dalla pubblica Amministrazione, rispondere alle sfide urgenti poste dal cambiamento climatico. Confagricoltura farà la propria parte, seguendo quelli che sono i principi guida dell’Organizzazione e dei suoi associati, da cento anni a questa parte. “E’ indispensabile, però – ha proseguito il presidente – ridare piena dignità alla ricerca scientifica e riconoscere il valore della competenza e della professionalità. Coltivare le intelligenze dei molti nostri giovani eccellenti, e puntare su di loro, è una scelta essenziale per affrontare il futuro e le sfide che ci attendono. La scuola e la formazione continua sono fattori di sviluppo, perché il capitale umano è la prima ricchezza delle nazioni più avanzate.”— L’Eco del Popolo, diretto da Enrico Vidali, scrive sull’affaire Ponchielli&Cigni; Welfare Cremona mantiene il pezzo di ieri, gli altri muti alla meta.

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Set 28 2020

il dubbio 28 09 2020

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IL DUBBIO

Un altro articolo-siluro da parte di colleghi. Cioè da parte del “Fatto”, perché un altro giornale che abbia avuto l’impudicizia di sparare cannonate contro i nostri posti di lavoro finora non si è visto. Il “Fatto” ha questo primato.

Il nostro è un quotidiano che conduce battaglie politiche, innanzitutto in difesa dei diritti e delle garanzie, i valori dell’avvocatura di cui il Dubbio è espressione. Evidentemente c’è chi non sopporta giornali con idee diverse dalle proprie. Forse i colleghi del “Fatto” non ci sopportano, non sopportano l’idea che noi del Dubbio lavoriamo. E c’è da chiedersi come possa il cdr del “Fatto” tollerare l’ennesimo attacco nei nostri confronti. L’articolo apparso oggi sul quotidiano diretto da Marco Travaglio, in cui si parla dei “costi del personale” del Dubbio, fa ironicamente e inopinatamente riferimento ai “nemici del populismo giudiziario”. I quali nemici non devono esistere. Deve esistere solo la giustizia usata come arma per distruggere.

Rivendichiamo la qualità del nostro lavoro, la nostra professionalità, l’impegno per i diritti. Ci faremo una ragione del fatto che altri colleghi vorrebbero vederci sparire.

Il cdr del Dubbio

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Set 28 2020

la cremo dà l’esempio 28 09 2020

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LA CREMO DA’ L’ESEMPIO

E Repubblica ne prende atto!

—I tifosi non rispettano il distanziamento e la Cremonese li “punisce” chiudendo nuovamente lo Zini. Il club lombardo, dopo aver esaminato il comportamento dei suoi sostenitori in occasione della prima sfida del campionato di Serie B contro il Cittadella, ha deciso di disputare il match di Coppa Italia contro l’Arezzo a porte chiuse. Ad annunciarlo è proprio la società in un comunicato ufficiale: “Preso atto delle criticità emerse nel corso della gara di campionato Cremonese-Cittadella relative al rispetto del mantenimento del posto assegnato agli spettatori all’interno dell’impianto sportivo e sull’uso obbligatorio della mascherina per l’intera durata dell’evento come previsto dall’ordinanza regionale n.610, in accordo con le autorità competenti si ritiene opportuno che la partita di Coppa Italia Cremonese-Arezzo del 30 settembre sia disputata a porte chiuse. Il provvedimento è adottato al fine di organizzare nei minimi dettagli un piano operativo da attuare dalla prossima gara di campionato in programma allo Zini, con lo scopo di tutelare al meglio la salute della comunità e la stessa Us Cremonese dagli oneri inerenti la responsabilità in capo alle società organizzatrici degli eventi”. La Cremonese ha iniziato il suo campionato perdendo in casa contro il Cittadella e le immagini avevano evidenziato che diversi tifosi non indossavano la mascherina, oltre a non rispettare l’assegnazione del posto a sedere per mantenere il distanziamento imposto dalle normative vigenti.

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Set 28 2020

i muscolosi di colleferro 28 09 2020

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I MUSCOLOSI DI COLLEFERRO Titolo del Corriere; reddito di cittadinanza: chi l’ha inventato, chi controlla, chi ne approfitta, questa la scaletta delle responsabilità. —La villa dei fratelli Bianchi con le statue: la famiglia riceveva il reddito di cittadinanza.

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Set 28 2020

ottimo sangue non mente mai! 28 09 2020

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OTTIMO SANGUE NON MENTE MAI!

Da www.cremonaoggi.it:

—La polizia cercava della droga, ma ha rinvenuto invece un violino, che il liutaio cremonese Simeone Morassi, nella sua perizia, ha appurato trattarsi di un originale Nicolò Amati trafugato in Giappone nel 2005.

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Set 28 2020

dialettologia d’arte cremonese 28 09 2020

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DIALETTOLOGIA D’ARTE CREMONESE

—In via Gaetano Tibaldi, 14 (strada laterale di piazza Marconi), presso lo sportello di Auser Cremona, sono aperte di martedì e giovedì, dalle 14,30 alle 18.00, le iscrizioni al corso di “dialettologia d’arte cremonese” curato da Agostino Melega, che verrà svolto a partire da martedì 13 ottobre alle ore 18.00, presso il Liceo “Gerolamo Vida” al Seminario Vescovile di Cremona. Per ulteriori informazioni tel. 0372/ 448678 – cell. 393/ 80186223.

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Set 28 2020

se sprechi sii consapevole 28 09 2020

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Domani il Mercato di Campagna Amica a Cremona

prende parte alla prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi

“Dedichiamo il mercato di Campagna Amica che si svolgerà domattina presso il portico del Consorzio Agrario di Cremona a sottolineare il valore della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari. Non ci stanchiamo di evidenziare che la scelta di acquistare i cibi direttamente dagli agricoltori, da chi propone prodotti dall’origine certa e a chilometri zero, è un’azione importante e virtuosa, perché porta in tavola prodotti più freschi, che non hanno percorso lunghe distanze, che durano di più”. E’ quanto evidenziano gli agricoltori di Coldiretti-Campagna Amica, nel ricordare che domani, come ogni martedì dalle ore 8 alle 12, nel centro di Cremona, affacciato su via Monteverdi e piazza Marconi, torna il mercato di Campagna Amica, con i gazebo gialli e i prodotti (cibi e fiori) del territorio e di stagione.

Domani sarà un’uscita speciale, perché cade proprio in occasione – martedì 29 settembre – della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari. E’ un’opportunità per evidenziare alcune scelte virtuose compiute dai cremonesi e dagli italiani. “Più di 1 italiano su 2 (il 54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano più a lungo” evidenzia in proposito Coldiretti Cremona, a partire dai dati proposti da un’indagine Coldiretti/Ixe, dai quali si coglie che anche l’emergenza coronavirus – costringendo gli italiani nelle case, tra lockdown e smart working – ha fatto emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo, con più tempo in cucina, il ritorno del fai da te, la riscoperta del piatti con gli avanzi e la preparazione delle conserve.

“Il risparmio del cibo non è solo un problema etico – evidenzia Coldiretti Cremona –. Determina anche effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.

Lo spreco alimentare nelle case degli italiani ammonta a circa 36 kg all’anno pro capite e cresce durante l’estate – segnala Coldiretti Cremona – con l’aumento delle temperature che rendono più difficile la conservazione dei cibi. Tra gli alimenti più colpiti svettano infatti verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

Nelle case degli italiani – spiega l’indagine Coldiretti/Ixè – si adottano già soluzioni multiple e diversificate per contenere lo spreco di cibo. La strategia più diffusa (74%) è quella di una spesa più oculata acquistando solo quello che serve. Nel 38% dei casi invece si torna all’antica tradizione italiana e contadina di usare quello che avanza per il pasto successivo. In 1 caso su 4 (25%) si cerca di fare più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure si riducono le quantità acquistate (24%) evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato. Esiste poi una quota del 7% che sceglie di donare in beneficienza i prodotti alimentari non consumati.

“Nonostante la maggiore attenzione, il problema resta però rilevante – conclude Coldiretti Cremona – con ogni famiglia italiana che getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi, che sale notevolmente se si considera l’intera filiera dai campi alla ristorazione, con una riduzione peraltro del 25% dello spreco domestico rispetto all’anno precedente”.

RELAZIONI ESTERNE COLDIRETTI CREMONA

Via G. Verdi, 4 – 26100 Cremona – Telefono 0372 499819 – Cell. 334 6644736 – e-mail: marta.biondi@coldiretti.itwww.cremona.coldiretti.it – Fb e Instagram: Coldiretti Cremona

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Set 28 2020

il codacons fa pubblicità 28 09 2020

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IL CODACONS FA PUBBLICITA’ alla Ferragni, senza altra fatica che riempire una paginetta per la querela! La Stampa. p.s. per la grave mancanza di rispetto il Codacons quereli certi estremisti islamici e Fo Dario col suo Mistero Buffo. —Il Codacons ha denunciato Chiara Ferragni per blasfemia e offesa al sentimento religioso. L’azione legale è scattata dopo la diffusione di un’immagine in cui l’influencer appare raffigurata come la Madonna, dipinta da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, nel 1660 circa. “Presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini affinché intervengano su quella che non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l’intero mondo religioso e per l’arte in genere”, spiega il Codacons.

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Set 28 2020

i prigionieri vanno imparati, 28 09 2020

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I PRIGIONIERI VANNO IMPARATI, motto romanesco; Azienda Agricola Gorgona e Bollate, gli unici due carceri italiani a misura di Costituzione: rieducare il povero condannato. Dall’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani.

—«Da otto anni lavoro nelle vigne di Gorgona. Ho imparato un mestiere, mi sento utile e soddisfatto. Penso che un giorno, quando avrò scontato tutta la pena e potrò vivere il mondo fuori, saprò fare una cosa. Potrò spendermi e impegnarmi per avere una vita normale. Oggi grazie ai soldi guadagnati riesco a mantenere i miei figli e fargli dei regali. Quando si parla di Gorgona, sui giornali o in tv, loro sono orgogliosi: “È l’isola di papà. È il vino di papà”. E io sono felice». Shargui ha 50 anni, è tunisino, è arrivato in Italia nel 1989. Le strade che in Italia ha percorso lo hanno portano in carcere. A Napoli. Da otto però è a Gorgona, nell’unica isola di detenzione rimasta in Italia, con la straordinaria possibilità di vivere l’esperienza della rieducazione e del lavoro con l’agricoltura e la viticoltura. Qui dal 2012 c’è un progetto di Frescobaldi per produrre vino, un Cru di gran livello, dai poco più di due ettari di vigneti presenti nell’isola. E lo fa con i detenuti. «Adesso so cosa c’è dentro una bottiglia», dice fiero ed emozionato Shargui, mentre raccoglie i primi grappoli.

Con lui c’è Gianluca, 30 anni, una vita ancora davanti, l’unico italiano del gruppo, primo anno nell’isola, che adesso sogna «un futuro diverso. Grazie a queste viti». E altri 15 detenuti, a giro nel corso dell’anno fra i settanta che ospita la colonia penale agricola istituita nel 1869: il lavoro e il sogno di avere un’altra possibilità per riavvolgere il nastro della propria vita, imparare un mestiere, passare il tempo in modo proficuo, credere nel domani. Così “Gorgona”, vino «attraente e selvaggio», sa di riscatto, è intriso di speranza e voglia di rivalsa. Quella iniziata nei giorni scorsi è la nona vendemmia nell’incantevole isola dell’Arcipelago Toscano, con il via lanciato direttamente da Lamberto Frescobaldi.

«Questo progetto mi rende ogni anno sempre più orgoglioso – ha detto il presidente della Marchesi Frescobaldi presentando la bottiglia della scorsa annata davanti al direttore dell’istituto penitenziario di Lucca, Santina Savoca, che questo progetto lo ha visto nascere –. A Gorgona nei profumi e nei sapori c’è tutto: l’amore per l’isola, la cura e la passione dell’uomo, l’influenza del mare e l’ambiente straordinario che danno vita a un vino inimitabile ed esclusivo simbolo di speranza e libertà. In una parola c’è l’essenza di questa terra e di un progetto che non finisce mai di regalare emozioni. Gorgona è… l’isola che non c’è, l’isola dei sogni che – conclude Lamberto Frescobaldi – grazie a queste bottiglie varca il mare, supera i confini, racconta ogni anno nuove storie e porta messaggi in tutto il mondo».

Novemila bottiglie di vermentino e ansonica, speciali anche nell’etichetta – disegnata da Simonetta Doni –, chiusa per ricordare l’inaccessibilità dell’isola e che una volta aperta svela tutta la sua bellezza. Vuole essere una «edizione straordinaria» in modo da raccontare ogni anno un aspetto differente dell’isola. L’etichetta di “Gorgona 2019” ne descrive la biodiversità marina, trovandosi l’isola in mezzo al Santuario di Pelagos: una meravigliosa area marina nata dall’accordo tra Francia, Principato di Monaco e Italia.

Un’esperienza unica quella di Gorgona – dove oltre al vino, si allevano animali, c’è un’azienda agricola, si produce miele – che ha avuto il plauso di papa Francesco. In una lettera che i detenuti hanno esposto nell’area ricreativa il Papa evidenzia «il significativo percorso di riscatto e di rieducazione che state compiendo. Vi incoraggio a guardare al futuro con fiducia». «Tutti noi – riprende il Santo Padre – facciamo sbagli nella vita e tutti siamo peccatori. Quando andiamo a chiedere perdono al Signore, Lui ci perdona sempre, non si stanca mai di perdonare e di risollevarci dalla polvere dei nostri peccati». Il lavoro, la dignità di queste vite segnate che provano a ricominciare. Come «lavoratori della vigna ». Quella di Gorgona.

Francoforte 28 092 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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