Ago 29 2020

la legge del più forte-millesettecentodieci 29 08 2020

Published by at 6:18 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millesettecentodieci

Sarò breve, come www.errorigiudiziari.com, come del resto passano in fretta tre anni, quanti passati in carcere dai due imputati, colpevoli solo che un amico sbagliato, che i giudici in due gradi ritennero credibile, avesse detto d’aver venduto loro un cellulare…..

—Tre anni di carcere, due di obbligo di firma, dieci anni vissuti dovendo fronteggiare l’accusa di traffico di stupefacenti. Ora, per Massimo Marti e Pietro Mollica, 30 anni, è arrivata l’assoluzione con formula piena «”per non aver commesso il fatto” .
Ai giudici della Corte d’assise d’appello di Milano sono bastati dieci minuti di camera di consiglio per scagionarli completamente, chiudendo così un lungo incubo, cominciato nel 1993. Più di 300 persone, all’epoca, vennero coinvolte in un’inchiesta milanese su un traffico internazionale di stupefacenti. Tra queste persone c’erano anche Pietro e Massimo, tirati in ballo da un dichiarante, che sosteneva di aver venduto loro un cellulare. Ed è attorno a quel telefonino che si giocò il destino dei due ragazzi, 20 anni all’epoca. Si trattava dello stesso apparecchio, infatti, da cui erano partite una serie di telefonate dirette a una motonave che, nella notte tra il 18 e il 19 aprile del 1993, scaricò sulle coste calabresi ben sette tonnellate di hashish. Tanto bastò per far scattare l’arresto e due condanne, una in primo grado e una in appello. Non servì a convincere i giudici, per esempio, che Marti il 27 febbraio del 1993, alle 15.30, fu fermato in un paese vicino a Reggio Calabria per un controllo di polizia e che una delle telefonate incriminate era partita da Milano solo due ore prima. Ci ha pensato la Cassazione ad annullare tutto e, poi, la Corte d’assise d’appello ad assolvere. “Ma mi hanno rovinato la vita, ormai – dice sconsolato Massimo Marti, che vive in Calabria e si prepara a chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione -. Sono stato in carcere tre anni e ho fatto molta fatica a trovare un posto di lavoro. Ora sto bene ma ho perso gli anni più belli e la fiducia nella giustizia”.

Francoforte 29 08 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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