Giu 28 2020

la legge del più forte-milleseicentotrentanove 28 06 2020

Published by at 6:14 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleseicentotrentanove

Da www.errorigiudiziari.com; anche Cremona finisce nell’archivio, ma incredibilmente il vero colpevole confessa.

—Ha trascorso 61 giorni in cella nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, ma era innocente. E’ accaduto a un giovane cremonese che per tentare di lasciare la sezione accoglienza è arrivato anche a tagliarsi le vene. Un’altra dozzina di giorni li ha passati agli arresti domiciliari. Tutto questo prima che l’autore della rapina per la quale era stato arrestato si presentasse davanti ai giudici e si assumesse la responsabilità del reato.

I giudici hanno quindi deciso di liberare l’innocente e condannare il rapinatore, rintracciato dai parenti del ragazzo finito ingiustamente in cella.

Protagonista dell’accaduto è Daniele S., cremonese, al tempo dei fatti minorenne. Una vicenda che è approdata davanti ai giudici della Corte d’Appello di Brescia, sezione minori, per il processo per la riparazione per ingiusta detenzione.

Il procedimento è stato intentato dal giovane, assistito dall’avvocato Mario Tacchinardi di Cremona, e vede sull’altro fronte l’avvocatura dello Stato. La riparazione richiesta ammontava a 37 mila euro, 20 mila euro in più di della «liquidazione proporzionale» chiesta dal pm Raimondo Giustozzi alla corte d’appello di Brescia, presieduta dal giudice cremonese Giulio Deantoni. Alla fine, la sentenza ha stabilito che per 73 giorni tra carcere e arresti domiciliari, Daniele S. ha diritto a 35.800 euro.

Tutto è iniziato il 17 marzo 2007, a Mantova: due ragazzini, un bielorusso e un marocchino, fermano un passante e lo rapinano del portafoglio. Delle indagini si occupano i carabinieri di Mantova. Le attenzioni dei militari si concentrano sul bielorusso, che nell’estate seguente torna in patria. Il complice marocchino riesce a far perdere le tracce. Al suo posto i carabinieri bloccano Daniele che in precedenza aveva avuto qualche piccolo problema con le forze dell’ordine. Daniele quel giorno non era a Mantova, ma a rivelarsi decisiva è la testimonianza del rapinato: pur con qualche incertezza, indica Daniele sia tra le foto di nove ragazzi sia nel riconoscimento di persona. L’11 giugno del 2007 il giovane cremonese viene arrestato. I congiunti del giovane arrestato si appellano al senso di responsabilità del giovane marocchino, che – preso dai sensi di colpa – si costituisce. E Daniele torna libero.

Francoforte 28 06 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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