Archive for Luglio, 2019

Lug 29 2019

oggi a iori, domani a te 29 07 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Lug 28 2019

ultragarantisce saviano 28 07 2019

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ULTRAGARANTISCE SAVIANO

sull’Espresso: diffidate di chi sostiene che destra e sinistra non esistono più!

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

i tempi cambiano 28 07 2019

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I TEMPI CAMBIANO

Una Ferrari seconda fa buon titolo!

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

qui cremona-trecentocinquantasette 28 07 2019

QUI CREMONA – trecentocinquantasette

La Provincia on line, sempre al servizio del lettore, quasi regala:

—Offertissima per La Provincia digitale. C’è tempo infatti fino a mercoledì 31 luglio per approfittare della promozione riservata ai lettori che vogliono acquistare un abbonamento digitale a La Provincia: due mesi a soli 14,99 euro anziché 65. Un’offerta da cogliere al volo, per poter leggere il giornale ovunque ci si trovi, anche durante le vacanze estive—

Per il resto nulla di nuovo, nel Punto Bencivenga quasi riabilita Salvini per limare Toninelli, tra un bagnante in salvo e il successivo.

Giancarlo Storti su Welfare Cremona, per la cittadinanza riconosciuta ai due ragazzini di Crema:

—La nuova frontiera della politica per noi che vogliamo ‘restare umani ‘ è lavorare per l’integrazione. Ogni cittadinanza riconosciuta ad uno straniero è uno ‘schiaffone’ a Salvini. Forza prima o poi crollerà se non ci richiudiamo delle nostre case fresche d’estate e calde d’inverno—

Cui rispondo ripetendo Repubblica di ieri:

—Nella relazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini che aveva accompagnato la proposta di concessione, si leggeva: “Ritengo che i giovani abbiano reso eminenti servizi al nostro Paese, per aver contribuito, con il proprio gesto di alto valore etico e civico, a sventare la tentata strage”—

Solito rave party, da www.cremonaoggi.it:

—Il luogo è sempre lo stesso, quel capannone dismesso a Vescovato, che si trova lungo la via Mantova, tra Pieve Delmona e Vescovato: per l’ennesima volta un nutrito gruppo di persone si è radunato nella notte tra sabato e domenica per dare il via a un rave party illegale, occupando abusivamente gli spazi dove un tempo sorgeva un’azienda, fallita alcuni anni fa—

Accordo Fiera, silenzio continuo, ma fa molto caldo, tace perfino Galimberti…..

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

mai fidarsi di chi ci governa! 28 07 2019

MAI FIDARSI DI CHI CI GOVERNA!

E’ Mattarella in persona a spiegarlo dal Dubbio.

—Pubblichiamo uno stralcio del discorso pronunciato dal capo dello Stato in occasione della cerimonia del Ventaglio da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare.

Quando nel 1971 la Corte Suprema degli Stati Uniti fu investita del caso Pentagono papers, che portò alla luce la politica americana sul Vietnam rivelando segreti di quel conflitto, il giudice Black tornò allo spirito che, ben 182 anni prima, aveva animato i loro padri fondatori nel contemplare, nel primo emendamento, il divieto di varare qualsiasi legge volta a limitare la libertà di parola o di stampa. «Nel primo emendamento argomentò Black – i padri fondatori dettero alla libertà di stampa la protezione che le occorreva per assolvere il suo ruolo essenziale nella nostra democrazia. La stampa era fatta- aggiunse – per servire i governati, non i governanti. Il potere del governo di censurare la stampa fu abolito affinché essa rimanesse per sempre libera di censurare il governo. La stampa fu protetta concluse – affinché essa potesse mettere allo scoperto i segreti del Governo e informare il popolo». Tale criterio rappresenta uno dei cardini della democrazia liberale: questa è un portato della crescita della civiltà della convivenza; a tutela dei singoli individui e delle società nel loro complesso…

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

tutto a sinistra, dove amano 28 07 2019

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TUTTO A SINISTRA, DOVE AMANO Su Repubblica….. —Veltroni: “La sinistra vincerà solo se sfida il partito dell’odio”

L’ex segretario del Partito democratico dice: “Siamo in una fase pericolosa per la democrazia. La destra ha costruito il suo successo sull’odio e la paura. L’Italia però non è questa. Gli Italiani aspettano un’alternativa politica all’altezza”—

Sul Giornale, l’insegnante che poi tenta di giustificarsi…..

—«Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza».

Impossibile capire che cosa passasse nella testa di Eliana Frontini, insegnante di Lettere e Storia dell’arte, presso il liceo scientifico Pascal di Romentino, Novara, quando ha postato questo commento sulla sua pagina Facebook…….

E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai era tardi.

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

la legge del più forte-milletrecentosedici 28 07 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOSEDICI Preambolo, dal Dubbio, a dimostrare che il Csm non è carente solo sulle nomine: —Processo da rifare per il magistrato più “pigro” d’Italia. Le Sezioni unite civili della Cassazione hanno annullato la sentenza di assoluzione emessa dalla Sezione disciplinare del Csm della magistratura nei confronti di un giudice di un Tribunale della Toscana famoso per scrivere le sentenze fuori tempo massimo. Il giudice toscano era finito sotto processo disciplinare per i ritardi con cui depositava i provvedimenti: alcune volte le parti dovevano attendere oltre cinque anni. La situazione era stata segnalata dal suo presidente di Tribunale che aveva evidenziato come il magistrato in questione non fosse nelle condizioni di depositare le sentenze rispettando i tempi previsti. E ciò nonostante avesse anche condiviso con lui un programma di smaltimento dell’arretrato. Il capo dell’Ufficio, infatti, vista la situazione fuori controllo, dopo aver esonerato il magistrato ritardatario dalla partecipazione alle udienze in cui non fosse relatore e dalla decisione dei reclami cautelari, aveva concordato una tabellina di marcia: depositare in un mese cinquanta sentenze e quaranta ordinanze, per un totale di tre provvedimenti al giorno. Il piano di rientro era però stato inutile. Dopo appena qualche mese il crono programma era saltato senza che fosse stato minimamente raggiunto l’obiettivo. Da qui, dunque, l’inevitabile avvio del procedimento disciplinare— Chi è del mestiere sa bene l’esito del ricorso di un avvocato, non cinque anni, anche solo il giorno dopo scaduto il termine; adesso il solito brano dal mio libretto sul caso Iori, senza editori, non è prudente inimicarsi i giudici, a proposito del cosiddetto errore giudiziario: —Almeno, io, non la so trovare; specie se penso al principio fondamentale del 533 del codice di procedura, che, continuo a ripetere, deve essere il messale di chi recita il processo: “Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio” Rinforzato dal 530/2, nel caso il giudice sentisse dover spiegare perché, “convinto” della colpa, non ha condannato: “Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso” Con articoli di questo tenore, nel sistema penale italiano, al “cosiddetto errore giudiziario” bisogna dare un altro nome; quindi insisto: scarse le possibilità di errore, nel significato comune che si dà al termine; il giudice deve condannare solo quando è certo, non gli è permesso dalla legge tirare a indovinare; ma nei processi Iori, santificati dalla Cassazione, si può chiamare errore il cambio delle pastiglie in gocce senza alcuna prova che lo sostenga? si può chiamare errore l’uso che s’è fatto del Dna, che si sposta secondo comodità di sentenza? si può chiamare errore lo stabilire che Claudia ha distinto nell’insalata di riso poche gocce di Valium e quattro giorni dopo, quasi digiuna, non s’è accorta dello Xanax che l’ha stesa in pochi minuti? Tanto per citar qualcuno degli “errori” più evidenti, che per qualsiasi professionista o imprenditore soggetto al giudizio delle stesse Corti, sarebbero, ovviamente, atti di volontà diretta. Non si può parlare di errori in casi come sopra nemmeno nei processi di merito, per me; e la Cassazione che giudica a freddo, lontana dal contesto ambientale, magari dopo anni: errori anche quelli? E nei processi Iori, altro che indovinare; nella sentenza di primo grado, che ha raccolto tutte le “prove” usate anche nei gradi successivi, ci sono oltre trenta “forse è possibile potrebbe darsi probabile” eccetera, ma il 530/2 sembra non esistere.

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

mi sento un profeta 28 07 2019

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MI SENTO UN PROFETA

Come Bolzaneto e la scuola Diaz han fatto dimenticare la teppaglia che mise a soqquadro Genova nel 2001, così la foto dell’americano bendato nella caserma dei Carabinieri spinge a sottovalutare perché fosse lì……

Ceriana 28 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 28 2019

le naturali conseguenze 28 07 2019

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LE NATURALI CONSEGUENZE

“Se nel Paese di Carlo Giuliani gli agenti non possono sparare”, non è assolutamente vero perché, se gli va bene. dopo anni di processi li assolvono!

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Lug 28 2019

excusatio non petita 28 07 2019

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EXCUSATIO NON PETITA

vuol dire solo che ci sta provando, da Repubblica…..

—Non perseguiamo un’alleanza con i Cinquestelle, non è nelle intenzioni, non è mai stato il nostro obiettivo. Nicola Zingaretti apre la Direzione del Pd e ribadisce che il suo partito non è a caccia di un’intesa sul governo con i grillini. Questa discussione inizia a essere vecchia, superata dalla storia.

Ceriana 28 07 2019 www.flminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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