Feb 26 2019
il principio rovesciato 26 02 2019
IL PRINCIPIO ROVESCIATO,
senza che i benpensanti di regime si scandalizzino; dal blog stefanopillitteri.it, a proposito dei troppi exultate jubilate per il carcere di Formigoni
—C’è una frase, in tal senso, che costituisce il paradigma dell’arretramento culturale stratificatosi un po’ in tutte le forze politiche. Da ultimo l’abbiamo sentita risuonare nella vicenda di mamma e papà Renzi schiaffati ai domiciliari. Spero (oppure confido, sono certo, ecc.) che riescano a dimostrare la propria innocenza”. Ecco, in questa frase c’è tutta ma propria tutta la barbarie giuridica cui, probabilmente senz’accorgersene, è irrimediabilmente scivolato un intero ceto politico.
Che
parla così. E, dunque, pensa così. La cosa paradossale è che, tra
gli altri, è stata pronunciata anche dall’augusto figliolo. Che si
proclama garantista!
Ora, un principio basilare di qualsiasi stato
di diritto è che non
debba essere l’imputato a dimostrare la sua innocenza. Ma l’accusa
a provarne la colpevolezza.
La famosa “presunzione
di innocenza”
sancita dalla “costituzione più bella del mondo” sta tutta
lì.
Che, in concreto, si tratti di una delle petizioni più
ipocrite della nostra carta (superata solo dalla pena che non può
essere contraria a principi di umanità e deve mirare alla
rieducazione del reo), è fuor di dubbio.
Qualsiasi
avvocato penalista sa perfettamente che, nel processo, o riesce a
portare la prova positiva dell’estraneità del suo assistito alle
accuse o ha ben poche speranze di cavarsela.
Ma
se questa è la realtà, un ceto politico decente dovrebbe cercare di
modificarla, trattandosi di un’eclatante distorsione dei principi
fondativi del nostro convivere democratico. Essere tenuti a
dimostrare che “non si c’entra nulla” è tipico, infatti, degli
stati di polizia. Ed invece non solo l‘accetta. Ma la assimila, la
introietta, la fa propria nel profondo e, infine, la postula. Questo
è quello che fa veramente paura.
Perché da il segno di un inquinamento “di falda” ovvero
penetrato in tutti gli strati di terreno e giunto, infine, all’acqua.
A quel punto l’avvelenamento è già compiuto.
Cremona 26 02 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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