Flaminio Cozzaglio

QUI CREMONA – cinquantaquattro
Non ho mai capito, e rinuncio a capirlo, perché Arvedi, un genio nel suo settore e che si intende anche di editoria, continui con un settimanale alla Mondo Padano che tira cento copie ed è fatto tanto bene che procura solo dei danni alla sua immagine. L’ultima del direttore part time, Rossi Alessandro, dall’editoriale “In coro è meglio”:
—Anche nel nostro territorio, ahimè, i guastatori in servizio permanente effettivo non perdono occasione per sparare ad alzo zero ora su questo, ora su quello: non riuscendo a vedere oltre il proprio miserrimo interesse di bottega, non comprendono che la posta in gioco è di ben altra portata. Ecco perché, questa settimana, siamo ben lieti di presentare l’edizione 2018 di Cremona Musica, la più ricca di sempre, come una perfetta sinfonia eccetera eccetera—
Anche per Rossi Alessandro, come da anni per Zanolli Pennadoro Vittoriano, inutilmente, devo impegnarmi a spiegare il concetto di “spintarella in area”? se taci la notizia, o la scrivi in modo troppo contrario al vero, ottieni l’unico risultato di spingere il lettore verso chi la notizia la scrive com’è; la spintarella in area serve a sbilanciare quel poco che non permette all’attaccante di tirare nelle migliori condizioni. Avrà capito, Rossi Alessandro, o devo arrivare ai disegni? Va beh, mi rimbocco le maniche: la Fiera di Cremona è in stato comatoso, ogni giorno lo Zanchi di turno deve bussare a mille porte, che regolarmente gli chiudono in faccia perché le porte che contano, sanno, e Arvedi, che di beneficenza ne fa tanta, non sappiamo se gradisce anche questa. Il Rossi Alessandro dove vede il miserrimo interesse di bottega a scrivere cose che in città tutti sappiamo? Io non vedo nemmeno l’interesse a tacerle, tanto la sostanza incombe: o in Fiera trovano il benefattore, o chiudono. Il Rossi Alessandro non solo tace da una parte, ma esalta i successi di Cremona Musica? Ogni giorno che passa il mio blog aumenta i lettori.
All’Ospedale han deciso i mezzi forti; se il malato ha bisogno di una visita urgente, o paga o aspetta anche mesi; se il malato è in torto, www.cremonaoggi.it spiega che può succedergli:
—Dal 1 ottobre l’Ospedale di Cremona applicherà una sanzione per chi non si presenta ad una visita o ad un esame prenotati. In caso di impossibilità a presentarsi all’appuntamento fissato, è necessario disdire la prenotazione almeno tre giorni lavorativi prima della data prevista per la visita o l’esame. La mancata disdetta comporta il pagamento della quota di partecipazione al costo della prestazione (ticket più quota fissa), come se la prestazione fosse stata eseguita—
La sanzione non è grave, si tratta solo di soldi, ma è irrimediabile se ci capita un qualsiasi accidente gli ultimi tre giorni! Dura lex, sed lex!
Dalla Provincia fin che c’è, il Cilecca in consiglio Comunale, ieri:
—E i fondi non sono di questa amministrazione o della prossima, ma dei cittadini—
Si tratta dei sette milioni del Bando Periferie, che la Giunta voleva per San Felice, non certo per la Strada Sud.
La solita battutaccia di Massimiliano Salini, che spesso crede d’essere il Papa:
—In queste settimane abbiamo assistito ad un rapporto tra governo italiano ed Europa fatto di atteggiamenti a volte ruvidi e a volte disinvolti, ma spesso senza strategia. Io penso che ci si muova dentro ad un equivoco che va risolto. Tenendo conto di come battere i pugni abbia pagato poco: basti pensare che chi ci ha provato si è ritrovato dal 41 al 18 per cento—
Prove d’intesa col centro destra cremonese, spiega la Provincia fin che c’è; spero che il testo finale sia diverso, sennò, e qui mi tocca correggere il Salini che in genere parla sapendo tutto, noi di Forza Italia non crolliamo dal 41 al 18 per cento, ma dal 31 all’8 scarso, se ci va bene…….

Cremona 28 09 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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