Archive for Giugno, 2018

Giu 25 2018

a denti stretti 25 06 2018

Published by under barzellette,Politica nazionale

A DENTI STRETTI
Ore 16, primo titolo di Repubblica on line:
-Il Pd si interroga sul flop. Martina: “Cambiare persone e idee”-
Se devono cambiare persone e idee, finalmente confessano: per cent’anni han poggiato sul nulla!

Cremona 25 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Giu 25 2018

ha dato fastidio 25 06 2018

HA DATO FASTIDIO Non come Marcello Dell’Utri, ma insomma……. dal Fatto Quotidiano: —Il magistrato Nino Di Matteo pesa le parole: “La mafia e i potenti che colludono con la mafia non dimenticano”. Eppure – annuncia in una manifestazione pubblica a Milano – lo Stato ha deciso di togliere la scorta ad Antonio Ingroia. Ora avvocato, già giovane collaboratore di Paolo Borsellino, Ingroia è stato il pm palermitano che ha avviato le indagini sulla trattativa tra Stato e mafia, poi portate a processo da Di Matteo, il quale il 20 aprile 2018 ha ottenuto la condanna in primo grado di uomini delle istituzioni come Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, di boss di Cosa nostra come Leoluca Bagarella e Antonino Cinà e del “mediatore” Marcello Dell’Utri. “Possono passare gli anni, ma Cosa Nostra non dimentica”, gli fa eco Francesco Del Bene, con lui pm in quel processo, “la revoca della protezione a Ingroia fa orrore”. E il sociologo Nando dalla Chiesa, sul palco della Camera del Lavoro milanese insieme a Di Matteo e Del Bene, aggiunge: “Sembra che sotto la decisione burocratica di revocare la scorta a Ingroia ci sia una rappresaglia nei confronti di un magistrato che ha dato fastidio”.
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Giu 25 2018

la lezione dei sette sapienti 25 06 2018

LA LEZIONE DEI SETTE SAPIENTI
-le migrazioni? inarrestabili, e lo dimostra la Storia!-
Vero, quelle dei barbari distrussero addirittura l’Impero romano; dio sa la fatica con l’Italia di oggi…..

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Giu 25 2018

evviva l’estate! 25 06 2018

W l’estate, dalle 8 alle 12,30 in largo Ragazzi del ’99
Campagna Amica domani al Quartiere 1
…e gli over-65 possono vincere la spesa (e riceverla a casa con il ‘rider a km zero’)

Un omaggio ai sapori del territorio e dell’estate, dedicato al Quartiere 1 di Cremona, con i prodotti garantiti dagli agricoltori di Campagna Amica (e dal ‘tutor della spesa’, che sarà a disposizione, con consigli e informazioni utili). Con uno spazio-giochi rivolto ai bambini e con un’attenzione in più per gli over-65, che riceveranno in dono un prodotto (o, se fortunati, un’intera spesa a km zero) targato Campagna Amica e Pomì. Con la possibilità, per i più anziani che lo richiedessero, di vedersi consegnata la spesa direttamente a casa, in bicicletta, dai ‘rider della spesa’.
E’ la proposta che Coldiretti-Campagna Amica mette in campo domattina, martedì 26 giugno, dando vita all’iniziativa “W l’Estate”, in largo Ragazzi del ’99 a Cremona, nel rispondere all’invito giunto dal Comitato di Quartiere 1.
Dalle ore 8 alle 12.30, ci sarà un mini-market di Campagna Amica, con i cibi – genuini, di stagione, dall’origine certa – portati in piazza dagli agricoltori di Coldiretti. Con tante  eccellenze made in Lombardia (frutta e verdura di stagione saranno le regine della giornata, ma ci saranno anche miele, salumi, formaggi, prodotti da forno, prodotti caprini o di bufala). Ci sarà la zona-bimbi, dedicata ai più piccoli, dove scoprire come nascono i prodotti della nostra agricoltura e prendere parte a giochi legati ai temi della vita in campagna e dell’attenzione alla stagionalità.
Per gli over-65 ci saranno alcune gustose sorprese. Con la possibilità di ricevere in dono un singolo prodotto (ci sono anche le eccellenze offerte dal Consorzio Casalasco del Pomodoro), un “agri-bag di Campagna Amica” o l’intera spesa che – se richiesto – potrà essere recapitata direttamente a casa dal ‘raider della spesa’ messo a disposizione da Campagna Amica.
“Con entusiasmo abbiamo accolto l’invito del Comitato di Quartiere 1, che ringraziamo per l’attenzione ai temi che ci sono cari, a partire dalla promozione e difesa della nostra agricoltura. Le aziende di Campagna Amica rispondono a questo invito impegnandosi a regalare al Quartiere una mattinata nel segno della bontà e dell’allegria” sottolinea Mauro Donda, Direttore di Coldiretti Cremona. L’appuntamento ha il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona.

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Giu 25 2018

oggi a iori, domani a te 25 06 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Giu 25 2018

linea piave 25 06 2018

LINEA PIAVE
Il significato dei ballottaggi del 24 giugno è chiaro; il popolo italiano, con voto democratico, popolare, antifascista, nato dalla Resistenza, ha deciso: non passa lo straniero!
I partiti, che dicono di rappresentare il popolo, ne tengano conto.

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Giu 24 2018

claudio amendola, attore 24 06 2018

CLAUDIO AMENDOLA, ATTORE,
al Corriere: “non voglio vivere in un Paese che chiude i suoi porti”
Ma ahimé! ahinoi! non prende la decisione più semplice: vivere in un altro Paese!

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Giu 24 2018

dall’inviato quotidiano dei fratelli salini 24 06 2018

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DALL’INVIATO QUOTIDIANO DEI FRATELLI SALINI Siamo abituati. Il tempo passa e ci trasforma, senza che ce ne accorgiamo. Le giornate sono scandite dalla solita routine, quella che annoia, ma che al tempo stesso ci consente di vivere tranquillamente, lontani dall’imprevisto. O forse semplicemente ignari del potere del destino imprevedibile e crudele. Quello che, da un giorno all’altro, ci presenta il conto, a volte troppo salato, e ci obbliga a ricominciare. Punto e a capo. E così la nostra vita riparte, portando con sé il ricordo di ciò che è stato e la voglia di scoprire ciò che sarà, nonostante tutto. Ne sa qualcosa Mario Fantasia, 56 anni, ingegnere aerospaziale e progettista di impianti di Cremosano, che dall’età di 50 anni deve convivere con la sclerosi multipla, una malefica compagna che ha ucciso la sua routine, ma non la sua voglia di lottare. «L’avvento della malattia mi ha cambiato la vita. Ha spazzato via la routine che negli anni mi ero costruito. Lavoro e hobbies hanno lasciato spazio ad una vita su una quattroruote», racconta.
Separato e amante della pallavolo, Mario ha dovuto fare i conti con due grandi cambiamenti: «La separazione da mia moglie, avvenuta prima che mi ammalassi, è stata dolorosa. Penso che una relazione sia la ricerca instabile di un equilibrio e, quando questo viene a mancare, ti ritrovi a girare un po’ come una trottola». Poi, come se non bastasse, la diagnosi della malattia: «Mi è stata diagnosticata la forma più aggressiva di sclerosi multipla. A 50 anni mi sono trovato a vivere su una sedia con delle ruote ancorate al terreno. Non è semplice muoversi su una carrozzina, dopo aver conosciuto il sapore di una vita autonoma ed indipendente. Ma, nonostante questo, ho cercato comunque di farmi spazio in un mondo insensibile alle istanze dei disabili ed incapace di valorizzarli».
Barriere architettoniche e mentali oggi impediscono a Mario di sognare ed emozionarsi: «Emozionarsi non è sbagliato, ma, vista la realtà nella quale viviamo, conviene sognare, senza staccare i piedi da terra. Fino ad oggi i disabili sono stati poco considerati dalle istituzioni e le persone non si sono sforzate di vederli. La disabilità viene concepita dai più come una tematica distante, probabilmente perché non li riguarda direttamente. Del resto, sono convinto che per comprendere fino in fondo determinate situazioni sia necessario viverle sulla propria pelle».
Ma, nonostante la lampante necessità di un cambiamento culturale ancora lontano, Mario non perde fiducia nelle istituzioni: «Vedo di buon occhio la creazione di un Ministero per la Disabilità, perché, al netto delle polemiche che hanno accompagnato la sua realizzazione, spero possa essere l’occasione per cambiare le cose e garantire anche ai disabili una vita dignitosa». Poi pensa al recente provvedimento approvato in tema di fine vita e si inalbera: «Salvi i casi disperati, i disabili non chiedono di morire, ma di vivere dignitosamente. Sarebbe stato, quindi, meglio adoperarsi per esaudire questa richiesta, prima di preoccuparsi di ciò che verrà dopo di noi».
I primi a volere un mondo più accessibile devono però essere gli Amministratori locali, se non dei piccoli paesi, almeno delle città di medie dimensioni: «A livello locale viene trattata in maniera superficiale la mobilità. Occuparsi di mobilità significa anche preoccuparsi di consentire ad un disabile di coltivare relazioni e svagarsi, magari predisponendo un servizio di trasporto accessibile, non necessariamente gratuito. Sono convinto che, se le Amministrazioni cominciassero a dare un segnale di cambiamento, anche la popolazione diventerebbe più sensibile alla tematica della disabilità». Una sensibilità che, però, al momento, è ancora un miraggio: «Oggi i disabili vengono trattati con compassione. Non ci si rende conto che le persone diversamente abili hanno bisogno di tutto, meno che della pietà: la compassione è la morte dei disabili».
Proprio per contrastare la commiserazione e l’ignoranza che aleggiano intorno alla disabilità e alle malattie neurodegenerative, Mario, insieme all’amico Paolo Destro, ha creato “ScleroWeb”, un blog, in cui sono banditi toni compassionevoli e pietismi di ogni genere, per conoscere più da vicino la sclerosi multipla e le vite di coloro che la affrontano ogni giorno: «Attraverso “ScleroWeb” abbiamo voluto dare la possibilità ai malati e ai medici di raccontare la loro esperienza, usando un linguaggio comprensibile a tutti». Dopo aver offerto una panoramica a 360 gradi della malattia, però, Mario avverte il bisogno di puntare più in alto: «Sono felice per l’importante seguito ottenuto con “ScleroWeb”, ma questa esperienza oggi è giunta al termine per lasciare spazio a “NeuroWebChannel”, un canale in cui verranno analizzate, oltre alla sclerosi multipla, anche altre malattie neurodegenerative, al fine di creare un vero e proprio network, in cui ciascuno possa soddisfare le proprie esigenze o curiosità».
Complice la potenza della rete, quindi, sembra essere nata una nuova opportunità per informarsi, divertirsi e combattere la noia: «Il malato di sclerosi multipla è tendenzialmente pigro. Attraverso questo progetto che sta per concretizzarsi speriamo di offrire a tutti, malati e medici, un’opportunità per confrontarsi e crescere insieme».
Già, perché entrambe le categorie, secondo Mario, devono essere rieducate in tema di malattie neurodegenerative: «Da un lato, i medici di base sottovalutano i sintomi e non indagano approfonditamente le cause, dall’altro, spesso i pazienti nascondono i disturbi che avvertono». E, allora, “NeuroWebChannel” potrebbe essere l’occasione per parlare in modo franco ed onesto di malattie ad oggi ancora troppo taciute. Malattie che ammazzano la routine, ma non impediscono di sorridere. E di vivere.
Gloria Giavaldi

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Giu 24 2018

saviano vs salvini 24 06 2018

SAVIANO vs SALVINI
Saviano Roberto, che non insulta mai, da Repubblica; e, per essere precisi come a lui sembra piacere, più che Matteo Salvini attacca chi lo stima, se a Salvini basta spararla grossa, recitare slogan, far teatro!
—Poi l’attacco diretto al vice premier e al suo metodo di comunicare. “Sa che più la spara grossa più ha consenso. La sua strategia è toccare tutto ciò che sui social ha picchi, dai migranti ai vaccini: segue tutto, ma in realtà non approfondisce mai nulla. E’ solo teatro, sono solo balle, solo propaganda.

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Giu 24 2018

ben prima di salvini 24 06 2018

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BEN PRIMA DI SALVINI
E perseguitati peggio dei primi cristiani…….
—Il primo a volerli cacciare è stato Ludovico il Moro: nel 1473 stabilisce che gli zingari vengano allontanati dal territorio del ducato di Milano, pena la morte. Da lì comincia una lunga serie di editti – “grida”, come ci ha insegnato Alessandro Manzoni – contro i gitani che termineranno soltanto ai tempi di Maria Teresa. Anche con lei, però, non avranno piena cittadinanza, semplicemente si passerà dalla persecuzione all’assimilazione.
Un po’ in tutta Italia, e pure nel resto d’Europa, dal Cinquecento in poi gli zingari diventano oggetto di bandi e persecuzioni, ma da nessuna parte accade con tanta ossessività come a Milano. Con gli spagnoli si arriverà a una sessantina di grida sul tema. Il che, in un paio di secoli, fa una media di una legge ogni poco più di tre anni, con un crescendo di pene talmente esagerato da rivelarne l’assoluta inefficacia. Eccetera eccetera; dall’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani.

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