Apr 27 2018

la legge del più forte-ottocentosessantuno 27 04 2018

Published by at 8:37 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOSESSANTUNO
Da www.errorigiudiziari.com; il motivo principale per cui da anni scrivo sui processi Iori, lo ripeto ancora a uso e consumo di chi è convinto a lui non capiterà mai, è: quanti Iori alloggiano, periodi più o meno lunghi, nelle nostre carceri, con la stessa leggerezza con cui chi ha il potere ha fatto con lui? Prima dell’arrivo del Dna il testimone del fatto era la prova principale, però tutti dicevano; ma da prendere con le pinze! Qui si vede di che materia sian fatte, a volte, le pinze.
—-F.M. ha 40 anni e vive a Nettuno, una località poco distante da Roma. Ha qualche piccolo precedente penale che risale ormai a diversi anni prima, quando era un ragazzo: non è quindi così strano che la polizia, indagando su una rapina a mano armata commessa nel giugno 2017 ai danni di un distributore di benzina di Genzano, finisca per presentarsi alla sua porta. Gli investigatori gli chiedono di sottoporsi a un “confronto all’americana”, un riconoscimento oculare davanti alla vittima della rapina. F.M. si presta senza problemi, consapevole della sua innocenza. Ma si sbaglia: quel riconoscimento gli costerà la prigione da innocente. Il benzinaio sostiene infatti di riconoscere in lui uno dei partecipanti all’aggressione al distributore di Genzano. Il sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, Giovanni Taglialatela, richiede quindi l’arresto di F.M., che viene subito condotto nel carcere di Velletri. Neanche l’interrogatorio davanti al Giudice delle indagini preliminari serve a chiarire la situazione: il quarantenne di Nettuno resta dietro le sbarre. Il legale di F.M. comincia allora ad analizzare le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza nella zona del colpo. Ed è a quel punto che ha la conferma della totale estraneità del suo assistito: l’autore della rapina è diverso per statura, movenze, vestiti. È chiaro che si tratta di due persone diverse. Solo nel dibattimento, però, diventa possibile rendere evidente lo scambio di persona: il benzinaio si contraddice su elementi essenziali della sua testimonianza, a cominciare dalla fisionomia del volto per finire con il modo in cui era vestito l’aggressore al momento del colpo. Non solo: i giudici del Tribunale di Velletri esaminano le immagini delle telecamere di sorveglianza e non possono che convenire sul fatto che F.M. è innocente: non fu lui a partecipare a quella rapina. La sentenza di assoluzione diventa così la naturale conseguenza di un processo che forse poteva essere addirittura evitato. L’avvocato del quarantenne di Nettuno presenterà istanza di riparazione per i 9 mesi di ingiusta detenzione a cui il suo assistito è stato costretto. (fonte: Il Caffè) Ultimo aggiornamento: 24 marzo 2018
Cremona 27 04 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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