Archive for Dicembre, 2017

Dic 27 2017

istruzioni sul sesso 27 12 2017

ISTRUZIONI SUL SESSO
Le uniche a mancare, oggi, domani si vedrà, sul blog del solo Maestro autorizzato (dai suoi). Oggi tocca allo sport:
—Il mondo dello sport italiano non è in salute. E la responsabilità di questo stato dell’arte non è certamente di chi fa sport ma di chi lo dirige. La politica ha sempre trattato le federazioni e i tesserati come bacino di voti, non come mondi da valorizzare. Lo dimostrano i legami che esistono fra uomini politici e il mondo dei dirigenti federali. Ci sono doppie e triple poltrone su cui siedono parlamentari di diversi partiti. Questo intreccio fra politica e sport deve interrompersi. Per noi è una priorità……. Manca poi una norma che impedisca la candidatura per coloro che hanno riportato condanne che non possono certamente essere compatibili con lo svolgimento di ruoli così importanti all’interno delle amministrazioni statali e sportive. Il tema delle dinastie dirigenziali all’interno delle federazioni è davvero grave e va affrontato. Tutto questo significa che chi sta per tanti anni all’interno di una federazione crea un centro di potere, e così facendo non permette un vero ricambio generazionale. Intervenire su questo tema significa anche migliorare la qualità delle attività sportive in tutta Italia.

Cremona 27 12 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Dic 27 2017

ma che bel mondo! 27 12 2017

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MA CHE BEL MONDO!
Repubblica; Ingroia si toglie qualche sassolino dalle scarpe, dai guanti, dalle tasche e svela che le leggi ad personam di Berlusconi possono favorire anche i colleghi….. che ricambiano volentieri con ampi elogi, pubblici. —Già nei giorni scorsi erano arrivati i primi affondi: all’inizio del mese Ingroia aveva accusato Grasso di “non essere di sinistra”. La rivalità fra i due, del resto, non è certo un fenomeno nuovo. Ingroia, ai tempi della magistratura, era una delle punte di diamante della frangia “caselliana”, quella che si contrapponeva, appunto, ai grassiani. Distanze rappresentate plasticamente dalla sfida per la Procura nazionale antimafia, poi ottenuta proprio dall’attuale presidente del Senato: “Grasso – ricordò Ingroia in un recente affondo contro il presidente del Senato – è stato un magistrato di grande esperienza, coraggio, capacità professionali, ma bisogna ricordarsi che è diventato procuratore nazionale antimafia per una legge ad personam di Berlusconi per impedire a Giancarlo Caselli di ricoprire quel ruolo e lo stesso Grasso in un’intervista disse che il governo Berlusconi meritava una menzione speciale per la sua attività antimafia. Pietro Grasso non è di sinistra, non lo è stato nelle sue contiguità con la politica”. Di più: “Anche quando Caselli fu nominato procuratore di Palermo – proseguì in quell’occasione Ingroia – Grasso era il candidato dell’allora ministro della giustizia Martelli, quindi non aveva una posizione di sinistra sinistra. Poi è stato sostenuto dal governo Berlusconi contro Caselli. Non volle sottoscrivere l’appello della procura di Palermo contro l’assoluzione di Andreotti in primo grado. È stato molto cauto e prudente su trattativa Stato-mafia e l’inchiesta Dell’Utri, legittimamente, ma possiamo dire che è stato un magistrato cauto”.

Cremona 2712 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Dic 27 2017

oggi a iori, domani a te 27 12 2017

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OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Dic 26 2017

la legge del più forte-settecentoquaranta 26 12 2017

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTOQUARANTA E’ Piero Sansonetti, direttore del Dubbio, oggi più divertente del solito, ma lo riporto per un motivo che a me sembra chiarissimo: le sfere di cristallo possono tranquillamente uscire dai Palazzi di Giustizia, e ricevere premurosa ospitalità anche nei processi politici. Perché la base comune a qualsiasi giudizio è sempre quella: date Amleto ai 30 maggiori critici d’oggi e avremo in risposta almeno 40 interpretazioni diverse, perché nel tempo almeno 10 avranno cambiato idea! —Ecco, ora c’è lo scandalo Boschi. I plotoni di esecuzione sono molto folti e ben attrezzati. Sparano, sparano, sparano ogni giorno. Nei plotoni ci sono i rapresentanti dei partiti, ma soprattutto ci sono i giornali e le Tv. A capo di tutti i plotoni c’è il personaggio emergente della politica italiana: Marco Travaglio. Che è ubiquo. E ormai guida giornali e partiti in contemporanea. Quel che manca in questo scandalo è solo un dettaglio: l’oggetto dello scandalo. Quello non c’è. Ci sono gli imputati, gli accusatori e la condanna. Manca l’accusa. Boschi sarebbe colpevole di conflitto di interessi, pur non avendo sicuramente incassato un solo euro bucato e non aver commesso nessunissima violazione della legge e neppure nessun atto censurabile, e non avere mai favorito ma anzi aver danneggiato suo padre. Non ha colpe specifiche – dicono gli accusatori ma è colpevole. E’ vero che non ha favorito suo padre, ex vicepresidente della fallita banca Etruria, però – dice Travaglio, spesso sorridendo – in pratica lo ha favorito. Come? Salvando la banca? No, questo no. Salvando la sua vicepresidenza? No, questo no. Permettendogli di portar via un bottino? No, ma per carità, non è questo! E allora? Cosa ha fatto il governo Renzi- Boschi con Etruria? L’ha commissariata, sì, però lo ha fatto malvolentieri. Forse. Ecco, l’accusa è questa: malvolentieri. E poi, comunque, avrebbe potuto non farlo e in quel caso ci sarebbe stato, se non proprio un reato, sicuramente un peccato. Giusto – ribatte l’accusa – ma il fatto stesso che avrebbe potuto non farlo, e dunque compiere una scorrettezza, configura di per se la scorrettezza. L’altra sera ho seguito per un’oretta una trasmissione televisiva della Sette, “di martedì”. Era sul caso Boschi, ma la Boschi non c’era. Non c’era neanche nessun altro che sostenesse posizioni o idee a lei vagamente favorevoli. La tesi dell’accusa era quella che abbiamo spiegato poche righe qui sopra. “Non l’ha fatto ma avrebbe potuto…”. La trasmissione era organizzata così: prima ha parlato Di Battista, quello dei 5 Stelle. Senza nessun contraddittorio, come si usa con i 5 Stelle. Solo, assiso su una bella sedia, ha potuto indisturbato svolgere il comizio e spiegare come e perché la Boschi è massimamente colpevole e il fatto che però non abbia colpe è del tutto secondario. Poi Di Battista se ne è andato e sono arrivati tre giornalisti. Per discutere in modo più oggettivo, meno politicizzato. Volete sapere chi? Beh, Marco Travaglio e Maurizio Belpietro, cioè i direttori dei due giornali che stanno guidando la campagna contro la Boschi, e Massimo Giannini, giornalista di Repubblica che notoriamente – per ragioni anche comprensibili – tutti può sopportare nel mondo politico italiano, tranne Matteo Renzi ( che lo ha in pratica cacciato dalla Rai). Ne è nata una discussione surreale fra i tre, perché ciascuno voleva dimostrare di essere più inflessibile degli altri due. Non avevo mai visto niente di simile in una televisione. Neanche al tempo della Rai democristiana- democristiana ( almeno un oppositore, magari un oppositore di sua maestà, uno spazietto ce l’aveva sempre). A un certo punto Travaglio se ne è andato, dicendo che doveva tornare al suo giornale, per lavorare un po’. Belpietro e Giannini hanno continuato a picchiare sulla Boschi. Poi è arrivato Bersani. Ha iniziato a picchiare anche lui. Passano cinque minuti d’orologio e ricompare Travaglio. Stupore: ma come, non se n’era andato? Floris, tutto soddisfatto, annuncia che Travaglio è arrivato al suo giornale ma non ha trovato molto da fare e dunque si è ricollegato. E allora Floris gli chiede cosa pensa del caso Boschi. Travaglio dice che è peggio di Berlusconi. poi ridanno la parola Belpietro e Giannini. Poi di nuovo a Travaglio. Mistero su come abbia fatto Travaglio a coprire la distanza tra il quartiere Prati e il quartiere San Giovanni, con tanta rapidità. Mistero, che si aggiunge al mistero di come possa esistere uno scandalo senza scandalo e un colpevole senza colpe. E’ la nuova politica, che funziona così. E la nuova televisione libera, libera veramente, che però fa venire una gran nostalgia della Tv di Ettore Bernabei.
Cremona 26 12 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Dic 26 2017

la quintessenza della cremonesità-quattrocentotredici 26 12 2017

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – QUATTROCENTOTREDICI
Anche l’Anpi di Cremona festeggia la ministra Fedeli; un tifoso più entusiasta la fotografa tra baci e abbracci e la posa sulla bacheca facebook; coi biglietti che lascia in giro facile immaginare i commenti; solo una compagna più compagna degli altri si sottrae al coro e annota:
–Un doveroso omaggio ad una capace ministra del PD, fatto, oltretutto, da esimi rappresentanti del mondo della scuola. Mi sembra giusto–
Nota da prendere alla lettera o la compagna più compagna ha inteso prendere in giro anche gli esimi rappresentanti?
Rischiato il dramma nelle scuole; uno spasso, tanto per cambiare, per come lo racconta la Provincia fin che c’è: —Passo falso dell’iniziativa che punta alla promozione del consumo di frutta e verdura nelle scuole, in particolare tramite la distribuzione di buste contenenti prodotti da consumare al posto di merendine e simili all’ora della ricreazione. Nei giorni scorsi alcuni di quei prodotti, in particolare carote, sono giunti nelle aule in tutt’altro che perfette condizioni, probabilmente a causa di una non completa asciugatura del prodotto, come riferito dai responsabili del Comune che curano l’applicazione di questo programma e che hanno svolto verifiche—
I responsabili del Comune mi sembra un termine troppo pomposo; poi che responsabili sono, se intervengono dopo e non prima? ma la farsa continua:
—Morale: alcuni bimbi delle elementari si sono ritrovati davanti a carote affettate maleodoranti. Non tutti, tra i piccoli e le maestre, hanno avuto la prontezza di scartare i prodotti compromessi: qualche alunno li ha mangiati e rimediato mal di pancia e diarrea—
Ah, finalmente, responsabili sono anche i piccoli, che senza pensarci due volte han mangiato le carote puzzolenti; le maestre avranno avuto altro da fare, poi lo recita anche il proverbio: chi è causa del suo mal, pianga se stesso! E siamo al botto finale: —In almeno una delle scuole dove la vicenda – subito oggetto di segnalazione al comando Nas di Cremona – è venuta a galla, la Matilde di Canossa, i responsabili hanno subito allertato i gestori della distribuzione, quindi deciso di non proporre più ai piccoli frutta e verdura in busta—
Nas, responsabili, gestori, chi più ne ha più ne metta, e il nodo di Gordio è presto sciolto: frutta e verdura in busta, come la si compra al supermercato, nociva alla salute dei piccoli!
Grande, immensa Provincia fin che c’è, col Pennadoro al timone, neanche Gianni Brera riusciva a emozionarci tanto con la cronaca delle sue partite, Mundial 1982 compreso!
Fiera di Cremona, silenzio impenetrabile, posso solo garantire: esiste ancora!

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Dic 26 2017

in piena commedia dell’arte 26 12 2017

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IN PIENA COMMEDIA DELL’ARTE
Su Repubblica; deposte le toghe, Ingroia Antonio a Grasso Piero: politicante!

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Dic 26 2017

dedicato ai bevitori di prosecco 26 12 2017

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DEDICATO AI BEVITORI DI PROSECCO
Traminer aromatico 2003, quattordici anni di giovinezza che paiono finire mai, curato dai Cesconi, a Pressano di Lavis, paese benedetto; immagino le pause, lunghe, lunghissime, ma che stiamo qui a controriformare? al tempo del Concilio di Trento; con che si beve? come vuoi, è lui a contare, non il piatto. Eccellenza vera, diamantina, già dal colore, oro carico; profumi e richiami celestiali. Roberto Cesconi è mio amico facebook, gli do volentieri l’incarico di passare i complimenti anche ai fratelli.

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Dic 26 2017

arrivano i nostri, 26 12 2017

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ARRIVANO I NOSTRI,
come in ogni redazione che si rispetti; per Natale 2017 i nostri al Fatto Quotidiano!
—L’altro giorno un nostro giornalista è stato chiamato da una collega di un grande giornale nazionale che gli segnalava una notizia importante: il nostro collega le ha domandato perché non la scrivesse sul suo, di quotidiano. Risposta: “L’ho proposta ai miei capi, ma mi hanno risposto che non è roba per il nostro giornale, ma è roba ‘da Fatto’…”. Il che dimostra che molto dei nostri scoop, in aggiunta a quelli realizzati per la bravura delle nostre firme, nasce dalla censura delle testate “concorrenti”. E questa è un altro dei moventi che quasi dieci anni fa ci spinsero a progettare un giornale tutto nostro: quello di poter dare le notizie che gli altri non danno.

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Dic 26 2017

definizioni 26 12 2017

DEFINIZIONI
Mi piacerebbe molto di più se fosse completata la “mercante di uomini”: il mercante li compra nell’Africa nera, ma poi a chi li vende?

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Dic 26 2017

l’espresso, 26 12 2017

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L’ESPRESSO,
padre biologico di Repubblica, continua a insegnare; oggi son nei banchi numerosi analisti, che han capito nulla degli Stati Uniti dove vige ancora il: qui non si parla di politica!
—Negli ultimi mesi numerosi analisti si sono dilettati nel sentenziare il netto depotenziamento degli Stati Uniti, provocato dalla percepita insipienza di Donald Trump. Quasi bastasse un politico a modificare la traiettoria di un impero. Quasi fosse sufficiente un presidente a stravolgere la postura di una superpotenza, nel bene o nel male.
Fraintendimento grave in assoluto, particolarmente grossolano se applicato all’America. Non solo perché, per volontà dei padri fondatori, Oltreoceano alla politica è riconosciuto un ruolo assai marginale – notoriamente negli Stati Uniti si vota di martedì, ovvero nel giorno dedicato alle attività di mercato e pensato per tenere gli elettori lontani dalle urne. Ancora più rilevante, la superpotenza conserva intatte le caratteristiche strutturali che l’hanno resa egemone mondiale.

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