Dic 28 2017

la legge del più forte-settecentoquarantadue 28 12 2017

Published by at 10:38 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTOQUARANTADUE Dalle ultime righe del mio lavoro sul caso Iori: —-Ma devo pur finire il mio libretto, cari lettori, e lo faccio con un invito ai media che si occupano di Giurisdizione, la Giustizia è altro, e abbiano i mezzi per farsi sentire; il malcontento verso il modo di fare processi con le idee innate, anche se di rado espresso con la mia chiarezza, è diffuso; il 17 febbraio 1992 con l’arresto di Mario Chiesa iniziava l’epopea di Mani Pulite, ingigantita proprio dai media; usino i processi Iori per invocare il ritorno al codice, i media, e che siano banditi dalle Aule i blister in fila come soldatini e le sfere di cristallo; chiedano il giudizio dei cittadini; si limitino alle tre sentenze, 250 pagine, ignorino tranquillamente tutto il resto, il mio blog e questo pamphlet compresi; leggano in pubblico; chi ha orecchie per intendere intenda cosa gli potrebbe succedere, capitasse tra le mani di giudici alla Iori, ben forniti di sfere di cristallo, blister in fila come soldatini, e un Giudice supremo che li approvi. Un ragionevole dubbio, avessero scritto fin dalle prime indagini, i media, fin dal processo di Cremona, quanto era chiaro ai miei occhi come ai loro, invece di avvicinare i giudici a fine udienza per farsi spiegare cos’era successo quel giorno, non sarebbe finita così, non finirebbero così troppi processi in Italia…… Chiedano il giudizio ai cittadini che, se non vogliono rispondere, abbiano almeno il pudore di tacere, capitasse loro la sorte di Maurizio Iori!—- Ed ecco, prendendo spunto da un altro caso, che pensa Piero Sansonetti, direttore del Dubbio, sullo stesso argomento: —-Oh, il giornalismo d’inchiesta! Sempre allerta. Magari arriva sulla notizia tre mesi dopo. Ma si indigna con prontezza………….. Lo scandalo Caldarozzi è stato sollevato il 24 dicembre da “ Repubblica“ e ripreso ieri, con grancassa, dal “ Fatto“ e da altri quotidiani. La nomina di Caldarozzi invece era stata decisa in settembre, cioè tre mesi fa, annunciata e anche scritta nero su bianco su alcuni giornali tra cui il “ Sole 24 Ore“. Nessuno se ne è accorto. Gli occhiuti giornalisti giudiziari, di tutti i giornali, non hanno nemmeno mosso un ciglio, in settembre. Perché? Ecco, questo è il punto. Come funziona, nel 2017, il giornalismo giudiziario italiano? Ve lo dico io. Un buon giornalista giudiziario la mattina a una certa ora deve andare ad appostarsi dietro la porta di un Pm ( e deve stare attento a scegliere quello giusto), e aspettare. Se il Pm è buono, o se ha voglia di fare una buona figura sui media, prima o poi gli darà qualche notizia riservata, gli dirà chi è il colpevole, e cosa deve scrivere, e quali sono i sospetti e – probabilmente – gli concederà di trascrivere un po’ di intercettazioni. Se ciò non avviene, non c’è notizia. Il vero giornalista d’inchiesta però è un passo avanti al normale cronista giudiziario. Lui non deve fare la fatica di andare all’ufficio del Pm. Sarà il Pm ad avvertirlo e a fargli avere le carte. Questa è la differenza tra un buon giornalista giudiziario e un giornalista d’inchiesta. E quando si svolge il processo, cosa fa il giornalista? Se ne frega, lo svolgimento del processo è considerato dalla stampa italiana un evento minimale rispetto alla vera vicenda giudiziaria che si svolge prima del rinvio a giudizio. Non esiste nessun’altra via per avere le notizie. E così nessuno si accorge di Caldarozzi, ma tutti, immediatamente, sono pronti ad indignarsi per la nomina di Caldarozzi. Perché il vero compito del giornalismo giudiziario, non è quello di scoprire le notizie, ma quello di indignarsi a comando di un Pm. Come è uscita fuori, stavolta, la notizia di Caldarozzi? Vabbè, non ci crederete: è uscita da una informazione contenuta in una mail inviata da un Pm a una mailing list di altri Pm di Magistratura Democratica. Cioè, anche in questo caso, la fonte è sempre la stessa: la Procura—-
Cremona 28 12 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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