Flaminio Cozzaglio

PROGRAMMA BENI CULTURALI – I SERVIZI AGGIUNTIVI Dal blog di Grillo; parlare al popolo, per farsi intendere. —Che cosa ci vuole dunque? Ci vuole una conoscenza dinamica e attiva mirata alla fruizione, che parte dalla tutela e attraverso la valorizzazione mira alla fruizione, per una nuova politica sarebbero necessarie due mosse simultanee: la prima è la gestione dei servizi aggiuntivi, che aggiuntivi non sono, cioè mostre e servizi di didattica, cataloghi ecc…, non da parte dei privati ma della pubblica amministrazione. E simultaneamente un’accurata politica, dalla quale siamo molto lontani purtroppo, di formazione del personale specializzato. Di definizione delle professionalità e insieme le necessarie e massicce assunzioni. Abbiamo bisogno di alcune migliaia di nuove assunzioni nel campo dell’archeologia e dei beni culturali, assunzioni che devono essere fatte in base alla competenza, in base al merito, in base all’esperienza. Se queste due cose si facessero, e dovrebbero essere fatte in serie, allora veramente potremmo dire in un futuro che spero non lontano, che l’articolo 9 della costituzione sarà stato attuato.
Cremona 28 08 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

A SINISTRA HANNO IL CULTO DEL NUOVO! Da Welfare Cremona: –Sabato 26 agosto Crema è riuscita a dare una grandissima risposta alla destra fascista delle aggressioni. Un corteo pacifico ed energico ha sfilato per Crema, chi si aspettava (o auspicava) una calata degli unni pronti a devastare la città è rimasto deluso. I tanti giovani e le tante realtà politiche ed aggregative che ieri hanno dato vita a tutto ciò mostrano una città in cui l’antifascismo e i valori della resistenza sono forti e ben solidi. Complimenti a tutti e in particolare ai ragazzi dell’Arci Ombriano! W L’ARCI! RESISTENZA E SOLIDARIETÀ!
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INTER, FALLO PER NOI:
sii buona, domenica 10 settembre non maltrattare la Spal, che altrimenti gli juventini ce ne dicono di tutti i colori….

Cremona 28 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

PASSO SU PASSO
Il Saviano, che da Repubblica smonta le “bufale” sui migranti, che costano allo Stato italiano, cioè a tutti noi, solo euro 1125 al mese, per quanti anni s’è dimenticato di spiegarlo, altro che hotel a cinque stelle, potrebbe suggerire al suo maestro Scalfari Eugenio Magno, quando confessa i potenti che ci governano, di chiedere che ai disoccupati italiani venga pagato un mensile di 1120, cinque in meno delle risorse, per non offendere Madama la Boldrina e il Papa ser Francesco; e come ovvio, per ciascun componente la famiglia. Tutto ciò per non far sembrare che la pelle bianca di noi italiani, la natura è tiranna! sia oggetto di razzismo.

Cremona 28 08 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

COME NON SI DEVE SCRIVERE, se il desiderio è farsi capire; chi è in grado di indovinare la colpa delle suore? L’articolo, naturalmente, è della Provincia fin che c’è, edizione on line. —La critica, dura nel contenuto ma soprattutto nei toni visto anche il destinatario, arriva alla riga numero dieci: «Ci sia consentito dire che questo tenace, caparbio atteggiamento da parte delle suore nell’opporsi ad una soluzione da tutti auspicata, e che avrebbe migliorato l’insieme delle problematiche esistenti, assume agli occhi del ‘normale’ cittadino la connotazione di una ferrea volontà ostruzionistica, che mal si addice alla ‘mission’ di un’istituzione cattolica e che fatalmente mortifica e offende il basilare concetto di umiltà e socialità». A sferrare l’attacco sono i residenti di via XI Febbraio, il ‘bersaglio’ sono le suore che gestiscono la Sacra Famiglia e il nodo del contendere è, ancora una volta, la situazione del traffico, giudicata «insopportabile e inaccettabile», all’entrata e all’uscita degli studenti dall’istituto. Nero su bianco, l’ennesima manifestazione di dissenso: rimostranze ufficiali al Comune, in una lettera protocollata nei giorni scorsi, inviata nello specifico all’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini e firmata dai referenti di chi abita in zona, vale a dire da Piergianni Mainardi e Doriana Ruffini.
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OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni. Se anche voi, cari lettori, siete convinti che quel modo di far processi non riguardi solo il povero Iori, ma possa da un momento all’altro toccare noi, guardatela, diffondetela; il titolo che le han dato è:
-Il caso Iori: ergastolo con la sfera di cristallo?

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SEICENTOVENTISEI Non c’è bisogno di conferme sulla natura del giudice italiano, nella sua professione si ritiene onnisciente onnipotente come Dio, ma Colombo Gherardo ci tiene lo stesso a rafforzare la fama, sul Dubbio on line; come i giudici del caso Iori, anche lui giostra con le sfere di cristallo in modo d’aver sempre ragione; ai tempi di Mani Pulite, di cui era primattore, ficcava dentro gli indagati fino alla confessione dichiarando spudoratamente: se non confessano vuol dire che intendono ripetere il reato per cui li sto indagando; oggi, in clima di “giustizialismo”, per far clamore è più comodo il: “quasi tutti fuori di galera”; non solo gli indagati, naturalmente, anche i condannati con sentenza definitiva! —Il meeting di Comunione e liberazione è un luogo di confronto sopravvissuto a un’altra era geologica. È l’occasione in cui tutta la politica guarda ai cattolici come riferimento, forse l’ultima del genere rimasta in giro. E in vista del suo intervento a Rimini, Gherardo Colombo ha pronunciato parole rivoluzionarie sul carcere nell’intervista, messa in rete giovedì, a sussidiario.net, giornale on line vicino a Cl. Da cattolico, il giornalista chiede se “il perdono” può diventare la base di un nuovo sistema penale. E Colombo risponde di sì. Solo un cattolico, e un ambiente di cattolici, poteva trovare la chiave per non respingere a colpi d’anatema le tesi dell’ex pm di Mani pulite, secondo cui negli istituti di pena dovrebbe essere trattenuto “soltanto chi è effettivamente pericoloso: oggi, non più di 20mila dei 55mila detenuti totali”. Altrove ( tranne che su questo e pochi altri giornali) le affermazioni dell’ex magistrato sarebbero state censurate.
Cremona 27 08 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTO99
Ultima soffiata: perse le speranze di fare il direttore Libera, a lui assegnano solo le parti sgradevoli tipo collegio sindacale Apa Cremona, Bonacini Ildebrando va in pensione; sembra però conservi collaborazione e indennità con la Provincia fin che c’è per l’articolo che scrive la domenica, nella pagina dell’Agricoltura!
Questo è un gruppo che non finirà mai di stupire…….. d’altronde, quando il direttore della Provincia fin che c’è (costa 300mila euro l’anno) piazza un titolo:
–Se la carne è cucinata con l’anima–
dando, per esclusione, che negli altri locali la cucinino col culo, si deve essere preparati a tutto.
Anche alla sbrodolata del Punto sul commercio del centro che langue, dove il Pennadoro cerca di dar ragione a tutti per incidere poi:
–Anche i prezzi alti e i rigidi orari d’apertura tengono lontana la potenziale clientela…. si va avanti per inerzia tra una lamentazione e l’altra–
A lamentarsi sono i commercianti, non certo il Cilecca, che tengono i prezzi alti e rifiutano di tenere aperto più ore…….. per incassare gli stessi soldi!
Stile Libera: a quattro mesi dalla scomparsa, Davide Balestreri figura tra i consiglieri di amministrazione del giornale, e per un solo motivo, non si è ancora chiusa la baruffa per decidere chi gli succede; sarebbe uno sgarbo per chiunque, e forse più per una grande figura e un uomo amabile come Davide. Ma la poltrona val più del rispetto.
Che giornale! È come la marcia trionfale della Juve negli ultimi anni, ma al contrario; la Juve un paio di argenti Champions li ha presi, oltre ai sei scudetti, la Provincia fin che c’è una raccolta senza fine di medaglie di legno, anche fradicio, tra copie vendute e pubblicità; eppure l’obiettivo principe è conquistare la successione di Balestreri. Ogni tanto è bene ripetere l’esito delle ricerche del mio amico Indiana Jones:
–Siamo al terzo e ultimo anno di Solidarietà per i giornalisti de La Provincia e ancora non si intravede un piano di riorganizzazione, oppure in Libera pensano che passata la crisi il giornale tornerà a vendere copie e incassare pubblicità come fino al 2008 ? Quei tempi sono finiti, occorre una gestione responsabile, non basta la fusione posta in essere per risolvere problemi strutturali e di Bilancio che vanno affrontati e, soprattutto, la “qualità” del prodotto sino ad oggi trascurata (ma dove s’è mai visto un quotidiano a doppia costa incollato !).
Serve un segnale di discontinuità con una nuova guida del giornale (Zanolli è pensionabile ? – sicuramente prepensionabile e l’investimento è sicuro) e una ristrutturazione della Redazione, con un budget di spesa rivisto. Anche Publia andrà ristrutturata con un nuovo responsabile in grado di recuperare fatturato (quello vero). L’on-line della Provincia non va meglio. Nei giorni scorsi CremonaOggi ha diffuso i propri dati, perché non fa altrettanto Zanolli, dopo dieci anni di ingenti risorse investite, con tre dipendenti fissi e tre giornalisti dedicati, oltre programmi e macchinari e al CED di supporto?

Cremona 27 08 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

QUANDO NON S’INFOGNA a parlar male di Antonio Agazzi, e in pettegolezzi in genere, L’Inviato Quotidiano dei fratelli Salini è un giornale scritto bene che leggo con gusto………………. —Il tutto è nato da un episodio, su cui ancora francamente non è stata fatta chiarezza: l’Arci di Ombriano ha denunciato il fatto che un loro volontario, dopo la chiusura del bar, nella notte sarebbe stato aggredito da una persona identificata, per linguaggio e abbigliamento, come «fascista». Fatto sta che in seguito all’episodio né è stata sporta denuncia, né l’aggredito si è fatto curare al pronto soccorso. Tanto è bastato però per far rinascere l’esigenza di sfilare contro il fascismo e il razzismo.
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GRANTURISMO
Ogni volta che apro la pagina del gruppo “amici di Ceriana” e appaiono le chiese vecchie, resto commosso e stupefatto: un paesino che al massimo della sua Storia è rimasto sotto i 3mila abitanti, col solo reddito, magro, della campagna, dove avrà trovato, prima ancora delle forze, l’idea di chiese tante maestose; dove han trovato, i cerianaschi d’oggi, i soldi e la voglia di restaurarle?

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