Apr 27 2017

la quintessenza della cremonesità 27 04 2017

Published by at 9:14 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CENTOSETTANTASETTE
E anche stamattina la Provincia fin che c’è tuonò: non passa lo straniero!
Il Piave comincia dalla prima pagina:
-Libera agricoltori va all’attacco Ora fuori la verità su questo blitz-
E continua a scorrere a pagina sei, in testa la rituale foto d’ogni giorno:
“Siam gli ultimi dei belli”
-Il Comitato di presidenza della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi si è riunito d’urgenza il 24 aprile scorso per esaminare la questione del commissariamento dell’Apa di Cremona. Al termine ha emesso il seguente comunicato-
Dunque il Comitato eccetera si riunisce d’urgenza per un fatto che, tutto sommato, si riduce, se va male per la Libera, a perdere la gestione dell’Apa, e nulla più; emette un comunicato che leggeremo assieme; ma quelli dei 1400 soci Libera che non dormono all’umido e hanno l’abitudine di camminare con la schiena dritta, proprio non vogliono farsi la domanda perché il Comitato eccetera si riunisce emette pubblica, e mai una volta che faccia altrettanto, usando magari gli stessi duri termini, per chiedere, nell’interesse dei 1400 soci, perché i bilanci Libera e giornale, orgogliosi di ricchezza e potenza ai tempi di Mario Maestroni, in pochi anni son precipitati alle miserie di oggi? Il motivo è presto detto e capito da chi dorme al caldo e non soffre di scoliosi diplomatiche: perdere l’Apa sostanzialmente vuol dire perdere la Fiera del bovino e quel che segue, ma perdere non vuol dire non si faccia più, vuol dire che la fanno altri, e perdono la poltrona quei pochi soliti noti abituati a sedersela sul lavoro dei 1400. Tutto qui il motivo per cui brucia tanto il buco del culo, ai soliti noti!
Che, stile Lonardi con i 130 pezzi contro di lui perché dorme al calduccio e gode di una delle schiene più dritte di Cremona, danno incarico al solito Pennadoro di procedere alle esecuzioni sommarie: il primo è Tino Arosio, che sarebbe un banale ripetente di ordini superiori; poi si passa a Ettore Prandini, cui viene riservato il classico: non poteva non sapere! In vetrina anche il direttore generale Aia, Roberto Maddè, un noto pregiudicato Coldiretti; nessuna menzione per capitan Voltini, ma tutti sanno che, se materialmente Caino uccise Abele, il mandante è lui.
Vogliono sapere, al Comitato eccetera, senza preoccuparsi di quel che potrebbe succedere, quando tutti sapranno; intanto, nel ricordo dell’avviso ai bimbi: “non accettate caramelle dagli sconosciuti”, tentano di seminare il terrore:
“E gli allevatori soci? Chi garantirà loro i servizi nei prossimi tre mesi, salvo proroghe commissariali, peraltro già viste in altri casi”
Beh, mi sento di spendere una parola io, per gli amici allevatori:
“non preoccupatevi, potrete continuare a mungere ogni giorno le vostre vacche, anche se il commissariamento superasse i tre mesi”
Amici lettori, a domani, per la prossima tappa della Via Crucis, ben illustrata dalla Provincia fin che c’è, come tutte le precedenti.

Cremona 27 04 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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