Feb 26 2017

la legge del più forte-quattrocentoquarantaquattro 26 02 2017

Published by at 11:24 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – QUATTROCENTOQUARANTAQUATTRO
Questa è l’intercettazione più usata del procedimento, già a partire dalle prime indagini; è dell’otto settembre 2011, Iori parla con l’amica Magda:
“Magda: ma la bambina non la vedevi mai?
Iori: mai.
Magda: cioè per te era una bambina……
Iori: quasi mai.
Magda: di nome ma non di fatto
Iori: assolutamente, sì sì.
Magda: quindi non eri neanche affezionato….
Iori: purtroppo no, cioè purtroppo o per fortuna insomma…
Magda: perché lei non te la faceva vedere o…….?
Iori: nooooo ero io, ero io.
Magda: magari lei soffriva per questo…….
Iori: ho capito però….. cioè… al mondo si soffre per tante cose. Allora cosa vuol dire…..? però voglio dire, visto che nessuno mi ha più chiesto niente, probabilmente…. certo aspetteranno.”
La telefonata è lunghissima, le righe sopra che vanno messe nel contesto e valutate in ogni senso, vengono usate solo per sottolineare il cinismo di Maurizio Iori. Le righe sotto, come le risposte alla Giudiziaria sullo stesso tema, non verranno mai neppur lontanamente ricordate, anche se sono la prova più evidente non essere vero che Iori avesse ‘montato la scena’ per far credere a un suicidio. Ma è la Cassazione che insegna al giudice di merito: prima ti fai l’idea, poi usi i segni che confortano l’idea!
“Iori: a me ovviamente il poliziotto l’unica volta in cui l’ho visto mi ha chiesto a lungo se io mi ero accorto di una cosa del genere, e io gli ho detto che non la conoscevo abbastanza per dare un giudizio. Poi dico: lei sta chiedendo una cosa ad un medico quindi, se io le dico, nella mia veste di medico, questa persona era depressa questa persona era psicotica eccetera, esprimo una diagnosi. Come faccio a fare una diagnosi se la conoscevo poco. Quindi non mi sento di dirle com’era perché le darei una valutazione superficiale, gli ho detto, che lascia il tempo che trova perché è una valutazione mia, così, emotiva, di una persona che ho visto poco e lei trarrebbe delle conclusioni sbagliate, quindi purtroppo a questa domanda io non sono in grado di risponderle”.
Se queste sono le parole di uno che secondo Accusa e tre Corti di fila ha fatto di tutto per far credere a un suicidio……………….

Cremona 26 02 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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