Gen 28 2017

l’eccezione che conferma l’abuso 28 01 2017

Published by at 10:47 am under costume,cronaca nazionale,Giudici

L’ECCEZIONE CHE CONFERMA L’ABUSO Dal Fatto Quotidiano le osservazioni di Luca D’Auria, avvocato e professore universitario di diritto; esatte, ma non complete; ancora una vota si conferma l’eccezionalità del caso Iori: sulla qualità e ripetibilità dell’esame nessun problema, tutto è certo e verificabile; il problema è un altro, poiché dove è stato trovato, il Dna scagiona l’imputato, che i giudici son convinti colpevole, il Dna era lì per caso, anche mosso dal medico di pronto soccorso che indossava i guanti professionali, quelli che né ricevono né trasmettono….. —La questione non è questa, ben venga l’evoluzione delle tecniche investigative in uso alla polizia scientifica. Il problema sorge allorquando l’accusato si trova questa prova a carico senza avere alcun tipo di riscontro con riferimento alle operazioni di repertazione; a fronte delle dichiarazioni di chi pone in essere tale attività che asserisce che su di un certo oggetto o indumento è stato trovato un saggio genetico, che questo corrisponde con quello dell’individuo processato e che per le controanalisi non c’è più materiale a disposizione, in quanto la sua repertazione “invisibile” ha comportato l’uso di strumentazioni che hanno completamente azzerato il campione. In tutti questi casi l’imputato subisce una doppia violazione del diritto di difesa: non ha un riscontro sull’esistenza originaria del Dna laddove viene asserito che sarebbe stato prelevato e non può svolgere analisi proprie per verificare che la corrispondenza supposta sia effettivamente quella asserita dai tecnici dell’accusa.
Cremona 28 01 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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