Gen 08 2017
il figlio del ministro 08 01 2017
IL FIGLIO DEL MINISTRO Certamente Manuel Poletti non deve rispondere delle colpe del padre, il signor ministro del lavoro, quello del “ se centomila italiani devono cercare lavoro all’estero eccetera”; però è bene ricordargli che se si deve piangere, è più comodo in Mercedes che in Fiat, e che il problema non sono i giornali che accedono ai contributi pubblici, ma come trovare lavoro in quei giornali. Il lamento qui sotto da Repubblica on line: “Quando dicono che sono un privilegiato, sbagliano. Il giornale accede ai contributi pubblici a cui accedono tutti i giornali che ne hanno diritto. Tra l’altro, le nuove norme del governo sono particolarmente stringenti e i fondi sempre di meno. I contributi sono per la “Coop Media Romagna” che edita il settimanale e non per me. Quest’anno abbiamo avuto 182mila euro netti e tra l’altro al giornale lavoriamo in undici, divisi in due redazioni. Siamo tutti professionisti occupati a tempo indeterminato, ma siamo anche tutti part-time. Lavoriamo da 9 a 30 ore, non è che scialiamo. Personalmente guadagno mille e settecento euro per dirigere il giornale e per fare il presidente della cooperativa. Tutti i giorni mi sposto da Cesena fino alle redazioni di Ravenna o Faenza, senza rimborso spese e senza neppure telefonino aziendale. Mi pago tutto io e affronto, oltre alle difficoltà che ha ogni direttore, anche quelle di un amministratore. Mi confronto ogni giorno con lettori e fornitori. Mi creda se le dico che non è facile. Dica lei se questa è la vita di un privilegiato”.
Cremona 08 01 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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