Dic 25 2016

la legge del più forte-trecentottantuno 25 12 2016

Published by at 11:34 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – TRECENTOTTANTUNO
Da “Il tempo ritrovato”, pagine finali: “Per darne un’idea, bisognerebbe chiedere a prestito dei paragoni alle arti più nobili e più disparate; ché uno scrittore simile, il quale, d’altronde, di ogni carattere dovrà far apparire le facce opposte per renderne evidente il volume, dovrà preparare il proprio libro minuziosamente, con costanti raggruppamenti di forze come per un’offensiva, sopportarlo come una fatica, accettarlo come una disciplina, costruirlo come una chiesa, seguirlo come un regime, superarlo come un ostacolo, conquistarlo come un’amicizia, supernutrirlo come un bambino, crearlo come un universo, senza trascurare quei misteri che probabilmente hanno la loro spiegazione soltanto in altri mondi e il cui presentimento è quel che più ci commuove nella vita e nell’arte”. Anche con molto meno dell’impegno che serve per il “libro della “vita”, vien da dire seguendo la costruzione delle prove nel nostro processo. Per non parlare dell’ultima novità del ben più famoso affaire Stasi, degno finale dell’inseguirsi continuo di sentenze e giudici che si contraddicono: a nove anni dalla morte di Chiara Poggi si va verso la revisione della sentenza già definitiva perché non si è pensato prima a esaminare le tracce di Dna sotto le unghie della ragazza, come di prassi in tutti i casi di omicidio a distanza ravvicinata. Ma torniamo al nostro caso dove, prima ancora della ricerca di un eventuale Dna manca addirittura il morto ammazzato. Maurizio Iori, sempre in primo grado a Cremona, dà la sua versione dell’ultima sera con Claudia; durante la cena gli sfugge d’aver sposato l’altra, pochi mesi prima; lei s’infuria e lo caccia di casa. I parenti di lei, padre madre sorella, al processo di primo grado, a Cremona, dove si son “formate le prove” che han tenuto fino in Cassazione, negano sia andata così, perché Claudia sapeva da mesi del matrimonio. Negano in Aula; eppure, raccolte nell’ordinanza del Gip, che è un atto acquisito al processo! ecco le dichiarazioni, del tutto spontanee, che avevano reso alla Giudiziaria, dopo i fatti; il padre: “So che lo Iori nel periodo in cui stava con mia figlia ha avuto un altro figlio da un’altra donna che non è sua moglie”; la madre: “Preciso che Claudia mi ha detto che qualche giorno prima del 23 giugno 2011, avendo appreso sul posto di lavoro numerose informazioni sul conto di Maurizio e della sua famiglia, tra le quali anche che conviva in modo stabile con l’altra donna da cui aveva avuto una figlia, cosa della quale aveva il sospetto ma non la certezza, gli aveva telefonato per chiedergli spiegazioni in merito”; la sorella: “Preciso che Claudia mi ha detto che qualche giorno prima del 23 giugno 2011, avendo appreso sul posto di lavoro numerose informazioni sul conto di Maurizio e della sua famiglia, tra le quali anche che conviva in modo stabile con l’altra donna da cui aveva avuto una figlia, cosa della quale aveva il sospetto ma non la certezza, gli aveva telefonato per chiedergli spiegazioni in merito.”
Cremona 25 12 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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