Archive for Settembre, 2016

Set 26 2016

magari tra vent’anni 26 09 2016

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MAGARI TRA VENT’ANNI “Splendono i giovani di De Boer nel pari con il Bologna”, è il titolo malizioso della Stampa di Torino, che poi continua nell’articolo: “I giovani con Frank De Boer sorridono, giocano e si divertono. E’ il caso di Senna Miangue esordiente dal primo minuto contro il Bologna e di Assane Gnoukouri, in estate ad un passo dall’approdare nella squadra di Roberto Donadoni. L’affare è andato in fumo e il centrocampista è rimasto in nerazzurro. Eccetera” Importante è non vincano oggi………
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Set 26 2016

il maestro e gli scolaretti 26 09 2016

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IL MAESTRO E GLI SCOLARETTI
Ufficialmente, è il commentatore della domenica; di fatto, tutti i giorni ordina come vada scritto il giornale, Scalfari Eugenio: fare a pugni con se stesso. Ecco il primo titolo dell’edizione on line, questa mattina:
–La nostalgia dei muri e la sfiducia nell’Europa Gli italiani rivogliono le frontiere Sondaggio Demos-Repubblica: l’83% chiede più controlli–
Lo conferma il titolo stesso: gli italiani non hanno alcuna nostalgia di muri e di frontiere, semplicemente vorrebbero sapere chi entra in casa loro…..

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Set 26 2016

prediche dalla palude 26 09 2016

Published by under Striscia La Provincia

PREDICHE DALLA PALUDE
Il titolo del Punto di ieri: -La Tamoil tra favori silenzi e ricatti- E di seguito l’ordinaria, livida ramanzina al mondo: tutti sapevano, profittavano e tacevano; un estratto: “I generosi contributi elargiti per finanziare le stagioni teatrali del Ponchielli, la sponsorizzazione della squadra di basket e di altre attività locali non erano il prezzo per scongiurare i controlli, ma servivano a creare sentimenti positivi e un atteggiamento compiacente verso una realtà industriale che dava occupazione a centinaia di persone e garantiva un indotto non meno consistente”. Voglio aiutarlo a completare l’elenco dei beneficiati; dalle “Osservazioni di un associato” nr 91 del 10 03 2015: “un imprenditore, che si vanti di continuo d’essere imprenditore, e magari si permetta di fare il furbo sulle incertezze della Pubblica amministrazione, dev’esser capace di camminare con le proprie gambe, altrimenti rischia pessime figure; comunque negli anni scorsi le Corde dell’Anima hanno ricevuto un casino di soldi dal Comune, e questo lo sapevamo tutti, poi anche da Lgh, Aem, Tamoil; e han pure perso lo stesso soldi su soldi; il Comune non rifiuta l’aiuto, ma in linea con le possibilità e, in attesa venga finalmente steso un regolamento che indichi prima chi e perché debba essere aiutato, soprattutto, alla pari con gli altri organizzatori di eventi, anche di maggior successo, come La Festa del Torrone.”
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Set 26 2016

il nostro pirondini-diciotto 26 09 2016

Published by under costume,cronaca nazionale

IL NOSTRO PIRONDINI – DICIOTTO
Anche a Pirondini è capitato d’esser giovane e alle prime armi. Mantovano e aspirante giornalista già dal liceo, incontra Rino Bulbarelli; ecco come, da Incontri&Racconti:
“Eppure il nostro primo incontro non è stato dei più semplici. Mi ero appena laureato, cercavo un posto nella redazione della Gazzetta di Mantova, all’epoca ancora cooperativa. Facevo da anni il corrispondente da Gonzaga, coordinavo le news sportive della Bassa, avevo contribuito ad incrementare le vendite del giornale; pensavo di avere qualche titolo almeno per candidarmi in qualche angolo della redazione. Ed allora un bel giorno presi il coraggio a due mani e mi presentai in via Fratelli Bandiera chiedendo di essere ricevuto dal direttore.
Rino era nel suo ufficio. La scrivania era piena di carte, foto, cartelle appunti. Entro ed attacco con un memorabile “buongiorno dottore”. Non mi fa finire. Mi risponde, secco, immediato: “Non sono dottore e nemmeno infermiere”. Penso tra me: cominciamo bene. Taccio e finisco all’angolo. Vedendomi (quasi) spaurito, nel tentativo – suppongo – di “rianimarmi”, prende la parola e fingendo di non sapere dove abitavo mi chiede: “Da che paese vieni?”. Raccolgo idee ed energie e gli rispondo a tono: “Vengo da un paese in cui la gente sugli assegni scrive ancora un miglione con la “g”. Ma l’assegno è coperto”. Si mette a ridere, la battuta gli è piaciuta.”

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Set 26 2016

linea di demarcazione netta 26 09 2016

LINEA DI DEMARCAZIONE NETTA
Quando si impegna, nessuno gli bagna il naso, al Pennadoro: va subito al cuore!
Il ristorante di ieri: “Qui si viene per stare bene”
Negli altri invece, sempre pagando, si va a prenderlo nel culo.

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Set 26 2016

piccolo mondo antico-settantuno 26 09 2016

Published by under costume,cronaca cremonese

PICCOLO MONDO ANTICO – SETTANTUNO
Sbarazziamoci alla svelta del Dotti, con la memoria del suo avvocato, per tornare al divertimento preferito, il volantino elettorale di Donna Locci:
—Al signor Vittorio Dotti, il giorno successivo al rientro al lavoro disposto dal Tribunale, è stato prontamente notificato altro provvedimento di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per mesi 6, con decorrenza 1° aprile 2016, negli effetti identico a quello appena sospeso dal Tribunale. La vicenda trae origine dall’inchiesta, gestita dai sindacati su iniziativa della Rsu del Comune di Castelverde di cui Dotti era parte, in ordine alle condizioni di lavoro dei dipendenti comunali ed in forma di questionario anonimo. Ad alcuni interrogativi di merito del questionario stesso enunciati dal Dotti sul quotidiano “La Provincia” del 20 marzo 2015, ha fatto seguito un’intervista, del sindaco Graziella Locci sull’emittente televisiva locale Studio 1 intesa a minimizzare il problema, una replica del Dotti sul settimanale “Mondo Padano”, un ampio servizio redazionale dello stesso settimanale sullo stato del contendere—
Han parlato le parti, è intervenuto il giornale, tutto dovrebbe essere a posto: invece no, c’è chi ha diritto a parlare più degli altri!
—Se da tale ultimo documento si evince la serietà del problema sollevato, soltanto i toni polemici ravvisati nel comunicato del Dotti hanno fatto esplodere la suscettibilità dell’Amministrazione, da tempo intenta ad un preordinato programma di eliminazione funzionale di dipendenti poco graditi, iniziando dal Dotti. A supporto dell’assunto giova ricordare una delle prime esternazioni programmatiche del sindaco Graziella Locci che, in pubblica assemblea celebrata in Castelverde il 24 aprile 2015 ebbe testualmente a dichiarare: “mentre la squadra di amministrazione del Comune l’ho scelta io, i dipendenti che mi sono ritrovata no: se fosse in mio potere licenzierei la gran parte dei dipendenti comunali”—
Non voglio dare più importanza di quanto meritino alle parole qui sopra, Donna Locci da politica smaliziata cavalca il sentimento diffuso dell’italiano medio verso i dipendenti pubblici, però le ha dette, sparando nel mucchio, e pesanti, ricordando che nella sua squadra perfetta ha messo per esempio Donna Circo, assessora alla cultura dei libri di cucina; la conclusione ovvia è che lei, alla Marchese del Grillo, può dire ciò che vuole, gli altri no! Adesso basta, cavalchiamo noi il suo volantino; dopo l’infanzia, tocca all’adolescenza:
—L’ingresso nell’adolescenza del figlio, spesso, provoca un certo disagio nei genitori: il bambino dolce e timido di ieri si sta trasformando in un ragazzino diverso, a volte scontroso e incomprensibile—
Figlio gambero, che cammina all’indietro; Donna Locci, educatrice per 25 anni negli asili e nelle elementari, ci aveva spiegato che “dobbiamo imparare ad ascoltare i bambini, sapendo che sono straordinari educatori di noi adulti”, e guarda te, come cresce, il nostro bambino diventa un ragazzino scontroso e incomprensibile: che sia colpa nostra, non abbiamo imparato abbastanza da lui? Ma non preoccupiamoci, c’è sempre un rimedio a tutto, in questo caso, per fortuna, ci si rivolge allo Studio Associato Locci&Barbieri, stare meglio è possibile, con preventivo!
—Questa fase della crescita porta (inevitabilmente) con sé conflitti, relazioni faticose (senti chi parla! n.d.r.) e discussioni per la conquista di “nuovi diritti” e di una maggiore autonomia—
Sospetto: che voglia ficcare il naso anche in casa nostra, Donna Locci dello Studio Associato Locci&Barbieri?
—Favoriremo un coordinamento fra i servizi educativi e sociali, oratori, scuola, famiglia e associazioni sportive per:
intervenire con progetti di prevenzione con particolare attenzione a situazioni di disagio e bullismo;
istituire gruppi di ascolto/sostegno per genitori di figli adolescenti—
Altro che limitarsi a casa nostra, Donna Locci, non si salvano nemmeno oratori e società sportive!

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Set 26 2016

essere o non essere 26 09 2016

ESSERE O NON ESSERE
Zanolli Pennadoro Vittoriano, nel Punto di domenica 24 luglio 2016, ha descritto così il capo della Procura di Cremona, Roberto di Martino:
“Meno apprezzabile è la decisione di lasciare l’incarico perché al ministero fanno orecchie da mercante: il comandante non abbandona la nave quando fa acqua, a meno che non si chiami Schettino.”
Roberto di Martino, giudice e galantuomo, ha spiegato da tempo perché va in pensione, non certo per il motivo indicato da Pennadoro.
Sta all’editore della Provincia fin che c’è, la Libera, al momento rappresentata da Boselli Antonio, Filippini Pierluigi, Bucci Sergio, fare la scelta: chiedere pubblicamente scusa, sul giornale, in prima pagina, a Roberto di Martino, giudice e galantuomo; tacere, confermando la piena fiducia in Zanolli Pennadoro Vittoriano, e approvare ciò che scrive, sempre! a nome dei 1400 agricoltori soci e padroni veri della Libera.

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Set 25 2016

la legge del più forte-duecentonovanta 25 09 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTONOVANTA
—L’idoneità probatoria dell’indizio, invero, deve essere apprezzata non già in base
a una visione parcellizzata e atomistica come quella proposta dal ricorrente, ma
nell’ambito della sua sinergica confluenza con tutti gli altri elementi di prova
indiziaria processualmente acquisiti, verificandone la capacità di inserirsi in un
quadro probatorio unitario in grado nel suo complesso di superare e risolvere le
residue ambiguità connaturate ai singoli elementi che lo compongono, attraverso
l’esame coordinato e globale di tutte le emergenze indiziarie che ne riscontri
l’univoca convergenza verso il medesimo risultato dimostrativo.
La censura rivolta dal ricorrente alla valenza dimostrativa del dato indiziario in
esame, sotto il profilo dell’omesso accertamento oltre ogni ragionevole dubbio
delle modalità di somministrazione dei farmaci in forme tali da occultarne il
sapore alle vittime e da impedire che la Ornesi se ne accorgesse, e quindi della
attribuzione della relativa intossicazione alla condotta omicidiaria dell’imputato,
sconta – in definitiva – un errore logico-giuridico nell’approccio critico al criterio
legale di apprezzamento della prova indiziaria, che si pone in aperto contrasto
coi principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità, in forza dei quali il termine di raffronto della valutazione demandata alla Corte di Cassazione sulla tenuta logico-dimostrativa del ragionamento probatorio di tipo ínferenziale esplicitato dal giudice di merito nella motivazione della sentenza di condanna, rispetto al quale deve essere
verificato il rispetto della regola processuale di cui all’art. 533 comma 1 cpp, non è costituito dal singolo indizio, isolatamente considerato, che può anche non assumere valenza decisiva agli effetti della prova del reato e della colpevolezza dell’imputato – proprio perché, essendo indizio e non prova, è suscettibile per definizione di una portata possibilistica, non munita di univoca capacità dimostrativa – ma dall’idoneità del quadro indiziario complessivo a soddisfare i requisiti stabiliti dall’art. 192 comma 2 del codice di rito nei termini che sono stati sopra indicati.—-
Tremendo questo passo, perché la Cassazione si degna di scendere dalla teoria alla pratica, in modo da autorizzare i giudici di merito a condannare come vogliono, e di conseguenza obbligare il popolo italiano ad accettarlo: stabilito che Maurizio Iori è un assassino, non bisogna perdersi in visioni atomistiche e parcellizzate per spiegare come sia riuscito a dare lo Xanax, in quantità tale da ridurre le vittime, in pochi minuti, in stato di intossicazione acuta, non le poche gocce che han lasciato intuire i giudici di merito: non bisogna intestardirsi alla ricerca della dimostrazione del singolo indizio, ha ucciso e basta, come spiegano le altre prove, tutte, senza eccezione, come questa! Come dare lo Xanax è un singolo indizio, che può, preso da solo, non riuscire mai a trasformarsi in prova, a meno soccorrano, per confluire verso l’idea innata della colpa di Maurizio Iori, i tre o quattro blister, su dieci, visti in fila come soldatini dal padre Ornesi!
Dal solito convegno sulla Giustizia, oggi a Roma, il solito Davigo Piercamillo:
—Critiche anche sulla prescrizione. “La nostra posizione non cambia: se definiamo la prova la traccia che un reato lascia, è evidente che il passare del tempo disperde questa traccia. Una volta che le prove sono state acquisite non c’è ragione che decorra la prescrizione”, dice. E ancora: “Perché dopo la sentenza di primo grado deve decorrere la prescrizione? Ho provato più volte a spiegare ai colleghi stranieri questa curiosa situazione italiana per cui un condannato in primo grado che fa appello, perché non gli piace la sentenza, può guadagnare la prescrizione, ma non riescono a capirlo”—
Prove acquisite come insegna la Cassazione di sopra non devono subire l’oltraggio della prescrizione, conferma Davigo Piercamillo……

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Set 25 2016

a evitare confusioni 25 09 2016

A EVITARE CONFUSIONI
Ore 08 00, primo titolo della Provincia fin che c’è, edizione on line:
-Beve e va contromano: deferito-
E’ un giovane cremonese in trasferta a Piacenza; tasso a 0,9…..
Quindi non un cremonese più attempato, sulla via Mantova; tasso a 1,35…..

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Set 25 2016

tirare sul prezzo 25 09 2016

Published by under costume,cronaca internazionale

TIRARE SUL PREZZO
Istruzioni Merkel: la Germania accoglierà ogni mese centinaia di profughi da Italia e Grecia, purché abbiano il permesso di soggiorno!

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