Lug 28 2016

piccolo mondo antico-undici 28 07 2016

Published by at 5:55 am under costume,cronaca cremonese

PICCOLO MONDO ANTICO – UNDICI
La seconda parte della segnalazione di Donna Circo, assessora alla cultura del Comune di Castelverde, sui misfatti di Vittorio Dotti, è un campo dopo la battaglia, più che macerie e corpi disfatti non si trova. Armiamoci di coraggio, cari lettori, ché peggio potrebbe capitare ai cittadini di Castelverde; il superiore diretto di Donna Circo, il sindaco di Cultura Locci Graziella, quando il 24 aprile 2015 dichiarava:
–mentre la squadra di amministrazione del Comune l’ho scelta io, i dipendenti che mi sono ritrovata no; se fosse in mio potere licenzierei la gran parte dei dipendenti comunali–
forse non mirava solo ai dipendenti!
Comunque il Dotti dev’essere un tipaccio, non sarà sempre accusato così, senza colpe. Eccone una, certa, di fine giugno 2014:
–La sottoscritta, accompagnata dalla Responsabile di Servizio, signora Flavia Tregattini, nell’effettuare un sopralluogo nei locali della biblioteca, constata la presenza di decine di libri chiusi in sacchi della spazzatura, disseminati lungo le pareti della sala libri (almeno una decina di sacchi).–
Nulla sfugge all’occhio di Donna Circo, evidentemente abile all’inquisizione dei bei tempi andati: i sacchi sono chiusi, ma lei indovina che dentro ci sono decine di libri, probabilmente di proprietà della biblioteca; che abbia seguito dei corsi da Amelia, la fattucchiera che ammalia? Ma che ci prenda, non c’è dubbio, perché:
–Alla richiesta di spiegazioni, il signor Dotti risponde che si tratta di generose donazioni, che non ha ancora avuto modo di valutare e collocare. La sottoscritta invita il bibliotecario a disporli, in via provvisoria, più ordinatamente, su dei tavoli e a provvedere al più presto alla loro definitiva collocazione.–
Avendo imparato, Donna Circo, che del Dotti non ci si deve fidare, la successiva incursione non è indicata genericamente alla fine di un mese, ma il 15 10 2014, alle ore 21 23, a futura memoria:
–La sottoscritta, facendo un passaggio di verifica in biblioteca, rileva, come attestato dalle foto allegate, Allegato 2:
finestra della scala interna (dalla sala d’ingresso alla sala bambini, al primo piano) aperta a vasistas;
capi d’abbigliamento indebitamente sistemati su una scaffalatura nel vano-fotocopiatrice;
numerosi libri fuori sede, sia nella sala d’ingresso (mobile lungo la parete destra, scrivania, poltroncine) che nella sala delle colonne e nella sala libri;
disordine generico (spray, placchette anti-insetti, bottiglie)–
Spero nessuno dei miei lettori scambi Donna Circo per una persona oppressiva, nei sensi e nei limiti della donnetta di casa, che se non fa la polvere quattro volte al giorno non si sente bene perché ha paura a invitare le amiche, che potrebbero malignare; anzi, pensate il tormento, per una donna di cultura, di sua sponte, come lei, dover fare osservazioni del genere, scriverle, e magari un ficcanaso le scova e le diffonde. Ma l’ultima del Dotti è davvero grossa, in tempi in cui, per la sicurezza generale, non devi fidarti di niente e di nessuno; 25 ottobre 2014, ore 08 15:
–La sottoscritta, passando davanti all’Agorà, nota il cancello d’ingresso socchiuso. Nell’impossibilità di fermarsi a verificare personalmente, chiede, telefonicamente al signor Stefano Ferla, nelle vicinanze per ragioni di lavoro, di passare immediatamente a verificare lo stato delle cose.–
Donna Circo è assessore alla cultura perché donna di cultura, quindi nessun stupore se non è in grado, da sola, di verificare una banalità ordinaria come la porta chiusa o non: per fortuna, non essendo Castelverde Londra, e nemmeno Città del Messico, la toglie d’impaccio il signor Stefano Ferla che lavorava nei pressi, che sarà una specie di magazziniere, immagino, in grado quindi di controllare, da solo, se una porta è chiusa o non.
–Questi, recatosi presso la biblioteca nell’arco di pochissimi minuti, verifica, non solo l’effettiva apertura del cancello d’ingresso, ma anche l’apertura della porta che dà accesso alla biblioteca. Affacciatosi, senza addentrarsi oltre il vano della porta d’ingresso, si limita a chiamare il signor Dotti, ma, non ricevendo risposta alcuna e notando le luci spente, esce chiudendo alle sue spalle sia la porta d’ingresso che il cancello esterno.–
Commentando le pagine dei boss del Comune di Castelverde, ho spesso l’impressione che per scrivere impegnino solo le mani; qui però Donna Circo ha fatto un salto da olimpiade, sembra di leggere la sceneggiatura di un Dario Argento, quel “notando le luci spente” fa venire i brividi…….
I fatti comunque sono accertati, la porta era davvero socchiusa, e bisogna agire di conseguenza:
–La sottoscritta, collegata telefonicamente, verificata la situazione, chiama la signora Flavia Tregattini che procede a contattare telefonicamente il signor Dotti. Il signor Ferla, uscito dalla biblioteca, procede verso la piazza centrale del paese e, sul tratto di via Ferrari compreso tra il Centro Agorà e la piazza centrale, incontra il signor Dotti, che procede in direzione della biblioteca, in bicicletta: i due si salutano. In una successiva telefonata intercorsa tra la sottoscritta e il signor Dotti, questi si giustificherà dicendo che si era allontanato solo per andare a prendere un caffè, non essendo egli, a quell’ora, ancora entrato in servizio. La sottoscritta obietta sottolineando la gravità di aver lasciato i locali del centro culturale aperti e senza sorveglianza.–
Mai una volta che Donna Circo scriva dal suo ruolo di assessora alla cultura: tutto perfetto di sopra, fosse il rapporto del vigile urbano!

Cremona 28 07 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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