Apr 28 2016

osservazioni di un associato-cinquecentosei 28 04 2016

Published by at 10:32 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUECENTOSEI
Ieri si son svolte due assemblee della Libera: quella descritta dalla Provincia fin che c’è di oggi, e l’altra. Titolo in prima pagina:
–Libera Agricoltori in salute Boselli: i conti sono a posto Le elezioni a fine maggio–
I conti sono a posto; da conciliare, oltre a tutto il resto, con l’affermazione successiva dello stesso Boselli, a proposito del voto di maggio: “Mi sento di chiedere agli eletti di lasciare a casa la tentazione di regolare i conti perché, se così fosse, si farebbe un passo indietro non di uno ma di più anni. Se ci perdiamo in queste cose, la prossima volta non ci sarà un commissario come me, ma un commissario liquidatore.”
Sta a vedere che il gruppo è tanto sano che basta il vincitore regoli i conti con gli sconfitti per farlo chiudere! Passi una robaccia del genere la dica Boselli Antonio, nella vita ha un’altra professione, sempre l’abbia detta, ma il grande comunicatore Zanolli Pennadoro Vittoriano gliela pubblica: quando scrivo e scrivo e scrivo che il problema del gruppo è al 95% la Provincia fin che c’è e chi la dirige, non sono un maldicente, ma solo uno che legge e capisce. E subito dopo Pennadoro gli fa dire: “Ci sono rimasto male quando, al mio arrivo, non ho trovato il libro soci”.
Ci mancava anche questa: pochi giorni fa, in mancanza di argomenti, la Provincia fin che c’è attacca capitan Voltini perché il Consorzio Agrario di Cremona chiede a 750 soci inattivi da anni la prova siano ancora agricoltori; oggi, sempre l’abbia detto ma anche l’avesse non lo pubblichi, come niente fosse, il gran comunicatore svela che la Libera è tanto organizzata da non sapere nemmeno chi siano i soci! E continua con la perla, sempre attribuita a Boselli Antonio, l’abbia o non detta, a proposito dei soci che non pagano la quota: “E’ demenziale che esistessero crediti così vecchi senza che qualcuno avesse voluto fare qualcosa”
I commenti li facciano gli agricoltori veri che il dovuto l’han sempre pagato!
E a proposito di numeri, ecco il gran finale: “Messo ai voti, il bilancio è stato approvato con 5 astenuti e 2 contrari.”
Già, ma i presenti quanti erano? Silenzio della Provincia fin che c’è; i miei informatori mi dicono 60/70; qualche giorno fa, a Castelfranco d’Oglio, all’assemblea di Condifesa, una riunione di settore, tecnica, i Coldiretti erano cento, tanto per dire la ben diversa capacità di attrazione.
E adesso un po’ di numeri, quelli che pesano; cominciamo dai soci, i millantati 2400, ma senza libro soci è difficile contarli; il 26 febbraio, per la modifica dello statuto, gli aventi diritto al voto erano 1603; ieri in assemblea 1440: dove son finiti i mille che mancano all’appello? Non saranno solo le continue defezioni, come il notissimo cremasco per lunghi anni fedel pivantonino, che oggi sta passando ai Coldiretti; li spieghino, loro che sanno.
I conti Libera: “Come commissario, il primo obiettivo che mi sono posto è stato mettere in sicurezza i conti. Stiamo migliorando.” Ma sì, lasciamoglielo dire, non sono certo i pochi milioni di debito in Libera a preoccupare, basta chiedere ai soci un contributo straordinario: i debiti veri, da olimpiadi, sono delle società editoriali. L’economista in carica Sorrentino rassicura: “nel corso del 2015 i debiti della Sec verso le banche sono diminuiti da otto a sei milioni”. Di altri eventuali debiti non parla, non gli avran passato tutti i foglietti. Prende la parola il presidente Filippini Rosino: la Sec ha ridotto il debito sfruttando il contratto di solidarietà dei giornalisti; bravo, ha solo dimenticato di spiegare che succede quando il contratto cessa. Di PubliA, silenzio, se non: abbiamo dovuto risistemare la pubblicità; due parole su Sel, il centro stampa: “dismesso perché era diventato un po’ vecchio”. Nessuna parola sugli 11 dipendenti, dove prenderanno i soldi per pagare le liquidazioni, il valore dei macchinari; a questo proposito ha risposto solo a precisa domanda: faremo un volantino su internet per venderli. Facile immaginare la corsa degli acquirenti; e che succede nel bilancio, dove figurano ancora per quasi due milioni?
Tornerò sui dettagli, adesso l’ennesima predica ai rinnovatori, l’unica speranza di salvare il gruppo, purché si impegnino: che senso pratico ha quasi non presentarsi, non fare domande essenziali, e alla fine approvare bilanci che non si possono condividere? Comunicazione e immagine son quasi tutto, gli assenti han sempre torto.

Cremona 28 04 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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