Mar 28 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantacinque 28 03 2016

Published by at 6:26 pm under cronaca cremonese

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTO75
Ultime notizie da www.cremonaoggi.it: salgono a una cinquantina le persone indagate nell’inchiesta dei Nas di Brescia sul latte contaminato da aflatossine; non basta il difficile problema del prezzo, dovuto, ormai è chiaro, alla precipitosa e mal curata fine delle quote latte. Dalla Provincia fin che c’è di ieri, pagina dell’Agricoltura:
“Sì alle aggregazioni ed a meccanismi ‘ragionati’ di contingentamento della produzione, no all’abbattimento (anche se volontario e incentivato) dei capi. E’ la risposta di Confagricoltura alle ipotesi che circolano con sempre maggior insistenza in ambito europeo, come possibile antidoto all’ormai strutturale eccesso di offerta di latte a seguito della fine del regime delle quote; e in quadro reso ancor più incerto dell’ormai prossimo scadere dell’accordo sul prezzo del latte in Lombardia.”
Mi informo; ridurre la quantità senza abbattere le vacche è tutt’altro che semplice, poi i costi rimangono simili; soprattutto, credo che Antonio Boselli abbia esposto buone ragioni:
“Rilevo però che il problema ha origine nei Paesi del Nord Europa, fortemente eccedentari; e che dunque dovrebbero essere prima di tutto loro a farsene carico. Tenendo conto anche dei formaggi esportati, l’Italia copre il 60% del suo fabbisogno di latte; perché mai dovremmo produrne ancora di meno, o addirittura abbattere dei capi?”
Mi ripeto fino alla noia: il primo passo, efficace e senza costi, lo può fare il Governo, imponendo a commercianti e industriali l’etichetta che spiega il completo cammino del cibo, dall’origine alla nostra cucina (!); scelga chi intende favorire, e gli agricoltori se ne ricordino al primo voto, politico o amministrativo che sia.
Aprile, tempo di assemblea ordinaria in Libera, per l’esame dei bilanci; mi ripeto di nuovo, i padroni, cioè gli agricoltori veri, che sono la maggioranza, non si facciano infinocchiare dai distinguo: esigano vengano messi in luce e pesati bene i conti delle tre società editoriali, da cui nascono il 90% dei pasticci del gruppo; anche se le azioni sono intestate al commissario, proprietari di Sec, Sel, PubliA sono i soci. Se Boselli o chi per esso rifiuta, nel loro interesse, boccino i bilanci Libera. E sempre nel loro interesse chiedano quali cifre siano accantonate per le liti in corso, tutte perdenti e costose; la cause Vezzoni e Antonelli valgono centinaia di migliaia di euro; col fornitore di computer, meno, ma non certo spiccioli; poi da calcolare bene eventuali responsabilità patrimoniali per il dipendente col timpano leso.
L’assemblea non dovrebbe slittare, per le modifiche apportate allo statuto, mi dicono; dubbi fortissimi invece per il voto di maggio, da che nessuno ne parla, commissario Boselli Antonio in testa; che sarà impegnato alla modifica del regolamento elettorale, di cui di nuovo nessuno parla. Possibile che dopo anni di potere assoluto, coi guai che ne sono nati, non nasca spontanea l’abitudine di parlare a voce alta e chiara, nemmeno tra i rinnovatori?

Cremona 28 03 2016 www.flaminioocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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