Archive for Dicembre, 2015

Dic 27 2015

la questione meridionale 27 12 2015

LA QUESTIONE MERIDIONALE
Un bel premio al lettore che riesca a finire il solito, lunghissimo articolo, denso di intelligenza e cultura, di Scalfari Eugenio, su Repubblica; nascondendogli però che bastava leggesse l’ultima frase, per capire tutto:
“Per risolvere la questione meridionale non ce la fece la destra di Ricasoli, né la sinistra di Depretis, né Giolitti, né Mussolini, né Craxi. Di Berlusconi non ne parliamo. Ce la faranno Covello e Delrio? Speriamo. Renzi comunque ha ben altro di cui occuparsi. Lasciamolo tranquillo e forse avremo meno guai.”

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Dic 27 2015

polveri e menti sottili 27 12 2015

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POLVERI E MENTI SOTTILI Dal Corriere on line. Quando arrivo a leggere che agricoltura e allevamento intensivi danneggiano come le auto e il riscaldamento domestico, e l’industria vien nemmeno citata, volto pagina e faccio un po’ di sudoku. —Le polveri sottili sono in parte il residuo diretto dei processi di combustione, – prosegue Bigi – e in parte il prodotto dell’invecchiamento di gas inquinanti, che rimanendo nell’atmosfera si trasformano in particelle. In questo periodo non piove e non c’è abbastanza vento per disperderle e quindi rimangono intrappolate e si accumulano nei primi 3-400 metri di atmosfera. Il traffico di autoveicoli e il riscaldamento domestico (insieme all’agricoltura e all’allevamento intensivi) sono i loro principali responsabili. A Milano in particolare, secondo i dati di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico), i tubi di scappamento e le caldaie di casa producono il 35-40% delle polveri sottili presenti in città, mentre il restante 60% arriva da fuori. Eccetera—
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Dic 27 2015

il questore gaetano bonaccorso 27 12 2015

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IL QUESTORE GAETANO BONACCORSO
Al Piccolo di Daniele Tamburini:
“Riguardo alla carenza dell’organico non mi piace lamentarmi e vorrei che in generale si smettesse di farlo; dobbiamo dare il massimo con gli strumenti che abbiamo e con questi cercare di ottenere il massimo dei risultati per offrire standard sempre più elevati.”
A più di un big dello Stato, qui a Cremona, devono fischiare le orecchie……….

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Dic 27 2015

ogni tanto è bene ricordarlo 27 12 2015

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OGNI TANTO E’ BENE RICORDARLO
Domanda al partito. Anche se in tutta Cremona sono l’unico a scriverlo, da molto tempo, tanti sanno che il compagno Pizzetti Luciano nel dicembre 2009 ha comprato la sede storica del Partito comunista, quella di via Volturno, per farne la sua lussuosa dimora cremonese, e si è sempre rifiutato di dare qualsiasi particolare sull’acquisto: prezzo, ristrutturazione, fatture conseguenti, domande e licenze varie, nulla, s’è sempre trincerato dietro un “non permetto a nessuno di dubitare della mia moralità”, e il discorso finisce. Ora, poiché il suo partito dubita spessissimo di quella degli altri, quasi una malattia, perché in questo caso tace e non obbliga il suo onorevole, che è uomo pubblico, a dar risposta? Si rende conto, il suo partito, della figuraccia che fa, come avesse qualcosa da nascondere?
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Dic 27 2015

le migliori/79 27 12 2015

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LE MIGLIORI DELLA PROVINCIA FIN CHE C’E’/79
Addio del passato bei sogni ridenti. Un caro amico mi ha fatto avere il saluto ai lettori di Pirondini, e le dichiarazioni di intenti dei nuovi boss del giornale, Piva e Zanolli, maggio 2008. La palma del vincitore a quest’ultimo: “resteremo un giornale critico quando serve e propositivo sempre. Per la nostra gente.” Conferma Pizzetti, un po’ meno il gruppo dei censurati e diffamati, in testa il professor Taglietti e il dottor Lonardi. Ma il tempo è galantuomo, si dice, e dopo pochi anni si colgono, netti, i segni del nuovo corso: Pirondini consegnava la Provincia ai successori ai massimi della sua storia, 39mila copie: oggi 25mila; pubblicità a ruba fino a maggio 2008: ieri 8 gennaio, nelle otto pagine di cronaca cittadina nemmeno lo spazio di un francobollo! qualcosa a Crema, spiccioli nel resto…. sembra che per rabbia non muoia più nessuno, in calo perfino i necrologi. Lo so, anni di crisi dove avrebbero faticato anche due colossi come Maestroni e Pirondini, e la sfortuna invece di trovare in sala comandi Piva e Zanolli, quello, tra le tantissime, che nello stesso numero esalta la festa del 102mo compleanno della signora Pierina e in ultima pubblica il necrologio; che con trenta e passa giornalisti ai suoi ordini copia giorni dopo quel che han già pubblicato altri giornali, come, recentissima, le chiusura di tre negozi del centro, per non parlare dell’accurata descrizione del ristorante che serve in tavola il pesce vivo, a temperatura ambiente…….. Ma non è solo un modo di dire, è la realtà, se le cose vanno bene quasi tutti guadagnano, quelli bravi si notano appena il mondo gira storto! 09 01 2013
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Dic 27 2015

osservazioni di un associato-trecentottantatre 27 12 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTOTTANTATRE
Boselli Antonio, commissario Libera, ovvero la sincerità sopra tutto:
“E’ forte in noi anche la consapevolezza che dobbiamo lavorare per superare criticità ed incomunicabilità, che hanno generato il quadro organizzativo sul quale siamo stati chiamati ad intervenire. La Libera, l’Organizzazione innanzitutto. Questa nostra azione non può che essere guidata da interessi generali e non particolari, ed in questo siamo impegnati e stiamo lavorando, ovviamente aperti a tutti i suggerimenti.”
Aperto a tutti i “suggerimenti” il Boselli poteva risparmiarselo, nessuno dubita del cordone ombelicale che lo lega a Guidimario il Banchiere, il principale responsabile, assieme a Pivantonio e de’ Folli, di quelle che lui battezza “criticità ed incomunicabilità”. E’ meglio non scontrarsi mai coi numeri, quando sono certi: Guidimario il Banchiere ha impacchettato e spedito Boselli Antonio in Libera perché damigel Filippini non riusciva a governarla con una maggioranza di 27 a 9, il che dice tutto, il che dice troppo; se non bastano numeri del genere è bene non proporsi neanche da fattorino; a meno sia sottinteso il principio che in Libera, se non hai l’unanimità, sia impossibile governare. Sulla criticità dei conti è un anno che scrivo, e nemmeno la fantasia dell’economista Sorrentino ha potuto smentirmi; l’incomunicabilità è certa, sempre, se non rispondi alle domande che ti infastidiscono. Boselli Antonio finge non sapere del primo atto del nuovo consiglio, il licenziamento per vendetta di Guido Vezzoni, che s’era impegnato a rivedere, e dopo un anno attendiamo come; nessuno l’ha avvertito che damigel Filippini, sempre a capo del giornale per comodità di Pivantonio, e sua, per la lauta indennità che prende, a carico dei soci, ha licenziato un altro nemico, Enrico Antonelli; e deve essergli sfuggita la terza causa, col fornitore storico di computer: nessuno, per via della incomunicabilità, glielo ha detto.
Cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, che ve la prendete tanto perché non lesino elogi a capitan Voltini, cosa dovrei fare, spendere pagine per i magnifici risultati di Boselli Antonio Guidimario il Banchiere de’ Folli Pivantonio, che oltre a risolvere nulla dei vostri problemi, danno risposte pubbliche dal significato chiaro, per loro voi siete dei trottolini da spostare dove vien più comodo?
Cari amici agricoltori veri della Libera, mai uno scatto d’orgoglio, quel poco da mandarli al diavolo, come meritano?
Sulla vostra pelle si mormora e si scrive di tutto. Il Vascello on line di Antonio Leoni pubblica le ultime: voto in marzo per Carlo Vezzini presidente, non so se lui e Pizzetti lo sanno, per decisione di Guidimario il Banchiere, portavoce Boselli; e Arvedi compra il pacchetto di maggioranza della Provincia fin che c’è.
Possibile e probabile a volte coincidono nel “fatto”, ma concettualmente son molto distanti; se i contras non abbandonano, per la presidenza della Libera non c’è storia, specie se la Procura termina e comunica l’esito delle indagini, specie se capitan Voltini o altri per lui tiran fuori cos’è successo al Consorzio Agrario negli anni di de’ Folli; vendere la Provincia fin che c’è sarebbe l’ultima follia, la gloriosa Libera diverrebbe un patronato come tanti altri. Ma se non alzate la vostra voce, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, il possibile diventa probabile.

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Dic 27 2015

dire e fare 27 12 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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Dic 26 2015

la legge del più forte-sedici 26 12 2015

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SEDICI
Il Dna vale per incastrare Bossetti ma non per assolvere Iori; Bontempi e Padovani si impegnano, inutilmente, come s’è visto il 10 dicembre scorso, a ricordare alla Cassazione i suoi stessi principi:
“E’ solo il caso di ricordare, infatti, che, secondo l’orientamento consolidato di questa Suprema Corte, gli esiti dell’indagine genetica condotti sul Dna, atteso l’elevatissimo numero delle ricorrenze statistiche confermative, tale da rendere infinitesimale la possibilità di un errore, presentano natura di prova e non di mero elemento indiziario ai sensi dell’articolo 192 comma 2 cpp; peraltro nei casi in cui l’indagine genetica non dia risultati assolutamente certi, ai suoi esiti può essere attribuita valenza indiziaria. E ciò, evidentemente, deve valere tanto in bonam quanto in malam partem. Il tema della giustificazione della presenza di due tracce di Dna di Claudia su un blister di Xanax alla luce del principio per cui il Giudice pronuncia condanna al di là di ogni ragionevole dubbio in quanto, anche secondo una recente sentenza di codesta Suprema Corte, esso impone al Giudice di merito, appunto, per costante e condivisa giurisprudenza di questa Corte, un metodo dialettico di verifica dell’ipotesi accusatoria secondo il criterio del dubbio e comportando che tale verifica dell’ipotesi accusatoria deve essere effettuata in maniera da evitare la sussistenza di dubbi interni, (autocontraddittorietà o la sua incapacità esplicativa) o esterni (l’esistenza di una ipotesi alternativa dotata di razionalità e plausibilità pratica).”
Tornando a noi, in parole povere, sul blister di Xanax risulta solo il Dna di Claudia, quindi, secondo la giurisprudenza continua e costante della Cassazione, o l’ha toccato, volontariamente, lei, e quindi è esclusa ogni ipotesi di omicidio, o, se vi è la possibilità di altre ipotesi, esse devono reggere a qualsiasi verifica, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Il solo fatto della discordanza delle “certezze” tra le due sentenze di merito dice tutto; che la Cassazione abbia, evidentemente, taciuto sulla discordanza, dice ancor più di tutto; il filo conduttore del caso Iori è quindi, ancora una volta: colta per idea innata la certezza della sua colpa, qualsiasi prova è ottima e abbondante!

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Dic 26 2015

carlalberto ghidotti 26 12 2015

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Di seguito, mi pregio di trasmettere copia della mozione protocollata presso il Comune di Cremona. Cordialità e buone feste.
Carlalberto Ghidotti
Segretario cittadino Forza Italia Cremona
Disabili in c.so Garibaldi? No, grazie!
Succede a Cremona che terminata la sistemazione del C.so Garibaldi, dapprima con lo spurgo delle Onde Blu e successivamente con la bonifica delle Isole di plastica per suonatori, si metta mano alla circolazione. Accade allora che il transito per gli autoveicoli di portatori di handicap venga interdetto in maniera scomposta.
Dapprima viene infatti garantito il transito unicamente a quei disabili che risiedono in città e che per tempo hanno comunicato gli estremi del proprio veicolo/contrassegno all’ufficio traffico (così come avviene per transitare nella ZTL cittadina). Poi succede qualcosa di misterioso… Il cartello che delimita la zona a traffico limitato sul c.so Garibaldi viene curiosamente modificato con l’applicazione di un adesivo e la circolazione viene interdetta a tutti i portatori di handicap, anche ai cremonesi, salvo comunicazione telefonica al numero verde 800 179 780 per “richiesta autorizzazione e registrazione targa per accessi occasionali”. E qui arriva il primo problema: gli Uffici del Comune già conoscono disabili cremonesi, le targhe ed i permessi numerati che gli stessi hanno rilasciato. Quale necessità vi è di comunicarli nuovamente ad ogni passaggio? Per telefono? Così come è stato fatto per c.so Mazzini in corrispondenza della “pericolosa strettoia”, un Comune ha la facoltà di limitare il passaggio degli autoveicoli unicamente in particolari situazioni, applicando dell’art. 11 del Regolamento per l’eliminazione delle barriere architettoniche (D.P.R. 503/1996) che cita:
l. Alle persone detentrici del contrassegno di cui all’art. 12 viene consentita, dalle autorità competenti, la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio, purché ciò non costituisca grave intralcio al traffico, nel caso di sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse o per esigenze di carattere militare, ovvero quando siano stati stabiliti obblighi o divieti di carattere permanente o temporaneo, oppure quando sia stata vietata o limitata la sosta.
2. Le facilitazioni possono essere subordinate alla osservanza di eventuali motivate condizioni e cautele.
3. La circolazione e la sosta sono consentite nelle «zone a traffico limitato» e «nelle aree pedonali urbane», così come definite dall’art. 3 del decreto legislativo 30 aprile l992, n. 285, qualora è autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli per l’espletamento di servizi di trasporto di pubblica utilità.
E qui però sorge il secondo problema: quale necessità vi è di limitare il transito a chiamata ai soli portatori di handicap già noti, in una via dove non esistono pericoli di ordine pubblico, militare o di sicurezza e dove – soprattutto – transitano i normali veicoli pubblici (Comune, AEM, residenti, Vigili…)???
Curiosamente, l’ordinanza che stabilisce la limitazione del traffico in c.so Garibaldi, di cui ho domandato copia agli uffici comunali, non fa riferimento a questa nuova “particolare” limitazione.
Qualora però il disabile cremonese o foresto fosse costretto a transitare il c.so Garibaldi, ecco che incapperebbe nel terzo problema: il numero verde 800 179 780 deputato a raccogliere le segnalazioni degli utenti, risulta essere inesistente!!!!!
Appare in tutta la sua evidenza la difficoltà che questa Amministrazione sta creando alla circolazione in centro ai portatori di handicap e la inadeguatezza delle scelte politiche intraprese! Ancora in attesa dello stallo per disabili in corrispondenza delle Poste Centrali di via Verdi e di un nuovo parcheggio al teatro Ponchielli – già votati in gennaio in Consiglio Comunale – dopo aver rimosso da l.go Boccaccino due stalli per disabili per lasciare il posto a nuovi parcheggi per le biciclette, ora si complica la vita ai diversamente abili che vogliono accedere al c.so Garibaldi.
Con la presente mozione si intende allora impegnare la Guinta ed il Sindaco affinchè venga normalizzata la cicolazione per i diversamente abili in c.so Garibaldi, semplificando le modalità di accesso ed evitando inutili trafile e comunicazioni, tese a limitarne la fruibilità ed impedendo una normale vivibilità commerciale e sociale della città.

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Dic 26 2015

non di sinistra 26 12 2015

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NON DI SINISTRA
Un ricordo da Winston Churchill:
“Il comunismo è la filosofia dei falliti, il credo degli ignoranti, il vangelo dell’invidia; la sua caratteristica intrinseca è la condivisione della povertà”.

Cremona 26 12 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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