Ott 29 2015

j’accuse-seicentoquarantasette 29 10 2015

Published by at 7:48 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTOQUARANTASETTE
Le prove provate; gli Ornesi, scrive nella motivazione Massa Pio, dicono sempre la verità, il bugiardo è Iori; Bontempi e Frigo non sono d’accordo, e avanzano con l’esame dell’attendibilità di Paola Ornesi:
“Dice al dibattimento che l’imputato non aveva contribuito in alcun modo alle spese funerarie, né se ne era interessato. Si tratta di un aspetto in vari modi sottolineato dalle parti civili, nell’intento di dare un’immagine di freddezza e di disinteresse di Iori subito dopo il fatto. Tuttavia tale circostanza è smentita dalla teste Maddalena Barbaro la quale riferisce al dibattimento:
Lei sa se il dottor Iori si è mai offerto di pagare le spese di questo funerale?
Sì, lo so perché l’impresa funebre che ha celebrato i funerali è di proprietà di mia cognata che si chiama Graziella Gatti e nei giorni immediatamente successivi al fatto mi chiamò più di una volta dicendomi di scusarsi con Maurizio e di spiegargli che lei non poteva fare niente perché Maurizio la chiamò più volte, andò anche in ufficio chiedendo di poter pagare i funerali per lo meno quelli della bambina, ma la famiglia Ornesi si rifiutò e disse a mia cognata che se lei avesse fatto pagare anche solo un euro al dottor Iori loro avrebbero cambiato impresa funebre. Per cui mia cognata era molto dispiaciuta per Maurizio perché aveva capito che ci teneva particolarmente ma non ha potuto fare niente in questo senso.”
E tutto questo che c’entra per arrivare a una sentenza di omicidio? vero, nulla, e l’ho scritto più volte: prove non ce ne sono, e allora bisogna contentarsi del fango; un Maurizio Iori tanto gramo ch’è naturale giunga al delitto. Il lettore attento potrebbe obiettare: Maddalena Barbaro è la fidanzata storica di Iori, e sono ancora molto amici; vero anche questo ma, tanto per dar l’idea del clima che ha avvolto l’intero procedimento, non solo il processo di Cremona, è bastata la sua parola, nessun contraddittorio con gli Ornesi, si è passati ad altro!
Ha importanza chi abbia scelto, per Claudia, la casa di via Dogali? No, eppure bisogna dimostrare la prepotenza di Maurizio Iori, e allora Paola Ornesi.
“Riferisce al dibattimento che era stato Iori a scegliere la casa di via Dogali, cercandola proprio in quella zona. Anche tale circostanza risulta smentita poiché il teste Ernesto Riboli, venditore dell’appartamento, dice che era stata direttamente la Ornesi a rivolgersi a lui, in quanto era venuta a sapere che c’erano appartamenti liberi in quello stabile.
Testimone Riboli: non la conoscevo. E’ venuta da me da sola e mi ha chiesto se avevamo degli appartamenti disponibili. Abbiamo visto gli appartamenti che a quel tempo erano ancora disponibili e mi disse che poteva essere interessata, adesso non ricordo bene se l’ho vista ancora una volta da sola, oppure se quando è tornata era in compagnia del signor Iori, comunque dopo è tornata in compagnia del signor Iori.”
Massa Pio, pagina 70 della sua motivazione:
“In realtà gli Ornesi hanno sempre riferito pacatamente i fatti (che non sono poi molti) a loro conoscenza ed ogni volta che vi è stato contrasto con le affermazioni dell’imputato si è dimostrato che era l’imputato a mentire.”
Se la Cassazione il 10 dicembre tratta questo processo come ha trattato quelli di Perugia, Amanda e Sollecito, ne leggeremo delle belle!

Cremona 29 10 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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