Set 28 2015

osservazioni di un associato-duecentonovantatre 28 09 2015

Published by at 8:04 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTONOVANTATRE
Il mio primo sentimento è sempre lo stupore: ma voi agricoltori veri della Libera, cioè non meno del 95% dei soci, come potete sopportare di farvi trattare da servi, non dico da un Leonardo da Vinci o, se preferite, da un Berlusconi, ma dai Pivantonio Guidimario don Ernesto e adesso addirittura l’ultimo arrivato, il commissario Boselli Antonio? Non invento, leggo dalla Provincia fin che c’è di ieri:
“A partire da domani e fino al primo ottobre il commissario della Libera, Antonio Boselli, ha sviluppato un programma di incontri con gli agricoltori soci. Gli incontri avvengono ad alcune settimane dalla sua nomina a commissario e dopo che Boselli ha preso conoscenza della realtà della Associazione di piazza del Comune e aver incontrato alcuni associati.”
Va bene, pagina a cura di Cicciobello con la supervisione di Pennadoro, ma i fatti sono quelli: in quattro giorni, dal 28 settembre al primo ottobre, il commissario Boselli ascolta tutti voi assieme, ma prima ha incontrato “alcuni associati”. E cos’hanno più di voi questi “alcuni associati”, per essere ricevuti singolarmente e a piccoli gruppi? Ha preso conoscenza della realtà dell’Associazione da loro per comunicarla a voi? E in base a questa “conoscenza” ha deciso che voi voterete per il nuovo consiglio della vostra Associazione, i padroni siete voi, non lui o Guidimario il Banchiere, non prima di febbraio, per l’estremo tentativo di permettere a Pivantonio, quello che in sei anni ha distrutto le finanze della vostra Associazione, di costruire una lista civetta a base di giovin signori dalle tremila pertiche in su, in modo che possa continuare a comandare lui, salvo interventi autoritari esterni?
Ma cosa aspettate a organizzarvi e dire ai Guidimario il Banchiere e ai suoi Boselli: i padroni della nostra Associazione siamo noi e non prendiamo ordini, e li prendessimo, non certamente da voi!
Guidimario il Banchiere in assemblea 12 giugno annuncia ai colleghi di Cremona d’aver comprato gli ultimi 40 ettari di cui era affittuario? Buon pro gli facciano, ma dà la dimensione esatta di chi è lui e di chi siete voi, sul trattore tutto l’anno per raggiungere la parità, altro che comprare gli ultimi 40 ettari!
E il vostro giornale, la Provincia fin che c’è? La rivalità coi Coldiretti di capitan Voltini va vissuta lottando per mostrare chi è il migliore a difesa dell’Agricoltura di tutti, non certo per una censura continua che rende ridicolo non solo chi la pratica, Zanolli Pennadoro Vittoriano, ma l’editore vero, cioè voi, non Pivantonio, che dal felice 16 ottobre scorso anno ha più nemmeno la legittimazione formale. Pagine per la Festa della zucca di Casalmaggiore, successo di tutti, dal sindaco Filippo Bongiovanni agli espositori, tra cui 25 venticinque colleghi agricoltori Coldiretti, che si presentano così:
–Ci sono tutti i prodotti dell’autunno: le zucche e tutta l’ortofrutta dei produttori casalaschi e cremonesi; il miele degli apicoltori; le nocciole in arrivo dal Piemonte; le mele del Trentino; i salumi cremonesi e bresciani; i fiori delle nostre serre; e ancora formaggi, pasta, vino, confetture, succhi di frutta, olio, lumache, carni, legna da ardere. E’ una presenza ricca e importante – con venticinque gazebo gialli raccolti in piazza Garibaldi – quella che il Mercato di Campagna Amica ha voluto proporre a Casalmaggiore, prendendo parte alla quarta edizione della ‘Festa della Zucca’. Si prosegue per l’intera giornata, con la vendita diretta di tutti i prodotti della nostra agricoltura, raccontando i frutti della pianura, della collina e della montagna.
“Viviamo un’altra giornata di incontro diretto fra agricoltori e cittadini, tutta nel segno dell’eccellenza che nasce dalle nostre campagne e dalle nostre aziende – sottolineano Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, e Tino Arosio, Direttore della Federazione –. Anche attraverso queste iniziative gli agricoltori, mettendoci la faccia, proponendo i propri prodotti e raccontando il loro lavoro, dimostrando tutta la bontà e la qualità del vero Made in Italy. Un tesoro che va valorizzato e difeso, a tutti i livelli, in primis attraverso l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta applicato per tutte le produzioni agroalimentari”.——————————-
Silenzio completo sulla Provincia fin che c’è in carta; una ventina di foto sull’edizione on line, non una che riprenda i gazebo gialli dei Coldiretti: vi rendete conto, amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, della figura staliniana che fate?

Cremona 28 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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