Ago 27 2015

osservazioni di un associato-duecentosessantuno- 27 08 2015

Published by at 10:39 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOSESSANTUNO
Una nota bella al pezzo di ieri l’ha fatta Costante Galli, su facebook: hai consumato troppa penna per così poco!
Il così poco è rivolto ai poverini che bisbigliano io e capitan Voltini si sia due ceffi: lui mi paga, io scrivo. Che la Libera dopo sei anni di cura Pivantonio è piena di debiti, e non è assolutamente vero: l’economista Sorrentino, lui sì prende dei soldi come consulente, tanti, assicura siano solo i due terzi di quel che io attribuisco, i debiti! E basta che i soci mettan mano al portafoglio e la Libera è pronta per un’altra campagna di Russia, altro che il pomodoro del Consorzio di capitan Voltini.
Parlo ormai con tanta gente e il mio stupore non cala: gli oppositori saranno scorbutici fin che si vuole, ma quand’anche i resti dell’esercito dei pivantonini o i giovani di buona famiglia riuscissero a vincere al prossimo voto, da che non fanno altro che negare la situazione ch’è sotto gli occhi di tutti, che decidono quando sarà il momento di decidere?
Io non parlo del successo di oggi, il Consorzio casalasco del pomodoro, un’aziendina come tante pochi anni fa, diventa la 15ma quindicesima al mondo nel settore, Rivarolo ex paesino sconosciuto; manager come Pivantonio o don Ernesto hanno avuto anni e mezzi in eredità per mostrare di che pasta son fatti: dov’è la pasta?
E io scrivo per spirito di parte perché metto a confronto e non per polemica, ma per mostrare che si può, la straordinaria ascesa del pomodoro in gestione Voltini&Vaia e il precipizio in cui la ricca e potente Libera di Mario Maestroni è finita in pochi anni? Con il Consorzio Agrario di tutti diventato il presta macchine agli amici e agli amici degli amici? La polemica si fa sui fatti, se non vuoi ti si ritorca contro.
Piedi per terra. Dalla lettera aperta che i nove oppositori, scorbutici, hanno scritto il 26 gennaio 2015:
“Sarebbe inoltre doveroso convocare al più presto un’assemblea dei soci (al di là delle riunioni informative che servono solo come aggiornamento tecnico) per informare sulla reale situazione economica della Libera e del Giornale (speriamo che i soci non debbano intervenire di tasca propria), invitando il Presidente a spiegare perché la decisione sul licenziamento del direttore è stata presa senza rispettare lo statuto.”
Non fate salti di gioia: il direttore licenziato non è Pennadoro, è Guido Vezzoni. Dal 26 gennaio che ha fatto damigel Filippini? Come noto a chi c’era, ha rifiutato di rispondere sui conti della Provincia fin che c’è perfino nell’assemblea ordinaria del 12 giugno! Come noto ai soci che s’interessano della loro associazione, da Guidimario in giù han preferito commissariare piuttosto di cantare, degli autentici duri!
E questi, cari amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, sono i dirigenti che dovrebbero portarvi a riva, in sicurezza?

Cremona 27 08 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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