Lug 13 2015

battersi come leoni 13 07 2015

Published by at 2:47 pm under cronaca cremonese

BATTERSI COME LEONI, PER TUTTI GLI AGRICOLTORI! Traduzione mia, che sono ignorante in materia e quindi mi assumo la responsabilità della “traduzione”. Fino a ieri, i nitrati nel terreno erano colpa delle vacche che ci danno il latte, quindi i proprietari della vacche avevano l’obbligo di scaricare i residui in estensioni enormi. Da domani, grazie a Coldiretti, qualche responsabilità dei nitrati se la prendono le industrie e le città, e gli agricoltori non dovranno ridurre le vacche o affittare terreni su terreni per scaricare la loro cacca. Insomma, ciascuno la fa nel suo e si prende le responsabilità. Qui sotto, il giubilo dei Coldiretti: —Al traguardo il Piano salva stalle di Coldiretti. Infatti fra meno di 24 ore, domani, martedì 14 luglio 2015, la giunta regionale della Lombardia, su proposta degli assessorati all’Ambiente di Claudia Terzi e all’agricoltura di Gianni Fava, approverà la rivisitazione delle zone vulnerabili con una nuova mappa per la gestione degli effluenti da allevamento che metterà al sicuro centinaia di aziende agricole, pari a circa il 30% del totale di quelle colpite in Lombardia dalla Direttiva Nitrati. “Si tratta di un risultato importante sul quale abbiamo lavorato molto anche nell’ultimo anno insieme agli assessori Terzi e Fava e al Presidente Roberto Maroni che hanno dimostrato di capire bene le esigenze del territorio e di saper cercare soluzioni condivise e soprattutto efficaci – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – dopo il passaggio in giunta, il provvedimento verrà inviato al ministero dell’Ambiente e al ministero dell’Agricoltura che, sulla base di questo documento, potranno trattare con l’Unione Europea per una corretta applicazione della Direttiva Nitrati. Il Piano salva stalle che verrà approvato domani dalla giunta è un raggio di luce per molte aziende in Pianura Padana che altrimenti avrebbero rischiato di chiudere o per i costi per l’affitto di nuovi terreni o per il taglio dei capi allevati”. “Anche perché – conclude Prandini – ormai tutte le ricerche hanno dimostrato che il problema dell’inquinamento da nitrati riguarda solo in misura residuale le attività agricole, mentre la maggiore responsabilità è delle industrie e degli insediamenti residenziali. Basta vedere l’espansione dei centri abitati in Lombardia negli ultimi 20 anni e non parlo solo delle grandi città come Milano o Brescia, ma anche di piccoli comuni con i loro piani di governo del territorio che spesso hanno portato a consumo di suolo agricolo a favore del cemento di capannoni, strade e palazzi”. “Con tenacia Coldiretti ha preteso la ridefinizione delle zone vulnerabili, essenziale per garantire un futuro alle nostre imprese zootecniche e alle eccellenze agroalimentari Made in Italy che da queste nascono – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Per l’agricoltura cremonese  questa è una partita decisiva, nella quale la nostra organizzazione, a differenza di altre, non ha mai gettato la spugna. Il Piano che verrà approvato domani dalla giunta regionale, vitale per le nostre aziende, premia l’operazione-verità che Coldiretti da anni sta conducendo sul tema nitrati”.————-
Cremona 13 07 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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