Flaminio Cozzaglio

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOSEI
Questa è davvero comica: al Consorzio Agrario, dove i problemi indubbiamente ci sono ma l’azienda è garantita da un patrimonio solido, capitan Voltini in due mesi ha usato più la ramazza del computer: quattro big fuori dall’uscio, di cui due dirigenti, poi un venditore, poi il responsabile macchine di Crema, tutti senza nulla pretendere; perché a capitan Voltini non basta il Consorzio continui a esistere, deve migliorare, dare il massimo che può agli agricoltori; alla Libera hanno la terra che gli si apre sotto i piedi, guardano, vedono, concludono che non è vero e si dan battaglia per stabilire chi comanda. I funerali, di questo passo.
La prossima settimana ci dovrebbe essere il gran consiglio in Libera: sostituzione dei dimissionari o commissario con nuovo voto a breve?
La logica, potesse, parlerebbe chiara e decisa: se il consiglio in carica in otto mesi non ha fatto nulla, per giunta dando la colpa ai pochi, indecisi, oppositori, che senso ha metter le toppe?
E in giorni in cui bisogna prendere in fretta decisioni indispensabili alla sopravvivenza!
Intanto, non bastassero i problemi esistenziali, i pivantonini dietro le quinte ne aggiungono altri, e in modo ridicolo, come sempre: è di questi giorni il licenziamento in tronco di Enrico Antonelli, chiamato l’anno scorso da Roma a raddrizzar la baracca delle società editoriali; in un anno ha fatto risparmiare due milioni, che nei sei anni precedenti chi si occupava dell’amministrazione gettava tranquillamente senza guardare che si spendesse, come, eccetera; di questi due milioni è quasi una gara al vanto di attribuirsene il merito; licenziamento in tronco motivato per iscritto in modo che a esser gentile definisco “avventuroso”, a voce giustificato come risparmio sui costi: chi li ha fatti risparmiare, due milioni, non bruscolini, oggi vien “fatto risparmiare”, e il suo posto verrà preso da chi, nei sei anni precedenti, non ha visto quel che Antonelli ha colto i primi giorni del suo arrivo!
Come scrivo da mesi, si fa alla svelta a ridurre a un colabrobo un Gruppo ricevuto sanissimo da Mario Maestroni nel 2008; oltre al peso delle malgestioni, nel bilancio 2015 si dovranno inserire le poste di due cause di lavoro, prima Guido Vezzoni, oggi Enrico Antonelli, provocate solo da motivi di risentimento personale, e che costeranno moltissimo: in prima battuta alla Libera, poi, e definitivamente, da chi ha preso l’iniziativa formale, tanto per cambiare, il solito damigel Filippini.
In questo momento, l’unica certezza: se ne vuole proprio andare, è stufo della presidenza col suggeritore!

Cremona 03 07 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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