Giu 26 2015

osservazioni di un associato-centonovantanove 26 06 2015

Published by at 10:43 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CENTONOVANTANOVE
Uno dei giudizi più comici che colgo in questi giorni è che alla distruzione dei rapporti in Libera abbiano contribuito un po’ tutti, quando sarebbe bastato ben poco per il sereno. E anche l’avviso: attenti, se continuate a litigare si rischia di dissolvere il Gruppo! ha la sua buona dose di comicità!
Partiamo dall’avviso, il più facile da decifrare, se si è in buona fede e si conoscono i numeri: il gruppo degli oppositori è nato per un solo motivo, gli agricoltori più attenti, nella primavera dell’anno scorso, si sono accorti che i debiti aumentavano a dismisura, anno dopo anno, e senza intervenire il tracollo sarebbe giunto in fretta. Tutto qui, e la relazione Begatti lo dimostra, a chi voglia leggerla e capirla. La risposta di Pivantonio, l’unico responsabile del disastro, tranne per chi gli occhi li ha, entrambi, in quel posto, e cerca di attribuire responsabilità a Mario Maestroni, è stata anticipare il voto, per evitare aumentasse il numero dei soci a conoscenza dei numeri. Trombato il 16 ottobre 2014, nei giorni che ancora gli rimanevano da presidente della Sec, editore della Provincia fin che c’è, scioglieva il consiglio perché non discutesse la relazione Begatti. Infine ordinava al successore, Pierluigi Filippini, di licenziare Guido Vezzoni che non lo aveva aiutato nel voto del 16 ottobre. Il resto è sotto gli occhi di tutti, tranne di chi gli occhi li ha, entrambi, in quel posto: il nuovo consiglio, con una maggioranza di 27 a 9, non concludeva nulla, salvo farsi scippare il Consorzio Agrario dalla Coldiretti di capitan Voltini. Tutto questo con l’aiuto del presidente nazionale, il dottor Guidimario. Che, assieme a Pivantonio Filippini i 27, non ha ancora capito perché la Libera ha perso il Consorzio, dato che, a un giudizio preciso, pur con tutti gli innegabili meriti professionali che ha, non è certo della razza dei Pivantonio&Filippini, non sarebbe esatto dire che l’ha vinto capitan Voltini.
La razza al potere in Libera non ha ancora capito che non è in gioco il potere ma la sopravvivenza; ancora adesso sta agitandosi per evitare il commissario; prima del consiglio di mercoledì ha distaccato Criniera Ardigò perché battesse tutte le aziende dei consiglieri, che votassero contro; incarico che Criniera ha esercitato con la massima gioia, andasse a buon fine potrebbe recuperare punti nella corsa a “cicciobello” del nuovo presidente, dove Bonacini Ildebrando ha ancora qualche lunghezza di vantaggio, essendo dottore, molto furbo e con qualche capello in più.
Tutto qui, non c’è altro. E chiudo, per oggi, con la solita domanda alla maggioranza, si faccia pure sostituire da Sorrentino nella risposta; accetto che il debito della Libera non sia di trenta milioni, anche se è così; è i 22 ventidue che dice Sorrentino: bene, spiegate ai soci, non a me che conosco i numeri e so contarli, da che parte trovate i soldi per ridurlo. Vendere la Provincia fin che c’è, ogni tanto spunta la voce, serve solo, oltre all’immagine e al potere che ne deriva, a perdere l’unica fonte di reddito, fosse diretta bene.

Cremona 26 06 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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