Mag 28 2015

j’accuse-quattrocentonovantatre 28 05 2015

Published by at 3:00 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – QUATTROCENTONOVANTATRE
L’avvocato Giusto e il dottor Capra, della Difesa, chiudono prima di lasciare la parola all’altro difensore, Cesare Gualazzini:
Giusto – Ho capito. Lei ci sa dire invece, e qui prendo spunto da una domanda che è venuta dalla Parte Civile, se alcuni oggetti come per esempio il tavolo del locale
dell’abitazione della signora Ornesi è stato sottoposto ad esami da parte vostra?
Capra M. – No, da parte nostra, non avevamo…da parte nostra non è stata mai consegnato questo tavolo, al collega non sono stati richiesti degli accertamenti sopra questo tavolo, io il tavolo non l’ho visto, non so se sono…
Giusto – Certo.
Capra M. – Negli atti che ho avuto a disposizione che mi sono stati per altro dati da lei, non ho tracce di accertamenti svolti sul tavolo, ecco, da quel punto di vista lì…
Giusto – Neanche noi ed infatti. E gli accertamenti quindi si sono limitati, scusi se enuncio l’ovvio, agli oggetti di cui alla vostra relazione ed a nessun altro?
Capra M. – Sì, sì, assolutamente, assolutamente.
Giusto – Perfetto. Una domanda banale che mi vergogno quasi a farle, per sua informazione le persone decedute sudano?
Capra M. – Beh, no.
Giusto – Mi vergogno gliel’ho premesso, della domanda?
Consulente Tecnico, Capra M. – No, allora, il discorso ci può capitare che su dei corpi trovi dei fenomeni di condensa, ma dipende nel momento in cui il corpo passa dalla situazione di estremo freddo ad una situazione di temperatura ambientale, fenomeni di sudorazione non… sono fenomeni biologici, ed il collega medico legale che può sicuramente meglio di me, ma comunque non ci sono…———————————–
Pit stop. I signori giudici delle Corti, come se i consulenti avessero deposto a Palermo invece di Cremona, scriveranno che il medico di pronto soccorso tocca i cadaveri, almeno otto ore dopo la morte, poi i blister, e così facendo trasporta il Dna, ma solo di Claudia, non di Livia. Prima o poi ci daranno la spiegazione……….
Giusto – Io non voglio farle ripetere, perché non voglio abusare della pazienza della Corte, quelle che sono le conclusioni che lei ha tratto sull’esame dei singoli reperti. Le chiedo però, visto che sono state formulate molte ipotesi che qualche Consulente in modo estremamente onesto, ha addirittura definite fantascientifiche. Volevo sapere invece qual è, sulla base degli elementi, delle emergenze che lei ha esaminato la
possibile ricostruzione dei fatti di quella serata?
Capra M. – Sì, possibile ricostruzione, io l’ho riportata in una mia relazione nel senso che mi è stato chiesto se questi dati potevano essere coerenti con una certa ricostruzione, io ho fatto una mia ricostruzione, prima ho portato giustamente le censure della Parte Civile, perché io ho voluto fare quella ricostruzione perché era in armonia con i dati tecnici. Cioè, quando io dico che un fazzolettino può essere stato
utilizzato per ripulire la bocca della bambina dopo che ha rigurgitato è perché su quel fazzolettino ci sono tracce di muco o di saliva dal punto di vista delle indagini generiche non potremmo mai distinguere queste due eventualità ma è una cosa che è
assolutamente coerente. Quando dico che la pastiglia è stata vomitata perché è stata trovata in prossimità della bambina intrisa di materiale biologico che poi è risultato essere esclusivamente della bambina, per cui è una cosa coerente. Quando dico che la bambina può aver rigurgitato a causa dello Xanax perché chiunque abbia provato magari a verificare il sapere di questa sostanza, è una sostanza che è estremamente amara che un bambino di piccola età non può prendere volentieri, e quindi,
sicuramente causa dei forti fastidi. Come mai ci sia il Dna su una bottiglia, immagino che nell’ipotesi che io ritenevo più corrispondente e rispondente al vero di un triste fenomeno di omicidio, suicidio una persona disperata possa anche se normalmente non lo fa, bere dell’acqua canna e per questo le tracce della povera vittima sopra la bottiglia. Presidente – Diciamo che la sua ricostruzione è agli atti, la sua valutazione personale.
Capra M. – Certo.
Presidente – Una, una delle tante possibili…
Capra M. – Per spiegare questi risultati tecnici e nient’altro.——————————-
Benedetta pastiglia trovata accanto a Livia, sporca di materiale biologico: ma non era stato il padre Maurizio Iori a strofinargliela solo sulle labbra, secondo Massa Pio e colleghi?

Cremona 28 05 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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