Apr 27 2015

carnevale folle 27 04 2015

Published by at 10:42 am under cronaca nazionale

E’ PARTITO IL CARNEVALE FOLLE DELLE REGIONALI
Una volta – mesi fa, non secoli – c’erano il centrodestra ed il centrosinistra con qualche cespuglietto di contorno che si agitava a seconda del vento. Oscillazioni lievi, robetta ininfluente, giusto il tempo per andare in un talk show, dalla Lilli o da Sant’oro, e farsi notare. Ora – ad un mese dalle Regionali (31 maggio) – è tutta un’altra musica. Siamo finiti in un Carnevale folle.
La Politica si è ingarbugliata, è diventata una matassa disordinata, senza bandolo. I partiti sono implosi, sono scappati di mano. La Lega si è spaccata in Veneto, Forza Italia in Puglia, il Pd in Liguria. Altrove si ricompongono. E gli stessi che si affratellano in un posto (Lega ed Ncd) in un altro si sparano bordate ai cosiddetti. Salvo i grillini che si sono autoesclusi dal Carnevale. Non partecipano alla baldoria, gareggiano da sé in ogni regione.
La gente è confusa. Gli ultimi sondaggi (Swg eDemopolis) lo confermano. Si profila un assenteismo da primato. Al momento solo il 37% è disposto ad andare al voto. Ma c’è tempo. E la posta in palio è ragguardevole: sette regioni al voto (Campania, Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Puglia, Toscana), 17 milioni di elettori. All’Election day ci sono pure 1.065 comuni tra cui 18 capoluoghi (due i lombardi: Mantova e Lecco). Qualcuno dirà: si, vabbè, ma in questi giorni è successo di tutto: l’ecatombe nel Mediterraneo, il solito 25 aprile con gli insulti alla Brigata ebraica a Milano, gli scafisti, il Nepal, la tensione sull’Italicum, la figuraccia internazionale sul caso Lo Porto, il fallimento nella lotta agli sbarchi, la rivolta contro la riforma della scuola, Salvini che vuol “radere” i campi Rom; financo il pulman della Juve preso a sassi e pugni. E poi l’arrivo di Expo.
D’accordo, carne al fuoco ne abbiamo vista parecchia. Anche ponti e strade sbriciolate. Ma nessun politologo (o roba del genere) aveva previsto lo sconquasso a cui stiamo assistendo: Il Veneto è una bolgia, soprattutto leghista; Tosi se ne è andato col suo potenziale del 10 per cento ma Zaia sarebbe ancora in vantaggio sulla Moretti, così come il decisionista De Luca sarebbe in vantaggio su Caldoro che ha con sé Forza e F.lli d’Italia. Domanda (non irresistibile): che farà in Campania area popolare, cioè Ncd e Udc? Dove sbanderà: a destra o a sinistra?
Prendiamo l’Umbria. Dice Salvini quando è in Liguria: “Dove c’è Alfano non c’è Salvini”. Ma in Umbria leghisti e neocentristi si attovagliano insieme. In Toscana non c’è storia: lo strapotere rosso porterà Enrico Rossi al 50 per cento. E così, nella penombra e nel silenzio, berlusconiani ed alfaniani si sono rimessi assieme. Ma in Puglia Forza Italia ha rischiato l’implosione, la Meloni sta con il candidato fittiano (per ora) non con la Poli Bortone come gradiva il Cavaliere. E Fitto minaccia di fare causa a Forza Italia. L’ambientino è questo. Non ha problemi invece Michelone Emiliano, presidente del centrosinistra in Puglia, che trova pure il tempo di ironizzare sulle difficoltà del centrodestra usando Twitter. Nelle Marche siamo alla farsa: Spacca,governatore di sinistra dal 2005, ha saltato il fosso perché il Pd gli ha preferito un altro. Ed allora Spacca si è fatto la sua bella lista civica sostenuta da Forza Italia e Ncd. Insomma qui il governatore di centrosinistra rischia di diventare il governatore di centrodestra. Record mondiale. Cose che non succedono nemmeno nel Gabon. E in Liguria? Siamo nel caos. Cofferati è rimasto ai giardinetti ed il Pd è lacerato; la minoranza civatiana non vuole la Raffaella Paita ma Luca Pastorino che è pure il candidato dei vendoliani. Morale: siamo al testa a testa fra la madama e Toti. Ma i grillini puntano su Alice (e sul loro promoter Luca, mantovano, ottimo violinista, che la sta lanciando nei pascoli celesti)).
Ora in un Carnevale del genere è scontato che anche i manifesti elettorali siano…adeguati. Un esempio su tutti: a Voghera il candidato sindaco Aquilini ha messo il suo faccione nel poster e sotto che slogan ha scelto? Una frase di Kennedy, di Churchill, di Mandela? No. Ha scelto:”Vola in alto con Aquilini”. Ma andate a Viareggio!
ENRICO PIRONDINI

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.