Mar 29 2015

osservazioni di un associato-centodieci 29 03 2015

Published by at 9:06 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CENTODIECI
Per dare un’idea del marasma in cui versa la Libera, dove l’obiettivo più importante sembra sia quello di non passare informazioni a me, perché io sono un cremonese strano, invece di nasconderle le pubblico, sostituendomi così di fatto ai pivantonini, che ne hanno l’obbligo e se ne infischiano, cosa loro la Libera è! ecco l’ultima voce, fantasiosa, ma che risponde a uno stato evidente, cui è indispensabile dar risposta: i boss, per ripianare l’enorme debito verso le banche, starebbero trattando la vendita degli immobili al cavalier sempre in Chiesa, che per questo, mancando la parola data fino a un momento prima, di colpo ha ordinato la riconferma di Pivantonio in Fiera. Non la vendita della Provincia fin che c’è, dunque, ma il passaggio da padroni a inquilini nelle proprie case, la prima il Quarto Lato di piazza Duomo!
Voce fantasiosa anche per me, ma che poggia su uno stato evidente, perché vendere il giornale, in apparenza la mossa più semplice, vuol dire privarsi dell’unico mezzo di guadagno, una volta rimesso in sesto, primo passo obbligatorio: via Zanolli Pennadoro Vittoriano!
Di tutto questo il dottor Pivantonio se ne frega, teso alla meta, la poltrona, tutto per la mia poltrona, e per gli altri, Guidi Mario presidente nazionale in testa, sembra questo il problema, trovare gli equilibri interni perché gli sia permessa, il Gruppo vada pure a rotoli!
E’ chiaro che conti conservare la presidenza e la gestione del Consorzio, ma quando la Libera è sparita i tremila soci che se ne fanno?
Il primo, indifferibile problema da risolvere era la Provincia fin che c’è, con la relazione del settembre scorso cui mancavano solo i disegni per far capire ai più tardi la gravità dello stato, e di tutto si occupano i pivantonini, sotto lo sguardo benevolo di Guidi, tranne di quello. Anzi, andrà a finire, scommessa mia personale, che siccome bisogna dare un contentino a don Ernesto Folli, che rinuncia alla carriera in Consorzio, andrà lui a dirigere il disastro finale, perché lì non c’è un Pizzetti che tenga, come alla Fiera, i lettori mica si comprano, si convincono, e con l’andazzo dell’era Pivantonio/Pennadoro l’affare è complicato.
Siccome le soffiate mi giungono ormai d’ogni parte, nonostante la possanza del cavalier sempre in Chiesa, il navigar sott’acqua del professor sagrestano, e l’ufficialità della prima pagina di Mondo Padano, la presidenza in Fiera assegnata per meriti speciali al dottor Pivantonio sembra tutt’altro che tranquilla. Gli industriali cremonesi, e cremaschi soprattutto, sono in subbuglio, per quanto permetta la loro timidezza di fronte al padrone, ma più ancora c’è burrasca nel Pd, dove le parole, sempre all’interno, sono chiare e sanguinose: può permettersi un Pizzetti Luciano, motu proprio, passar sopra la discussione interna, trattar con un comitato d’affari, spingere Vezzini in conto Amministrazione provinciale, e far passare il tutto, davanti agli elettori, come una decisione di partito, il partito della chiarezza, della condivisione con la gente, non cogli affaristi?

Cremona 29 03 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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