Mar 28 2015

j’accuse-quattrocentotrentadue 28 03 2015

Published by at 10:20 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – QUATTROCENTOTRENTADUE
Basta leggere i commenti all’assoluzione di Amanda e Sollecito per capire quanto in Italia sia lunga e impervia la strada per il riconoscimento dei diritti dell’altro, da che buon terreno nasca la voglia di protagonismo di certi giudici; il più espressivo è stato, per me: se Guede è stato condannato per concorso in omicidio, dunque! Amanda e Sollecito son colpevoli, mettendo assieme la definizione ”concorso” con la colpa certa dei due.
E’ evidente ciò che mostra l’alternarsi delle decisioni: i giudici più che obbedire al 533cpp, quello del condanni solo se la colpa è certa al di là di ogni ragionevole dubbio, si son messi a far ricostruzioni personali; e ai due ragazzi è andata bene che l’alternarsi si sia fermato a loro favore, ma se il concetto è questo, in una catena ininterrotta di processi il povero imputato finisce la vita entrando e uscendo dal carcere!
Un ordinamento processuale penale sarà veramente garante dei diritti dei cittadini solo quando toglierà tutta la parte che in modo più o meno larvato ha la pretesa sia il cittadino a provare la sua innocenza, e lasci sul campo solo il principio del 533, che oggi regna nelle nostra Aule di Giustizia solo in teoria.
Gustiamoci l’applicazione del principio a pagina 151 di Fischetti&Vacchiano, dove concludono perché sia certo che Maurizio Iori ha ucciso Claudia e Livia cominciando col rifilare di nascosto in pochi minuti quasi a digiuno una quantità di Xanax tale da stordirle, specie nell’inciso dove spiegano perché a Claudia ha dato anche qualche goccia di Valium:
“In definitiva, nel trarre le conclusioni sul tema afferente la somministrazione di Xanax e Valium, deve riconoscersi come le doglianze formulate dalla difesa dell’appellante non siano idonee a scalzare l’inquietante valenza probatoria dei numerosi elementi a carico di Iori, che, nel loro coerente incastro, lo vedono linearmente responsabile della somministrazione a Claudia e Livia di Xanax, nonché a Claudia anche di Valium.”
Numerosi elementi a carico: se non è una confessione! Perché Fischetti e Vacchiano, copiando Massa Pio a Cremona, non hanno descritto l’unico certo, come Iori abbia messo in bocca alle due eccetera? E adesso la loro visione particolare del 533cpp:
“Dalla presenza nel corpo di Claudia di diazepam la sera del fatto, indicativa dell’assunzione di una dose di farmaco (Valium) assolutamente non giustificata se attribuibile alla volontà della stessa Claudia, in quanto, prima ancora che vistosamente cervellotica, disponendo i blister di altre 5 pasticche, assolutamente non conciliabile con la mancanza di confezioni, scatole, boccette o porta-pillole, dalle quali detta dose sarebbe stata prelevata.”
C’è tutto, come in altre parti delle due motivazioni: i fatti al servizio più cieco del potere. Liberiamoci delle quisquilie: se in casa mancano le confezioni della modesta dose di Valium non è certo una prova a carico di chicchessia. Ma l’autentica martellata che Fischetti&Vacchiano si danno sui coglioni è l’altra: perché Claudia avrebbe dovuto prendere del Valium, avendo ancora a disposizione cinque pastiglie di Xanax? Già, e perché avrebbe dovuto farlo Maurizio Iori?

Cremona 28 03 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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