Ott 29 2014
attila 29 10 2014
ATTILA
Ovunque entri, il nostro enogastronomo semina il terrore; il pesce, è servito vivo e a temperatura ambiente; gli edifici dei ristoranti, si incastonano uno nell’ombra dell’altro; ma la vigna senza dubbio è la nicchia dove si distende meglio, da quelle piantate nella roccia alle incerte tra mare e terra, onde ragion per cui il vino, con la difficoltà in cui nasce, per sopravvivere, l’abbiamo appena scoperto sabato, dev’essere curato con una buona dose di 50 cinquanta grammi di anidride solforosa ogni litro!
Il vino senz’altro ce la fa, con una dose da cavallo del genere, chi lo beve non so se riesce a raccontarlo……
Cremona 29 10 2014 www.flaminiocozzaglio.info
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