Ott 28 2014

j’accuse-duecentottantuno 28 10 2014

Published by at 10:34 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – DUECENTOTTANTUNO
Avanti con la sentenza modello: ma in Italia quanti sono in carcere grazie a sentenze modello? Da pagina 132, Xanax e Claudia mondi separati, per il buon fine della ‘pratica’:
“Vero è che ciò, formalmente, non escluderebbe l’ipotesi di un’assunzione sporadica. Ma, tale eventualità, nient’affatto assistita dal dato scientifico, siccome limitato soltanto agli ultimi tre mesi, è smentita dalle citate deposizioni testimoniali, cui invece il suddetto dato scientifico risulta linearmente combinarsi.”
In gamba, Fischetti&Vacchiano: siccome il ‘dato scientifico’ risponde solo degli ultimi tre mesi, Claudia nel periodo non prendeva Xanax, e i testimoni affidabili e genuini alla Ornesi giurano che Claudia non prendeva, mai! tranquillanti/ansiolitici, ecco l’autopsia confermarli ancor più affidabili e genuini!
Appena dopo, una bomba, un concentrato di logica e fatto:
“Inoltre, va ancora una volta sottolineato come lo sforzo dei difensori di proporre una lettura diversa da quella che coerentemente si desume dalla valutazione unitaria e complessiva degli indizi, sconti un evidente deficit di coerenza con il complesso quadro probatorio che tali indizi denunciano. Difatti, volta che i consulenti hanno escluso l’assunzione da parte di Claudia di Xanax in forma sistematica o comunque frequente, se, allora, si dovesse ipotizzare l’assunzione sporadica di tale farmaco, quest’assunzione non potrebbe certo conciliarsi con il numero spropositato di pasticche in possesso della donna, come apparentemente desumibile dai blisters vuoti trovati sul tavolo. Si vuol dire, in altri termini, che la residua eventualità – affacciata dalla difesa – di un uso sporadico di Xanax (che l’analisi del capello di Claudia non è stata in grado di verificare) urterebbe comunque con un dato incontrovertibilmente provato: quello del possesso (apparente) di ben 100 pasticche da parte di Claudia. Se l’uso del farmaco fosse stato sporadico, perché approvvigionarsi di un tale elevato quantitativo di farmaco? In definitiva, il processo ha fornito la prova positiva che Claudia, non solo non fosse in cura con ansiolitici o psicofarmaci, ma che, di fatto, non li avesse comunque assunti né frequentemente, né sporadicamente.”
Deficit di coerenza dei difensori, e sì che si firmano in due Fischetti&Vacchiano: in fondo alla pagina scrivono che Claudia non assumeva né ieri né mai né frequentemente né sporadicamente; in alto, che i consulenti hanno escluso la forma sistematica o comunque frequente. E su tutti i loro ragionamentoni, sempre presente l’ombra: perché tanto accanimento a dimostrare il superfluo e non una parola certa, lo vedremo ancora i prossimi giorni, su come Iori ha rifilato alle ‘vittime’ le 95? e i consulenti non sono gli stessi che hanno visto integra la pasticca vicino alla bocca di Livia e arrivata poltiglia a Milano causa il viaggio da Crema?
Una nota a parte merita l’elevato quantitativo di farmaco: 100 cento pasticche!!
Caspita, di che avvelenare un’intera città. Io ogni volta che compro le mie, le normali dell’età: pressione eccetera, ne ho in casa più di duecento; dovessi, succede, cambiare farmaco mica butto via quelle che avanzano fin che non scadono. Ho intenzione di uccidere? Suicidarmi?
Ma spiegassero un po’ i due, aiutandosi da buoni colleghi, come Iori avrebbe fatto eccetera: niente, domani irrompe sulla scena un altro ragionamentone!

Cremona 28 10 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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