Set 28 2014

il caso de magistris 28 09 2014

Published by at 9:35 am under cronaca nazionale,Giudici

IL CASO DE MAGISTRIS
Va ben oltre la critica a un individuo sguaiato che si ritiene ingiudicabile perché ha potere: ci sono responsabilità enormi, nostre, di tutta la società, perché accettiamo più che subiamo, senza il minimo spirito di rivolta, situazioni che poi inevitabilmente conducono a quel punto.
De Magistris non è diventato sindaco di Napoli motu proprio: l’abbiamo eletto noi così, perché ha raggiunto fama, come non dico un Maradona, ma un semplice Higuain, senza neanche far caso se nella vita precedente avesse dimostrato d’esser capace di fare il sindaco; e i giovani ricordano solo Luxuria, ma noi abbiamo mandato in Parlamento anche Cicciolina. Ma c’è di più: l’abbiamo messo lì non solo perché famoso, ma soprattutto perché adoriamo chi è gonfio di potere! La Stampa di ieri dedica una pagina all’argomento: Il triste crepuscolo delle toghe che traslocano nella politica. Ma andiamo: chi vorrebbe Marchionne primo presidente della Cassazione? È ovvio che si tratta di professioni troppo specializzate per permettere il disinvolto passaggio da una all’altra; ogni tanto ricordo il 106 della Costituzione che prevede la possibilità di far giudici di Cassazione professori di diritto e avvocati: in settant’anni, manco uno!
E l’adorazione della società verso chi ha il potere è ben illustrata dall’ordinamento giuridico, che permette di rientrare in magistratura, che dovrebbe esser sinonimo di imparzialità, a chi ne è temporaneamente uscito per schierarsi in politica.
Infine, non vorrei che il gran rumore dei fatti mettesse in secondo piano le parole di De Magistris: se io dicessi quel che ha detto lui dei colleghi che l’han condannato e della categoria in genere, dovrei vivere tre o quattro volte per riparare i danni…….

Cremona 28 09 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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