Set 26 2014

j’accuse-duecentoquarantanove 26 09 2014

Published by at 11:07 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – DUECENTOQUARANTANOVE
A meno che il lettore malfidente mi giudichi capace e degno di falsificare i verbali d’udienza, se vuole glieli spedisco via mail così li confronta con gli originali depositati in Cancelleria, spero di aver fatto capire a tutti ieri come, se padron giudice lo vuole, la sentenza si possa indirizzare a piacimento della logica. La propria. I fatti appartengono a un altro dominio.
Del fatto numero uno del processo Iori: come sia possibile rifilare di nascosto a un adulto a digiuno in pochi minuti 95 pasticche, un silenzio ammantato di parole; del fatto “movente”, più volte modificato per giungere a Fischetti&Vacchiano: Iori aveva paura che gli ficcassimo a forza in casa Livia, siamo all’avanspettacolo; dell’azione del gas, nebbia in Val Padana, non si sa come abbia causato; eccetera….
Però c’è la grande prova, il quadro generale, lascio volentieri ai due la parola, siamo alle fasi finali, pagina 186:
“Si vuol dire che, a fronte di tutti quegli elementi significativamente e armonicamente convergenti verso la tesi del duplice omicidio, non è sufficiente che la difesa dell’appellante offra, per alcuni di essi, spiegazioni alternative astrattamente possibili.”
Se tu al giudice, montagna di prove alla mano, rispondi un timido: lei ha travisato, o formule pulite e concettualmente identiche, rischi di brutto; questi due si permettono di crocifiggere la Difesa che avrebbe offerto, in qualche caso, spiegazioni alternative astrattamente possibili.
Vediamo lor campioni.
In primo grado Massa Pio ha stabilito che il Dna di Claudia su un blister, una delle tante prove evidenti del suicidio, è a carico del medico soccorritore, che l’avrebbe trasportato, pagina 55:
“Il dr. Lupi ben può essere stato pertanto l’involontario trasportatore di tracce biologiche della Ornesi su un blister da lei mai adoperato.”
Massa Pio ha raggiunto la certezza in base al disposto del solito 533cpp, insistendo col suo consulente dottor Giuffrida, come ho riportato ieri:
Presidente – la domanda è semplicemente sulla base di quello che è risultato in esito al procedimento, perché lei giustamente non poteva sapere e cioè che vi è stata la possibilità che un soccorritore, un medico abbia toccato prima il cadavere e poi i blister, la domanda
Consulente Tecnico, Giuffrida R. Non si può escludere.
Presidente – dice, è possibile?
Consulente Tecnico, Giuffrida R. Non si può escludere.
Presidente – Si può escludere, è probabile? Non si può
Consulente Tecnico, Giuffrida R. Non si può escludere.
Credo, che credo, sono sicuro che in qualsiasi Scienza degna di questo nome, anche in quella giuridica, la certezza si raggiunga per altre vie, a questa stregua Giuffrida non può escludere che a uccidere Claudia e Livia sia stato Massa Pio, ma la premiata coppia d’appello Fischetti&Vacchiano, più scaltra, se ne accorge, ed ecco la loro versione, pagina 107:
“Per contro, la possibilità che sia stato l’imputato che, dopo aver stordito Claudia con la somministrazione clandestina (in cibo o bevande) del farmaco, abbia preso un dito della mano della donna e l’abbia fatto pigiare su uno dei blister, all’evidente fine di lasciarvi quell’impronta per dimostrare il suicidio allargato, finisce per fornire una più plausibile risposta al suddetto interrogativo.”
Sono certo: anche voi come me penserete che perfino un giudice del Burkina Faso cercherebbe un’altra scappatoia, questa non regge contro la semplice obiezione: perché su un solo blister e non su tutti e dieci, possibile Iori sia tanto confuso da non pensarci; ma comunque anche quella di Fischetti&Vacchiano ha una logica, e la logica, si sa, sposta le montagne…………….

Cremona 26 09 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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