J’ACCUSE – DUECENTOVENTI
Il lamento dei giudici: “la giustizia che funziona non la vuole nessuno”, oltre che strumentale per accrescere il loro già non indifferente potere su tutto, ha dei lati di evidente comicità: se il risultato del loro affannarsi non basta, sicuramente il primo a soffrirne è il cittadino, non certo il giudice, che al più si sentirà a disagio nelle sue stanze, come succede a gran parte dei lavoratori. Ma che la sofferenza di chi deve rivolgersi ai Tribunali, perché non ha altra scelta altrimenti la sceglierebbe eccome, diventi un’arma in mano al “protagonista” della giustizia, è uno dei tanti segni di come non funziona, prima che la politica in senso stretto, la società italiana.
Il nostro caso ne è zeppo fin sopra i capelli, anche negli aspetti formali, dove non c’è colpa del legislatore che tenga, è solo un modo di agire dei giudici tollerato da tutti. Il deposito della motivazione a Brescia: conferma dell’ergastolo a Maurizio Iori il sei giugno; nonostante il 544/3 cpp sia chiarissimo, tu giudice puoi usare 90 novanta giorni solo quando la stesura è particolarmente complessa per il numero delle parti o per il numero e la gravità delle (delle: plurale, in italiano, in giudicese non so) imputazioni, Vacchiano Massimo, come gran parte dei colleghi, ne indica 90 novanta.
E la conferma nel nostro caso, nulla di nuovo s’è udito in Appello a Brescia se non la continua diminuzione dello Xanax “propinato”, confessione evidente che nemmeno in Appello riescono a spiegarsi/ci come sia andata e però condannano di nuovo, dice con la massima chiarezza possibile che la motivazione doveva essere scritta in pochissimi giorni, trattandosi solo di “ripulire” le 97 paginette del nominato Massa Pio; e invece siamo al 27 agosto e nulla si sa. Sperando che Vacchiano non faccia come Massa, chiedere altri giorni perché…………..la stesura è complessa.
Naturalmente ne parlo con gli amici, anche avvocati; sai, c’eran le ferie; beh, saran convinti che anche la Cassazione conferma e allora star dentro per un motivo o per l’altro; oppure, se non son convinti, non gli interessa più di tanto che si faccia un paio di mesi in più; eccetera.
Un’evidente insensibilità, almeno in questo processo, è chiara, insensibilità per non dir peggio. Al termine del primo processo, il 20 dicembre 2012, Maurizio Iori dà liberamente la sua versione alla Corte; da pagina 32 del verbale d’udienza:
E poi, e poi sarei potuto anche non andare a trovare Livia mai, perché io capisco che qualcuno mi avrebbe potuto costringere a passare dei denari, ma nessuno mi avrebbe mai potuto prendere per il collo e portarmi obbligatoriamente a trovare Livia, quindi se io c’andavo
è perché volevo andarci e perché non avevo nessun problema a farmi vedere andare a trovare Livia. Perché ad un certo punto, parliamo per assurdo un mio compagno di sventura perché i detenuti li chiamo così, mi dice: “ma scusa, ma tu ti rendi conto che insegnamento hai avuto da questa vicenda, tu ti facevi carico di quello che era giusto dal punto di vista materiale per Livia, andavi a trovarla, se tu non fossi mai andato, te ne fossi fregato
perché ci sono i padri che fanno così, saresti stato una cattiva persona, ti saresti comportato male, avresti perso quel piacere meraviglioso che è di avere contatto con la tua figlia, tua figlia avrebbe avuto… non avrebbe avuto un padre, e quindi saresti stato una cattiva persona ma adesso non ti troveresti in questo problema” e questo è certo. Quindi, non so cosa valga essere così
bravi, buoni e giusti per poi finire in un pasticcio del genere è un discorso che mi hanno fatto che ha un suo senso sostanzialmente.
Presidente – Sì, poi non rubi il mestiere però ai suoi difensori, ecco queste considerazioni…
Imputato, Iori M. – No, no, no.
Presidente – … che possono anche essere pertinenti, invece si limiti ai fatti e raggiungendo poi il nocciolo della vicenda…
Imputato, Iori M. – Non è che… (parola inintellegibile)…
Presidente – … perché non è che è in Carcere per la questione della riservatezza come ci ha parlato.
Prima ancora della discussione che deve stabilire se Maurizio Iori è colpevole o innocente, Massa Pio gli dice in Aula, davanti a tutti, che lui è in carcere per motivi che non son certo la riservatezza: complimenti, Presidente!
Cremona 27 08 2014 www.flaminiocozzaglio.info