Ago 28 2014

j’accuse-duecentoventuno 28 08 2014

Published by at 9:25 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – DUECENTOVENTUNO
Ancora una settimana di attesa prima di divertirci con la motivazione di Vacchiano, che preso atto degli avvenimenti processuali sarà nella sostanza identica a quella di Massa, che ha usato come canovaccio, infiorendola di stravaganze tipo la sfera di cristallo, l’ordinanza di convalida del dottor Gip, la Grande Madre di tutti gli atti successivi. Il tutto a magistrale dimostrazione del principio: il Giudice fa quello che vuole, che risponde all’antica domanda: Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? Purg. XVI, 97.
Autentica croce della Giurisdizione, il carcere in attesa del processo, da che la Costituzione è chiara a qualsiasi giudice, col 27/2: l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva, a meno che il giudice si limiti a sventolarla nelle occasioni di rito davanti al Berlusconi di turno; e il codice finalmente ne ha preso atto, limitandolo, 274cpp, ai tre noti casi: timore di inquinamento delle prove, fuga, ripetizione del reato.
Chi pon mano ad esse? Il dottor Gip ha avuto la mano pesante, e nessun collega ha eccepito: Maurizio Iori deve star dentro, nonostante non ci sia ancora uno straccio di prova scientifica, autopsia compresa, per tutti e tre i motivi; un penalista d’esperienza potrebbe dirci se è frequente, un caso, o un record: Maurizio Iori inquina, fugge, ripete, non si sa bene in quale ordine, fosse scappato subito, ma non l’ha fatto nei tre mesi prima dell’arresto, difficilmente potrebbe inquinare, inquinare cosa, a casaccio, immagino, perché le prove devono ancora contestargliele, ripetere il reato una volta che gli dicono che andrà a processo per duplice omicidio, premesso che a cinquant’anni suonati non ha subito nemmeno un processo per ingiurie, dev’essere veramente una cervello grosso e invece è uno dei primi medici d’Italia, perché la seconda libertà provvisoria se la sogna, e poi chi deve uccidere, se le uniche persone che aveva motivo di eliminare secondo Procura e dottor Gip, le ha già eliminate?
Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?
Non è che la libertà provvisoria di Iori sia una stravaganza da amici e difensori, ci ha studiato su e l’ha detto perfino la Cassazione nel luglio 2012: quadro probatorio incerto, almeno liberatelo in attesa del processo.
Ma il porre mano in questo caso è diviso così dalla legge: la Cassazione suggerisce un parere, ma non è vincolante. E il Tribunale del Riesame di Brescia s’è tenuto per nulla vincolato: la Cassazione sbaglia e Iori sta dentro. Dal 14 ottobre 2011, e se gli va bene fino a 2015 inoltrato, la mano che pone come si vede è importante, altro che la legge; se gli va male, la Cassazione esamina le prove scientifiche che sono tutte a favore di Maurizio Iori, senza eccezione, ma se hai tanto da fare riduci gli impegni confermando, rigettare una sentenza vuol dire lavoro per rifarla, muore in carcere. Da innocente, ma non basta, da innocente senza nemmeno l’ombra di qualcosa che sembri una prova, come poteva essere per il ben più famoso Tortora.
Domani rivedremo assieme la mano del dottor Gip che indica, Napoleone col braccio alzato mentre passa il Gran San Bernardo, i motivi per cui Iori sta in carcere.

Cremona 28 08 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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