Flaminio Cozzaglio

O LA VA O LA SPACCA
Mentre Galimberti, indossato da neosinistro l’abituale abito dell’alterigia, proclama che non cerca alleanze per i supplementari, eventualmente da sindaco accetterà consigli purché provengano da chi la pensa come lui, in poche ore nuove possibilità si presentano a Oreste Perri: Melega è disposto a discutere, Salvini “consiglia” l’accordo ai leghisti di Cremona, un grillino importante fa notare su facebook che solo metà di loro, rispetto alle europee, ha votato per il Comune, e che al ballottaggio guarderanno chi presenta idee più nuove.
Un meno 12% di partenza è un handicap pesante, ma rivolgersi bene agli elettori indecisi e al 47% che del voto se n’è fatto un baffo, può far compiere la remuntada.
Primo consiglio: oltre il tempo di cortesia, non perderne altro a discutere coi vertici, non credo alla favola di mille votanti che aspettino il segnale del matador per decidere.
Il secondo l’ho già scritto e lo ripeto: persi ormai martedì e mercoledì a leccarsi le ferite, Oreste Perri, lui e solo lui, subito tutto il giorno tutti i giorni fino a venerdì sei giugno in strada, in piazza, al supermercato, a battersi il petto davanti agli elettori: pensavo d’aver fatto il mio dovere, il 25 maggio m’avete risposto di no, dove ho sbagliato?
Il terzo è il classico: dirottare Zanolli Pennadoro Vittoriano a scrivere tutto il bene possibile di Galimberti, la migliore assicurazione per noi!
E che la fortuna ci spinga!

Cremona 29 05 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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