Flaminio Cozzaglio

E SGURIAMOCI UN PO’ I DENTI
Le passioni si fan più intense a Motta Baluffi; la tosacani, pardon: l’artigiana toelettatrice con laurea in Scienze matematiche fisiche e naturali, sia per il maggior tempo libero che per la rabbia, è sempre in giro con forbici e rasoio, stiano attenti i gatti, ce n’è anche per loro; il dottor Caira, nel poco tempo libero che gli lascia la professione, si sta dedicando agli studi sui più grandi saltafossi della Storia, da Bruto e Cassio in poi; e il catto alla religione, dove può trovare ciò che la politica gli ha negato. Sembra, il catto, abbia lanciato urli di gioia quando dal primo libro dei Re ha letto:
“Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a riscaldarsi. I suoi ministri gli suggerirono: ‘si cerchi per il re nostro signore una vergine giovinetta che assista il re e lo curi e dorma con lui; così il re nostro signore si riscalderà.’ Si cercò in tutto il territorio di Israele una giovane bella e si trovò Abisag da Sunem e la condussero al re. La giovane era molto bella; essa curava il re e lo serviva, ma il re non si unì a lei.”
La Bibbia è molto discreta, d’altronde a quei tempi non avevano ancora scoperto il Viagra: oggi invece, con sole quattro pasticche al giorno, anche a un sessantenne riesce mezza scopata al mese!

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