Feb 26 2014

j’accuse-trentotto 26 02 2014

Published by at 9:45 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – TRENTOTTO
Ed eccoci tornati alla madre di tutte le prove, le 95 pastiglie di Xanax che Iori avrebbe fatto mangiare di nascosto in pochi minuti e a digiuno soprattutto a Claudia, oltre 90, tre o quattro a Livia: se prima di andare avanti costruendo regni di fantasia la Corte avesse ragionato bene sulla possibilità pratica di tale impegno, Massa Pio non avrebbe poi dovuto vergognosamente infognarsi nelle 97 novantasette paginette di spiegazioni in 170 centosettanta giorni!
Sulla Procura di Crema che il 14 ottobre 2011 arresta Maurizio Iori e convoca senza perder tempo una conferenza stampa per spiegare quanto sian stati bravi, e non hanno in tasca nemmeno l’esito dell’autopsia, della ricerca delle impronte tracce eccetera, solo chiacchiere e registrazioni! non val la pena fermarsi. E’ invece bene farlo se si vuol discutere concretamente dello stato pietoso della nostra Giurisdizione: cosa è costata in termini di forza, impegno, tempo, il solo processo è durato venti udienze, la scelta di andare avanti senza aver prima risolto ragionevolmente, le sfere di cristallo se uno si diverte le tenga nello studio privato, il primo e fondamentale “dubbio”, che verrebbe al cosiddetto uomo della strada, come sia possibile far mangiare le 95 eccetera?
Nell’anno e mezzo da che mi occupo di questa brutta storia ho parlato con una moltitudine di persone, da chi usa lo Xanax a medici, uomini di cultura, avvocati, professionisti e via via a persone meno informate che ovviamente non credono possibile neanche gigiolini, figuriamoci compresse amarissime, e l’unico che l’ha ritenuto possibile, spalleggiato dai colleghi della Corte, immagino, è Massa Pio.
Matteo Renzi ha un bel dichiarare in Parlamento che uno dei suoi primi impegni sarà intervenire sulla Giurisdizione, da portarla vicino ai Paesi dell’Europa civile: non spetta a lui, ma fin che essa, nella piena autonomia dei suoi poteri e doveri istituzionali non provvederà a correggersi, a far pulizia al proprio interno, gli altri Paesi li vedremo col binocolo. Altro che Berlusconi e le leggi ad personam, a preoccupare sono le sentenze ad personam, da Iori agli scienziati del terremoto dell’Aquila.
E tornando a noi, non è un caso che Massa Pio, dopo essersi già diffuso sulle manovre di Iori per propinare lo Xanax eccetera da pagina 29 a 36, che racchiudono la famosa sfera di cristallo, ci ritorni da pagina 61 a 65, la sua insicurezza è evidente; e non è nemmeno un caso che sorvoli sempre su come Iori sarebbe riuscito a propinarlo a Livia, che tra l’altro al suo arrivo aveva già cenato, tranne, ahinoi, tutti sentiamo il bisogno della confessione, a chi dove come quando non importa, nel clamoroso inciso inciampo di pagina 32, che ripeto:
“La sgradevolezza, a ben vedere, costituisce un problema anche nell’ottica del suicidio allargato, in quanto non si capisce come abbia fatto Claudia Ornesi, nella frenesia del suicidio da attuare subito, a far ingerire alla piccola Livia (neanche due anni e mezzo) decine di pastiglie molto amare che la stessa avrebbe presumibilmente ricusato. Si noti poi che non sono stati rinvenuti sul tavolo o nella stanza da letto biberon o bicchieri usati per far scendere in gola alla bimba tutte quelle compresse.”
Proprio così, parole scritte da lui medesimo: quello che non si capisce possa aver fatto la madre, che rifocillava di pastiglie naturali la figlia ogni giorno, per esclusione l’ha fatto il padre assassino; e non voglio parlare ancora di falso, questi giudici son tanto suscettibili, loro possono dire tutto a tutti ma guai ricordarglielo, ma se Massa Pio prima della decisione ha letto gli atti sa che la piccola Livia non decine di pastiglie, al massimo tre o quattro ha preso.

Cremona 26 02 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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