Dic 28 2013

in attesa di una giustizia più esatta-settantanove 28 12 2013

Published by at 11:14 am under cronaca cremonese,Giudici

IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – SETTANTANOVE
A giudicare dalle prime indagini sembra che un unico filo conduttore indirizzi il pensiero di poliziotti e Corte, che al tempo manco si conoscevano: se Iori acquista nastro adesivo è per chiudere i sacchetti attorno al capo di Claudia e Livia, non per appiccicare stampe nello studio, e quando insisto sull’importanza del modo in cui è stato condotto il procedimento fin dalle indagini iniziali non è solo la pietà per il dolore delle famiglie distrutte, ma per dare il mio piccolo contributo a che azioni simili si ripetano sempre meno. Quanti rotoli di nastro adesivo, d’ogni tipo, ho acquistato in vita mia….
E le intercettazioni sui telefoni? ne sono riportate pagine intere già nell’ordinanza del dottor Gip, quella della conferma dell’arresto del povero Maurizio Iori prima ancora fossero resi noti gli esiti dell’autopsia, delle ricerche nella casa della morte; e fino al testo della motivazione incluso, le famose 97 paginette, verranno santificate le parole dei nemici, come fossero mai dette quelle degli amici, anche sullo stesso argomento, in ossequio alla legge e alle raccomandazioni della Giurisprudenza.
Riportate a raffica le livorose frasi della moglie divorziata: della morte della figlia gli interessa come un gatto selvatico schiacciato sull’autostrada, non quelle di chi ricorda che anche alla morte del padre si cucì addosso una maschera d’indifferenza continuando a lavorare. E se la moglie attuale è chiara: è sconvolto, la si ignora.
Anche se la divorziata, quasi sentendo l’intercettazione, fa a bella posta la trombettiera: mette incinte a raffica!
Finite le chiacchiere, iniziano le indagini serie: si cercano i contenitori delle bombole e non si trovano, dunque Iori li ha fatti sparire! anche dopo raggiunta la certezza, le bombole vengono vendute senza contenitore. Perché? perché conta ciò che dico io, non ciò che esiste. Se sui blister di Xanax manca il listello coi numeri, l’ha strappato sempre Iori, per nascondere la provenienza, mentre, tontolone, non fa nessun tentativo di cancellare quelli delle bombole, e men che meno di portarle via nel sacco di Natale che secondo Massa Pio si sarebbe caricato sulle spalle uscendo di casa, dopo essersi fermato quattro ore per essere certo della morte.
Rispondetevi con sincerità, chi al mondo è in grado di difendersi da giudici simili? E abbiamo la faccia di ridere di quelli dei Paesi dove manca la libertà? La differenza è una sola, là tutti obbediscono a un Capo, in Italia solo a se stessi e alle proprie voglie, a giudicare dagli esiti.
E’ sommersa da un mare di imprecisioni, a esser gentili, ma a chi risponde un’ordinanza di arresto preventivo, in spregio di ogni previsione di legge: inquinamento, fuga, ripetizione?
Fondata com’è sulle chiacchiere malevole, prima ancora che arrivi l’esito dell’autopsia, al punto che potrebbero essere morte di polmonite; priva delle tracce biologiche, dell’ambiente eccetera, di cui si potrebbe sbandierare l’inutilità per un solo motivo, quando vengono fatte, le ancora possibili ben s’intende, scagionano non dico Iori ma cancellano addirittura la possibilità di un omicidio; bene, per raggiungere l’obiettivo della condanna, vengono semplicemente ignorate!
Complimenti a tutti, dalla fu Procura di Crema alla Corte viva di Cremona!

Cremona 28 12 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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