Nov 27 2013

in attesa di una giustizia più esatta-quarantanove 27 11 2013

Published by at 11:01 am under cronaca cremonese,Giudici

IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – QUARANTANOVE
Quando parlo dell’Appello Iori e mi chiedono pronostici mi sento abbastanza sicuro, possibile e probabile sono parenti, a volte molto stretti, ma la miglior garanzia per l’assoluzione sta proprio nelle 97 pagine in cui Massa Pio ha spiegato come la Corte si sia convinta alla condanna: è già straordinario che abbiano creduto ai contenuti lì racchiusi otto adulti, e vaccinati, di cui due in toga e sei portatori della saggezza popolare, ma che il miracolo si ripeta con altri otto, tutto a questo mondo è possibile, ma il probabile è tanto invadente, che per quanto mi impegni, ebbene, non ci credo.
Si tratta anche di passaggi diversi: i primi otto si son trovati a misurarsi coi fatti, scelti e interpretati a loro modo, i secondi sono una specie di correttori che sì, non possono ignorare i fatti alla base, ma devono decidere sulla scelta che i primi ne han tratto. Faccio fatica a pensare che riescano a restare seri leggendo certi passi, con cui ormai di frequente diverto i miei amici in alternativa ai prodigi di valore di Zanolli. Proprio ieri sera abbiamo riso un quarto d’ora sui due sacchetti di plastica, ricordate, nuovi, che appoggiati nella stanza da letto di Claudia e Livia mandano, è una loro caratteristica, una puzza similgas tale da essere intesa al piano di sopra, nel bagno. Due soli! Le fatiche che devono essere costate al produttore per farli approvare dall’Asl, e siccome gli esami non finiscono mai, a convincere noi utenti a tenerli in casa. Pensate, i due terribili sacchetti citati da Massa Pio erano per la pattumiera, ma immagino di composizione simile a quelli della spesa, degli abiti, biodegradabili e meno, insomma, un abile venditore, alla Berlusconi, potrebbe trovare lo spunto per fabbricare e vendere un puzzometro, che già dall’ingresso escluda dalle nostre case le plastiche letali.
Eppure non solo questo: Massa Pio non ha avuto cuore di lasciarlo solo, ha disseminato le 97 pagine di tanti colleghi!
A mente fredda già nelle udienze il pubblico avrebbe dovuto capire le sue doti di creatore; mi ricorda un giudizio di Fischer, il grandissimo campione di scacchi, su uno storico rivale, Petrosian: ha la capacità di togliervi dalla testa un’idea venti mosse prima che vi venga!
Se i fatti non si indirizzano da soli nella direzione giusta, ci pensa lui. Le testimonianze degli Ornesi, a esser gentili, zoppicano, di conseguenza non bisogna lasciarli soli e, siccome il Presidente è il dominus, la cosa più certa è sostituirsi ad essi. L’avvocato Giusto ha il pugno da ko, quindi è prudente impedirgli di stendere il braccio; appena contesta alla madre Pasqua Facchi la solenne bugia, che gli Ornesi fossero al corrente del secondo matrimonio di Iori ben prima della morte di Claudia, leggendole il brano di un’intercettazione, del mese dopo, regolarmente unita agli atti: “si tratta di una cosa pazzesca ed incredibile e nessuno era al corrente della cosa”, a evitare, come si dice in gergo pugilistico, che la sincera testimone “resti sul colpo”, ecco la fulminea deposizione, in sua vece, di Massa Pio: “al momento, io la interpreto al momento del matrimonio che nessuno era al corrente”.
Al momento, certo, non al tempo dell’intercettazione: Iori fu tanto scortese che dimenticò di spedire agli Ornesi la partecipazioni del suo nuovo matrimonio con l’altra.
La solita conclusione: tu che oggi sei un lettore distratto, pensa ti capitasse doverti difendere da un Giudice simile!

Cremona 27 11 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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