Ott 28 2013

dalla stampa on line 28 10 2013

Published by at 10:51 am under Giudici

 DALLA STAMPA ON LINE
Anni e anni di esternazioni, di partecipazioni a congressi di partito o a feste di quotidiani schierati, di critiche radicali ed esasperate contro la politica, di «ospitate» in tv, magari assieme all’indagato Massimo Ciancimino. A un anno esatto dalla partenza del suo discusso ex aggiunto Antonio Ingroia, il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, dice basta. Basta all’«esposizione di opinioni personali ed orientamenti lato sensu ideologici».  Basta alle parole in libertà, alle «accese unilaterali critiche a provvedimenti normativi adottati o in corso di adozione». Basta anche alle «enfatiche e generalizzate denigrazioni di intere categorie sociali ed a maggior ragione di singole persone, con particolare accentuato divieto per gli altri soggetti del processo».È in una circolare contenente «direttive obbligatorie» per tutti i pm, due paginette datate 23 ottobre, l’avvio della «normalizzazione». Il procuratore, recentemente sottoposto a una procedura di trasferimento per la sua presunta debolezza nella conduzione dell’ufficio (procedura aperta e poi archiviata dal Csm), è in fase pre-disciplinare anche per non avere segnalato che un suo sostituto, Nino Di Matteo, avrebbe confermato in un’intervista che erano state intercettate le telefonate del Capo dello Stato con Nicola Mancino. Ora il capo alza la voce, precisando però che le nuove regole sono state emanate «a seguito dei rilievi mossi dal signor procuratore generale, in relazione ad un caso specifico». 
Cremona 28 10 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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