Archive for Gennaio, 2013

Gen 28 2013

dire o non dire 28 01 2013

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DIRE O NON DIRE, QUESTO E’ IL PROBLEMA!
Cercherò d’esser secco come un indice. Mussolini fu un capo di Stato ammiratissimo dai colleghi, Churchill per tutti: il più grande legislatore vivente!
Sul finire della carriera, credendo fosse una guerra finita e vinta, vi entrò a fianco della Germania e dell’Unione Sovietica: ahinoi, stava iniziando ed era persa, salvo saltare dall’altra parte al momento opportuno, come l’Unione Sovietica. Quanto alle leggi razziali, orribili e simili sulla carta a quelle vigenti in Usa fino agli anni 50, furono realmente applicate solo durante la Rsi, dominata dai nazisti. Che sterminarono milioni di ebrei, proprio come gli alleati, vinta la guerra, fecero morire di fame e di stenti un milione di soldati tedeschi, prigionieri e ormai inoffensivi.
Ma tutto questo, che senza fatica e in pochi minuti si può controllare su internet, è all’indice e nessuno si deve permettere di ripeterlo in pubblico, lo proibiscono soprattutto i già comunisti alla Bersani, convertiti alla democrazia dal crollo dell’Unione Sovietica di vent’anni fa, ma tuttora incapaci di sostenere in pubblico: tutti i regimi comunisti del passato e del presente (cento milioni di morti) sono sistemi di politica criminale; presumibilmente lo saranno anche in futuro.
Purtroppo i democratici veri e di sempre tacciono, ed è per questo, a un mese dal voto, che Berlusconi farebbe bene a non uscire dal coro del silenzio…..

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Gen 28 2013

angioletto nostro 28 01 2013

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ANGIOLETTO NOSTRO
In realtà dovrei ringraziarlo sempre, pochi come lui, scrivendo, riescono a divertirmi più che leggessi una commedia brillante! Sentitelo ieri: “Non c’è traccia del tanto sbandierato rinnovamento: Mino Jotta vuole coronare la carriera politica con un posto in Consiglio regionale che avrebbe potuto lasciare al giovane Domenico Maschi (della Libera, n.d.r)”,
dimenticandosi d’aver scritto dieci righe sopra:
“il Pdl umilia Gianni Rossoni, confinandolo al quinto posto in lista: ventitre anni in Regione, prima come consigliere, poi come assessore e vicepresidente non sono bastati ad assicurargli una candidatura vincente.”
Allora, Zanollino bello, spiegaci com’è vecchio Jotta, com’è giovane Rossoni, coetanei, altrimenti ci viene il dubbio che uno sia amico del tuo padrone, l’altro no!
Mutatis mutandis, ancora un pesce vivo servito in tavola a temperatura ambiente!
Il quadro in cui inserire i due, lo ammetto, era impegnativo, probabilmente superiore alle sue forze: la prepotenza dei vertici nazionali del Pdl che hanno deciso per noi, scalciando i cremonesi, forse ce la fa solo Carletto Malvezzi, per imporci le Santanchè, e potremmo anche esser d’accordo, a me era sfuggita una battutaccia, piuttosto voto Pizzetti. Però solo noi del Pdl cremonese avremmo il diritto di protestare, ma d’altronde ci facciamo prendere per il culo dal 2009 da Pivetti, figuriamoci se a Roma ci chiedono che pensiamo e, nella logica dei fatti, farei fatica a dar loro torto; per niente Zanolli, pensi alle nomine sue e del suo padrone, quella del 90enne Mondini alla vicepresidenza di CremonaFiere, una delle tante!
Poi, Zanollino bello, non riesci a tenere a mente ciò che hai scritto dieci righe prima nello stesso articolo, figuriamoci, in fatto di nomine e disnomine, quel che hai scritto il sei gennaio, te lo devo ricordare?
“Se non fosse per l’opportunismo, l’ipocrisia e l’interesse personale che in politica regnano sovrani, il segretario provinciale del Pd di Cremona (che poco sotto verrà investito di: arrogante restio a abbandonare incarichi e prebende, n.d.r) si sarebbe presentato dimissionario all’assemblea del partito!”
La filosofia del Quarto Lato di piazza Duomo: il Pdl non ha il diritto di decidere all’interno delle sue file, uno Zanolli ha invece quello di indicare la retta via al Partito democratico, reo di un grave affronto, aver tentato di sostituire l’amico del Quarto Lato, il compagno Pizzetti Luciano!
Inimitabile Zanolli!

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Gen 28 2013

domanda al partito 28 01 2013

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DOMANDA AL PARTITO
Anche se in tutta Cremona sono l’unico a scriverlo, da molto tempo, tanti sanno che il compagno Pizzetti Luciano nel dicembre 2009 ha comprato la sede storica del Partito comunista, quella di via Volturno, per farne la sua lussuosa dimora cremonese, e si è sempre rifiutato di dare qualsiasi particolare sull’acquisto: prezzo, ristrutturazione, fatture conseguenti, domande e licenze varie, nulla, s’è sempre trincerato dietro un “non permetto a nessuno di dubitare della mia moralità”, e il discorso finisce. Ora, poiché il suo partito dubita spessissimo di quella degli altri, quasi una malattia, perché in questo caso tace e non obbliga il suo onorevole, che è uomo pubblico, a dar risposta? Si rende conto, il suo partito, della figuraccia che fa, come avesse qualcosa da nascondere? Io vado avanti: ripeterò questo messaggio tutti i giorni, on line e volantino, fino al 24 febbraio 2013, giorno del voto.

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Gen 27 2013

giustizia di ferro – sei 27 01 2013

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GIUSTIZIA DI FERRO – SEI
Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, all’apertura dell’anno giudiziario: l’Italia ha il triste primato in Europa del maggior numero di estinzioni del reato per prescrizione, e paradossalmente del più alto numero di condanne della Corte europea dei diritti dell’uomo per l’irragionevole durata dei processi!
Noi e loro parliamo un’altra lingua: non vedo il paradosso, ma l’evidente consequenzialità, durano spesso in maniera tanto irragionevole, ben oltre il 90mo di un arbitro che abbia perso l’orologio, da provocare prescrizioni a iosa! E non si lamentino i Canzio, gli vada bene che la Corte europea si limiti ai numeri e non ficchi il naso nelle Aule!
Torniamo a noi, lo so di ripetermi spesso, ma un processo Iori che doveva finire in tre udienze: i periti a spiegare causa e probabile dinamica della morte, domande delle parti e della Corte, conclusioni, è arrivato vicino alle venti; indispensabile ascoltare i testi di Accusa e Parte civile che riferivano di Iori al funerale malvisto da amici e parenti della Ornesi, vicino di casa a garantire che non salutava, collega che spiegasse quant’era “comandino”, e avanti così, meno male che la Difesa ha fatto risparmiare tempo, limitandosi al minimo di un’udienza per ribattere che il Mostro non era così mostro eccetera.
Invece, Accusa e Parte civile, hanno risparmiato tempo sulle questioni marginali, se Iori avesse la chiave, come abbia fatto, nemmeno la curiosità li ha mossi, a far ingurgitare mezzo etto di medicinali alla vittima eccetera. Volete una delle tante prove, cari lettori, della professionalità dell’Accusa, convalidata dalla Corte? Senza la chiave in suo possesso, cade ogni possibilità di attribuire il delitto a Iori, ma ecco il soccorso della memoria depositata dall’Accusa, pagina 26, e tenuta per buona dalla Corte: “dalle indicazioni pervenute da Facchi Pasqua (la madre di Claudia, n.d.r) e Ornesi Paola, emergeva che lo Iori doveva essere in possesso delle chiavi dell’appartamento in cui egli aveva collocato Claudia Ornesi, giacché quest’ultima aveva rivelato loro che in un’occasione, di notte, se l’era ritrovato in camera, sebbene avesse chiuso la porta del suo appartamento.” L’intruso e scemo: che cazzo s’è dato da fare con sushi, bombolette, annunci a destra e a manca, quando sarebbe bastato, invece di un quarto d’ora di sesso, girare il gas e andarsene in perfetto incognito!
Notate la forza probatoria di quel “doveva essere in possesso”, che i formalisti della Cassazione si rifiutarono di tenere nel giusto merito, e che, cambiasse strategia la Difesa, aggiungendo altre prove del genere, potrebbe portare in Appello non solo al ribaltamento della sentenza, ma all’imputare il duplice omicidio ai giudici Massa e Beluzzi: la fantasia al potere, si esaltava il “68 francese!
Torniamo alla scena del delitto, moviolata dall’Accusa, considerate la precisione e la completezza del resoconto: “dalla camera lo Iori portò via i sacchi di plastica e i legacci/nastro adesivo, lasciandovi, posizionati, i quattro fornelletti con le valvole aperte e i quattro tappi di plastica di chiusura delle bombolette; dal soggiorno egli asportò le tracce della cena, lasciò sul tavolo i blister e infine se ne andò via, portando con sé la spazzatura, l’involucro contenente il liquido o la pietanza in cui aveva mescolato lo Xanax, il Valium e la lettera di Claudia, senza più tornare sul luogo del delitto.” Hitckock non sarebbe stato più preciso, e sì che le scene se le costruiva lui!

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Gen 27 2013

non destare il can che dorme 27 01 2013

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NON DESTARE IL CAN CHE DORME
Il compagno Bersani reagisce sul Monte dei Paschi come ai vecchi tempi: se ci attaccano, li sbraniamo!
In parole povere, rapinano un’altra banca….

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Gen 27 2013

mancata carità cristiana 27 01 2013

MANCATA CARITA’ CRISTIANA
Indelicatezza o imperizia del nostro Vescovo monsignor Lafranconi, che organizza una festa dei giornalisti, invita i suoi a spiegare come bisogna scrivere: “quando parlo del prossimo, la mia bocca, nel servirsi della lingua, è da paragonarsi al chirurgo che maneggia il bisturi, il colpo che vibro deve essere esattissimo nel non esprimere né più né meno la verità”, e si dimentica di Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia quotidiano eccetera, portabandiera del principio di sopra, che avrebbe volentieri accettato l’invito e il rinfresco, magari leggendo qualche pagina del breviario dell’Immensissimo, di immenso c’è solo dio, per approfondire meglio come si deve scrivere a Cremona……

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Gen 27 2013

il silenzio è d’oro 27 01 2013

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IL SILENZIO E’ D’ORO
Nonostante le mie provocazioni, bocche chiusissime sullo strano affare del bar ristorante del Palazzo del Violino, già Palazzo dell’Arte, concesso all’amico dell’amico avete capito tutto senza bando pubblico, come sarebbe obbligo, visto che proprietario dei muri è il Comune.
Silenzio del Grande Amico, mica dovrà spiegare ciò che fa; silenzio del Comune, e ci credo, il pasticcio è tutto loro; silenzio di Pugnoli Claudio, riconfermato boss dei commercianti, e qui capisco poco, vuole insegnare sempre dove non deve, e sta zitto di fronte all’evidente sopruso patito dai colleghi interessati alla gestione; colleghi che protestano sottovoce, per non essere fatti a pezzi; e silenzio della Procura, troppo impegnata nel calcio scommesse, che alla società fa maggior danno delle nutrie.
Va beh, diciamo le cose come stanno: il prossimo gemellaggio Cremona lo faccia con Corleone….

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Gen 27 2013

mai dimenticare 27 01 2013

MAI DIMENTICARE
Un’altra lonardiade? Ricorderete tutti, spero, i 120 pezzi contro il galantuomo Umberto Lonardi, colpevole d’aver strappato Palazzo Fodri dalle grinfie immense del Quarto Lato di piazza Duomo, per giunta abbandonandovi, è lì ancora adesso, l’ingombrante palazzo della banca.
I segni ci sono tutti: sculacciato Marcello Ventura, graziosamente ospitati nel riquadro speciale della Provincia, quotidiano eccetera, i lettori critici della festa di Cremona città europea dello sport 2013, al Ponchielli, e, impietoso, sempre sulla Provincia, il resoconto al centesimo dei soldi che s’è messo in tasca l’organizzatore, Claudio Bertoglio. Che, se non vuole arrivare ai 120 pezzi di Lonardi, deve rassegnarsi all’inevitabile: feste e spettacoli, a Cremona, li organizza solo PubliA, della galassia Libera!

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Gen 27 2013

avanti, c’è posto 27 01 2013

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AVANTI, C’E’ POSTO
Anche qui, è questione di mode, oggi le rapine vestite da tasse ci fanno imbufalire contro i politici, e sempre gli stessi, lamentiamo. Ma perché nessuno di noi vuol fare politica?

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Gen 27 2013

pene d’amor politico 27 01 2013

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PENE D’AMOR POLITICO
Negli ultimi tempi il Berlusca sbanda, ma neanche il Professor Grattugia scherza. L’ultima: accetterei anche un accordo col Pdl sotto la mia presidenza, ma solo se eliminate Berlusconi.
Professor Grattugia, le liste di proscrizione sono vecchie di millenni, e non hanno mai lasciato buona fama a chi ne ha fatto uso…..

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