Dic 26 2012

gianburrasca e il professore 26 12 2012

Published by at 10:03 pm under Politica nazionale

GIANBURRASCA E IL PROFESSORE
Non invento niente se ripeto che tutti siamo ottimi o pessimi, basta tirare solo una parte dei fili che compongono la nostra persona, e così sia di Berlusconi, uomo troppo nuovo per la scena pubblica italiana, e di fili enormi, in un senso e nell’altro. Il filo peggiore: capire le malstrutture d’Italia fin dal suo ingresso in politica, annunciare la volontà di eliminarle, bloccarsi per trattare il consenso coi Fini e i Casini, sopra la nostra testa. Non è un filo leggero, detto da un berlusconiano doc come me, ma sfrondate le parole di circostanza lo stesso si può dire del Professore, che per giunta fatica a concedere l’assoluzione. Almeno B tentava con le barzellette…
Leggiamo Mario Calabresi, scrittura a parte quanto somiglia qui a Zanolli!
“Mario Monti ha voluto dire alla società italiana che il mondo è profondamente cambiato, che corre veloce intorno a noi, che la distinzione destra-sinistra non basta più a risolvere i problemi e a spiegare le sfide, ma che la vera discriminante è tra conservatorismo e voglia di futuro, tra il coraggio della verità e la demagogia degli slogan. Ha parlato del bisogno di fare bambini, di restituire fiducia e di scommettere sulle donne per avere una società che cresce.”
Scommettere sulle donne per fare bambini non è certo lui a insegnarlo a B, ma quanto al resto cosa ha cambiato il Professor Grattugia nel suo anno di pieni poteri quali nessun premier della Repubblica ha mai avuto: Imu, pensioni e tasse!
Riforme importanti, certo, perché l’occidente ha impostato una vita dove senza soldi non si va da nessuna parte, ma Imu pensioni e tasse riguardano solo noi popolino, non certo i Napolitano e compagni di merende sponsor di Grattugia. Dove sono le riforme che toccano, toccano, eh, non sferzano come la nostra Imu, i compagni di merende, tipo spogliare le banche dei segreti che impediscono i controlli dei redditi, ridurre i privilegi “costituzionalizzati” delle categorie forti, i notai per dirne una, i giudici della Corte Costituzionale, con tre mesi di presidenza coccano 500mila euro di pensione, oltre a uffici e autisti vita natural durante, per finire a tutti i privilegini della massa della politicaglia: dove sta che un consigliere regionale, che non ha nemmeno l’obbligo della seconda casa perché le distanze gli permettono l’auto per alzare o no il braccino in Aula, prenda 10mila euro al mese, uffa, andate avanti voi che io mi stufo.
Le riforme vere, che toccano tutti, non le ha fatte nemmeno Grattugia, che si intasca i suoi euro da senatore a vita, e perché?
Per lo stesso limite, enorme, che io rimprovero a B: sulle riforme vere non si tratta coi riformandi potenti, a cominciare dai sindacati per finire ai banchieri amici di Grattugia, che danno per assegnati da Dio i loro privilegi. Si dichiara un aut aut: o si fanno, subito, dure per tutti, o vi cercate un altro premier.

Cremona 26 12 2012 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “gianburrasca e il professore 26 12 2012”

  1. danielaon 26 Dic 2012 at 10:38 pm

    I consiglieri regionali prendono 10.000 € al mese per alzare il loro braccino in Aula: poi ci sono dei pensionati che prendono decisamente meno nonostante abbiano lavorato più duramente…

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