Giu 29 2012
il consiglio dei miracoli 29 06 2012
IL CONSIGLIO DEI MIRACOLI
Il principale, sto scrivendo del consiglio comunale di ieri, è stato fermare il tempo, dato che si trattava di approvare il bilancio preventivo 2012, ma non sono mancati spunti interessanti e tutto sommato nuovi, in una recita a ruoli fissi, tutto bene da una parte, tutto male dall’altra.
E’ passato, il +1 in democrazia è forza e ragione invincibili, in poche parole che Pivetti è riuscito a mandar giù a memoria: no ai tagli, ma ottimizzazione delle risorse.
Con spruzzatine di gloria: nei prossimi mesi aprirà il museo del violino; verrà posta una barriera anti rumore alla Cava. No, volevo dire allo Zaist.
Gloria contesa dai più accesi degli oppositori. Bonali: il turismo dovrebbe essere la principale risorsa di Cremona. Subito rimbeccato per la maggioranza da Luca Grignani: zitti voi che cultura e turismo li banchettavate al Violino, a spese del Comune, e il maggior segno lo avete lasciato all’Apic!
Prima aveva parlato ex cathedra Mauro Fanti: basta voltarsi al passato, bisogna pensare al futuro, e io non ho ricevuto da voi il bilancio: l’avrete dato senz’altro al mio capogruppo, al partito, ma non a me, che rappresento me stesso in Consiglio. Le cose, signori maggiorati, devono essere precise, come a un funerale. Il morto fa il morto e il vivo, il vivo. I ruoli sono quelli, gli scambi non sono possibili, né morali.
Un po’ meno tetra la compagna Abbate, che per fortuna ha parlato solo di vivi. In particolare dei cittadini di San Felice, dove il Comune toglierà il passaggio a livello, ma sostituendolo con una strada tanto salitosa da costringere a sostanze proibite ben altro che i ciclisti.
E un arrivederci cortese ai prossimi due consigli, quello aperto il 6 luglio, il solito il 16.
Cremona 29 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info
2 Responses to “il consiglio dei miracoli 29 06 2012”
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Sono d’accordo con quanto ha detto Perri in un passaggio del suo discorso di ieri pomeriggio riguardo le ciclabili e cioè che hanno senso se fatte in un certo modo, tipo quella che, quasi pronta, collegherà Cremona a Gerre de’ Caprioli (o Bosco ex Parmigiano, ora non ricordo) invece di quelle in città disegnate sui marciapiedi; infatti io non percorro mai queste (quelle sul marciapiede, intendo), tipo quella in via Giuseppina: rimango sulla strada e il marciapiede, non proprio larghissimo, lo lascio ai pedoni (come è ovvio che sia).
Le ciclabili di questo tipo o almeno quella di via Giuseppina, è un'”eredità” della giunta precedente.
Sembra che ieri Gagliardi abbia detto che ci sono troppi dirigenti e troppi dipendenti comunali: ci dobbiamo aspettare che salti su Salami a protestare?