Mar 27 2012
la pagliuzza e la trave 27 03 2012
LA PAGLIUZZA E LA TRAVE
Mario Calabresi, grandissimo giornalista e figlio del commissario assassinato nel 1972, non è del tutto soddisfatto del film su piazza Fontana. Vengono dimenticati, sostiene, i due anni di persecuzione mediatica di Lotta Continua, con suo padre accusato senza mezzi termini d’aver buttato giù dalla finestra l’anarchico Pinelli. Il solo nome “Lotta continua” deve agire sulla memoria di tanti, anche la sua: non ricorda che l’assassinio di suo padre fu ordinato proprio dal capo di Lotta Continua, Adriano Sofri, ed eseguito dalla manovalanza del gruppo. Come hanno stabilito tanti di quei Tribunali, Strasburgo compreso, che nemmeno Berlusconi oserebbe parlare di persecuzione e giudici “fascisti”.
Cremona 27 03 2012 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “la pagliuzza e la trave 27 03 2012”
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E’ vero che il Commissario Calabresi fu accusato ingiustamente di aver buttato giù dalla finestra l’anarchico Pinelli…ma forse qualcuno ha deciso che certe cose non si possono raccontare (l’estraneità ai fatti del Commissario Calabresi), così come per quasi 60 anni non si sono ricordati TUTTI i fatti della guerra civile…fino a quando non ha incominciato a scriverne il giornalista Pansa (e di conseguenza ci sono state le contestazioni dei sedicenti “antifascisti” che non volevano che Pansa presentasse i suoi libri), così come per quasi 60 anni non si è mai sentito parlare delle Foibe per non indispettire il comunista Tito…