Feb 26 2012

lingua e popolo 26 02 2012

Published by at 8:15 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LINGUA E POPOLO

Marcia trionfale del libro di Nuzzo che apre, giustamente, le pagine della cultura della Provincia di Cremona del 25: occasione che ha portato Claudio Vela a rivelare che stanno per essere pubblicati studi relativi a testi, da collocare tra l’inizio del Duecento e gli ultimi anni del secolo precedente, che presentano una letteratura medievale di Cremona di assoluto rilievo. Documenti dove si trova uno spirito tutto cremonese, ha chiarito il noto filologo. E senz’altro anche storico di assoluta precisione: con le sue dotte parole, “spirito tutto cremonese”, ha chiarito come poca differenza ci sia tra l’attuale e l’antenata che, nel Duecento, era in concorrenza con Milano, tra le prime città d’Italia.
Non mi dilungo, per dimostrare l’importanza del fatto culturale, basti il nome del moderatore: Zanolli Vittoriano, uno dei più raffinati linguisti cittadini!
Io invece sono uno scribacchino molto più rozzo, e mi faccio catturare spesso dal materiale, in questo caso: “il libro di Nuzzo verrà presto ristampato, per la terza volta. Il Comune, dal canto suo, lo distribuirà nelle scuole etc.”
Non fraintendetemi, non do giudizi: un uomo come l’avvocato Nuzzo, che ha trovato il tempo e la forza per scrivere questo scintillante testo, “un viaggio virtuale tra lingua e diritto, in perfetta simbiosi con il cursus honorum dell’autore”, è lo stesso uomo che, sostituto procuratore a Brescia, teneva nel medesimo tempo le redini di Castelvolturno, a 700 km, come sindaco. Non poteva altro che produrre uno scrigno di meriti. E poi l’ha garantito Zanolli.
Ma è di poche settimane la notizia del libro del professor Taglietti, per carità, di orizzonti molto più limitati, si limita a una raccolta di autori del nostro dialetto, non certo la pretesa del saggio di Nuzzo di spiegare come nasce la lingua italiana, di cui, sempre il Comune di Cremona, rifiutava l’acquisto di 50 (cinquanta) copie, da regalare a ospiti di prestigio, per spiegare, non lo spirito per carità, la lingua corrente dei cittadini: perché?
Cerco di capire, così, alla buona, qualche ragione alla rinfusa. Taglietti è un semplice umanista, tutta la vita si è dedicato a una sola professione, il limite dello specialista, in definitiva. Nuzzo è un uomo di “spettacolo”: è in grado di scrivere e parlare di quasi tutto, dal calcio in avanti. Taglietti è uomo schivo, Nuzzo è sulla scena anche al bar, mentre beve il caffè.
Poi la presentazione: Taglietti, Agostino Melega, che ha tanta buona volontà e produce moltissimo, ma si sa, l’abbondanza raramente convive con la qualità, Nuzzo, Zanolli Vittoriano, inutile dilungarmi etc etc.
Ecco, per chiudere, nella mia gretta ignoranza non capisco una cosa: il Comune faticava a trovare i 500 (cinquecento) euro necessari per l’acquisto del libro di Taglietti. Dove trova la montagna di soldi che servono per distribuire il libro di Nuzzo nelle scuole?

Cremona 26 02 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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