Nov 27 2011
gramellini spiega 27 11 2011
GRAMELLINI SPIEGA
“Il nuovo programma di Sant’oro in onda su Sky e tv locali ha perso in un mese 800mila spettatori…..gli invidiosi ne stanno già approfittando per consumare vendette…..la realtà è che Sant’oro tecnicamente rimane un fuoriclasse e la trasmissione non è diversa dalle precedenti….allora come si giustifica la crisi d’ascolti?….un programma non può vagare per l’etere senza il supporto di una Rete….esiste poi una spiegazione più psicologica, in qualsiasi forma di narrativa è essenziale la creazione del Nemico (nei Vangeli, il Diavolo, n.d.r.)……a Sant’oro non manca Berlusconi, manca Mauro Masi, l’ex direttore generale della Rai…..finché Sant’oro era il profeta ribelle che osava attaccare il castellano dalla piazza del castello, anche i curiosi si affacciavano per sbirciare, ma adesso che predica nel deserto, solo i più motivati (hanno ancora le tre narici, n.d.r.) lasciano le antiche mura per seguirlo. Gli altri restano al caldo dentro il castello, a guardare il varietà scacciapensieri di Fiorello.”
Gramellini è giornalista bravissimo che non sbaglia un colpo, ed è proprio per questo che bisogna porre molta più attenzione che leggendo gli altri……
La partenza è semplice, Sant’oro tecnicamente è un fuoriclasse: anche Bossi lo è, attaccando terroni e clandestini da una ventina d’anni, giusto l’età delle berlusconeidi del nostro. Ma non è un fuoriclasse, è un politico rozzo…
Umberto Bossi non è un ribelle, Sant’oro sì, una specie di Robin Hood, poveretto, dai mille rischi coperti per fortuna sua e nostra da Tribunali generosi pronti a stabilire che nello stesso tempo, e contratto, doveva avere la libertà del padrone per decidere programmi e la difesa come dipendente….
Su un punto fondamentale sono d’accordo con Gramellini: fai furore se hai di fronte un nemico da impallinare, non il contrario, ovvio, ed è proprio per questo che ho sempre criticato gli uomini di destra che dividevano sulla scena le sue gesta, nel ruolo di sparring partner. Tipi alla Sant’oro vanno isolati sempre, liberi di predicare ma in mezzo a loro simili: senza sceneggiate anche il pubblico più ottusamente fedele alla fine si annoia. E poi Fiorello è molto più bravo.
Cremona 27 11 2011 www.flaminiocozzaglio.info
2 Responses to “gramellini spiega 27 11 2011”
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Mi ero data una spiegazione molto più banale per il calo di ascolti per Santoro: il fatto che di dibattiti politici in tv vari ce ne siano ormai diversi e alla notizia che ne parta uno nuovo a me verrebbe da pensare “Ancora?”
Credo sia la stessa cosa per alti tipi di programmi: i reality all’inizio erano molto seguiti perché erano una novità, quelli più recenti rischiano di andare male proprio perché ce ne sono già troppi e troppo simili tra loro; d’altronde anche quelli una volta molto seguiti hanno perso un po’ di ascolti.
Altri programmi con cui le reti televisive varie si scopiazzano l’una con l’altra sono: programmi in cui c’è qualcuno che cucina, programmi in cui si scoprono nuovi talenti musicali, giovani e molto giovani, ecc.
Non me ne importa più di tanto, io la tv non la guardo quasi mai.
Errata corrige, 4° riga: volevo scrivere “altri” tipi di programmi, non “alti”.